telestico
telèstico s. m. [comp. del gr. τέλος «fine» e στίχος «verso», sul modello di acrostico] (pl. -ci). – Tipo di componimento poetico classico in cui le lettere finali dei versi, lette successivamente [...] in senso verticale dall’alto in basso, formano una parola o una frase; di solito unito all’acrostico e al mesostico, se ne hanno esempî in età ellenistica, in epigrammi dell’Antologia Palatina e, in latino, ...
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banco
s. m. [dal germ. bank «panca»] (pl. -chi). – 1. a. Panca; mobile che serve come sedile per più persone e che nella sua forma più semplice e pratica consiste in un piano di legno sostenuto alle [...] mercantili, agevolavano i pagamenti col trasferimento di somme da un conto all’altro, con l’accettazione e compensazione di lettere di cambio, e con la creazione della cosiddetta moneta di banco, unità puramente contabile, in rapporto costante con le ...
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cartella
cartèlla s. f. [der. (propr. dim.) di carta]. – 1. Foglio stampato o scritto, polizza, scheda; in partic.: a. C. della tombola, cartoncino rettangolare o foglietto contenente i numeri per prendere [...] parte al gioco della tombola (pubblico o in famiglia); c. della lotteria, biglietto con sopra stampati una o più lettere e un numero progressivo per concorrere ai premî nelle lotterie; c. delle tasse, foglio consegnato dalle esattorie ai contribuenti ...
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voltare
v. tr. e intr. [lat. volg. *voltare, da *volvitare, per il lat. class. volŭtare, der. di volvĕre «volgere»] (io vòlto, ecc.). – 1. tr. a. Muovere, piegare una parte del corpo in una direzione [...] il foglio, i fogli, per leggere, o scrivere o stampare, sul retro; volta!, indicazione posta talora in fondo a un foglio (di lettere e sim.) per avvertire che il seguito è scritto sul verso di esso (avvertenza che spesso viene data mediante il segno ...
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et
cong. lat. – Forma lat. della cong. e, che nella scrittura italiana è stata adoperata fino al sec. 18°, scritta per esteso o in forma abbreviata &, col valore di e, ed; si usa nei telegrammi, [...] non m’importa un et, e sim., lo stesso che ette. ◆ Il segno & deriva da un’antica legatura corsiva delle lettere e + t, affermatasi nella forma definitiva nel corso della scrittura carolina. Poteva essere usato da solo, per la congiunzione et, o ...
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umile
ùmile (poet. ant. umìle) agg. e s. m. e f. [dal lat. humĭlis, propr. «poco elevato da terra», der. di humus «terra»]. – 1. letter., non com. Poco elevato da terra, basso: [i buoi] Non rifiutan [...] è una persona u. con tutti; mi professo della S. V. umilissimo servitore, formula di cortesia un tempo usata spec. nella chiusa delle lettere e oggi solo con tono di scherzo. In usi letter., che ha un portamento modesto e mite: ella si sedea Umile in ...
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istituire
istitüire (letter. institüire) v. tr. [dal lat. instituĕre, comp. di in-1 e statuĕre «collocare»] (io istitüisco, tu istitüisci, ecc.). – 1. In genere, stabilire nell’uso, fondare, dare inizio [...] (Bembo); avendo instituite di tanti buoni costumi quelle barbare genti (B. Castiglione); instituire alla conoscenza delle lettere, nei principî del diritto. ◆ Part. pass. istitüito (letter. institüito e ant. instituto), anticam. usato anche col ...
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vale
(lat. «sta’ bene!»). – Interiezione che i Romani pronunciavano nel commiato o scrivevano in fondo alle lettere (è la seconda pers. sing. dell’imperativo di valere; pertanto il plur., rivolto a più [...] persone, è valete). In ital. è usata con tono solenne o faceto, in partic., in testi letterarî o poetici, come estremo saluto a morente o a defunti: giacendomi Fra le pie zolle e l’erba, Attenderò chi ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] , ceto, categoria, ambiente sociale, e sim.: il m. degli affari; il m. commerciale (o del commercio); il m. letterario (o delle lettere); il m. artistico (o degli artisti), il m. dello spettacolo; nel m. del teatro, del cinema (o nel m. teatrale ...
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incidere2
incìdere2 v. tr. [dal lat. incĭdĕre, comp. di in-1 e caedĕre «tagliare»] (coniug. come il verbo precedente). – 1. Tagliare incavando, operare su una superficie un taglio per lo più netto e [...] superficie terrestre: una cresta incisa dalle acque meteoriche. 2. Intagliare, in cavo o a rilievo, metallo, legno, marmo, ecc., per ricavarne segni, lettere, figure: i. il rame o in rame o su rame; i. in legno; i. col bulino; i. un’acquaforte; i. un ...
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Lettere
Jean-Jacques Marchand
Denominazione consueta del carteggio privato, che comprende le lettere inviate (un’ottantina) e ricevute (circa 250) tra il 1497 e il 1527. Ne fanno parte, in effetti, anche lettere ‘semiprivate’, cioè inviate...
Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia articolatoria superiore rispetto...