geroglifico
geroġlìfico (ant. ieroġlìfico) s. m. e agg. [dal lat. tardo hieroglyphĭcus, gr. ἱερογλυϕικός nella locuz. ἱερογλυϕικὰ γράμματα «lettere sacre incise»; comp. di ἱερός «sacro» e γλύϕω «incidere»] [...] (pl. m. -ci). – 1. a. s. m. Ciascuno dei segni della scrittura degli antichi Egiziani, che consistevano in immagini schematiche di oggetti reali, e il cui numero aumentò da circa 700 nel periodo classico ...
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bacio
bàcio s. m. [lat. basium]. – 1. Atto compiuto applicando le labbra e premendole, per un tempo più o meno lungo, su persona o cosa in segno di amore, venerazione, affetto, devozione: dare un b., [...] tra familiari, prima di coricarsi; mandare un b., con la mano, baciandosi la punta delle dita (ma anche nella chiusa delle lettere, degli sms, delle e-mail: ti mando un bacio, tanti baci; e inoltre: ricevi tanti baci; baci e abbracci, ecc.); enfatico ...
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destrorso
destròrso agg. [dal lat. dextrorsum, avv., comp. di dextĕra «a destra» e (ve)rsus «verso1, rivolto»]. – 1. a. Che va da sinistra verso destra: scrittura d.; movimento d.; grafia d., in grafologia, [...] quando le lettere sono inclinate verso destra. b. In senso fig. (per lo più polemico o scherz.), di persona che, non appartenendo ad alcun partito, o militando in un’area sia di centro sia anche di sinistra, inclina politicamente e ideologicamente a ...
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visitare
viṡitare v. tr. [dal lat. visitare, frequent. di visĕre «visitare, andare a vedere», che è der. di videre «vedere», part. pass. visus] (io vìṡito, ecc.). – 1. a. Andare a trovare a casa, o in [...] l’aere perso Noi che tignemmo il mondo di sanguigno (Dante); e infino che questo avvenga non vi sia grave visitarmi con lettere (Boccaccio). b. Riferito, come soggetto, a un medico, esaminare chi è o può essere malato per accertare l’esistenza e la ...
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speziale2
speziale2 s. m. [der. di spezie]. – Venditore di spezie, di erbe medicinali; farmacista: non celle di frati, ma botteghe di speziali o d’unguentarii appaiono più tosto a’ riguardanti (Boccaccio); [...] . È voce ant., viva però nell’uso pop. di alcune regioni, sia nel sign. di farmacista (cfr. il prov. tosc. se il culo canta, lo speziale crepa), sia in quello di droghiere e di semplicista. Per la locuz. a lettere da speziali, v. lettera, n. 1 a. ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] la situazione attuale. d. Materia, argomento: l’o. della conversazione, d’una conferenza, d’un discorso. In partic., nelle lettere e nelle pratiche d’ufficio, indicazione sommaria dell’argomento di cui la pratica o la lettera trattano; frequente la ...
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fermoposta
fermopòsta (più com. 'férmo pòsta') locuz. avv. – Di posta che non si recapita a domicilio ma si tiene all’ufficio postale a disposizione del destinatario: spedire una lettera f.; scrivere, [...] corrispondere fermoposta. Anche agg. (invar.): lettere fermoposta. Come s. m. (invar.), l’ufficio: ritirare una lettera al f.; o il servizio: servirsi del fermoposta. ...
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memorandum
memoràndum s. m. [propr., lat. mod., gerundivo neutro sostantivato del lat. memorare «ricordare»; quindi: «ciò che si deve ricordare»] (pl. invar.; rarissimo i memoranda). – 1. Nota che espone [...] o di obbligazioni che una società per azioni predispone e diffonde. 3. Per estens. del sign. precedente, foglio di carta da lettere che ha per formato la metà del foglio commerciale, diviso in senso orizzontale. 4. non com. a. Foglio con appunti per ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato [...] «prendi», come sigla che precede l’indicazione di ciascun medicinale; è inoltre abbrev. di raccomandata in stampigliature su lettere e plichi postali (su cui indica anche ricevimento nel caso di raccomandate con avviso di ricevimento, sigla A. R ...
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p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva [...] o per conoscenza; p. r., per ringraziamento, ecc., di solito in biglietti da visita), e nella firma di atti d’ufficio e lettere in nome d’altre persone o di enti (p. il Direttore). In botanica, P indica i costituenti del perigonio, cioè i tepali ...
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Lettere
Jean-Jacques Marchand
Denominazione consueta del carteggio privato, che comprende le lettere inviate (un’ottantina) e ricevute (circa 250) tra il 1497 e il 1527. Ne fanno parte, in effetti, anche lettere ‘semiprivate’, cioè inviate...
Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia articolatoria superiore rispetto...