apice
àpice s. m. [dal lat. apex apĭcis «punta»]. – 1. Culmine, cima, e sim.: a. della fiamma; più com. fig.: l’a. della fortuna, della felicità; essere all’a. della potenza, della gloria; raggiungere [...] tonica (accento) e per indicare i monosillabi lunghi; nella scrittura gotica (sec. 13°-14°) lo stesso segno servì a distinguere talune lettere da altre di simile forma (es. u da n). d. Segno a forma di accento acuto che in alcune lingue straniere si ...
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anagramma
s. m. [comp. del gr. ἀνά (che qui indica inversione) e γράμμα «lettera», rifacimento del gr. tardo ἀναγραμματισμός, che aveva questo stesso sign., der. di ἀναγραμματίζω «invertire le lettere [...] di una parola»] (pl. -i). – Sostituzione di una parola, o di una frase, con un’altra parola, o frase, nella quale le lettere che compongono la prima sono le stesse ma in posizione scambiata: «mora» è l’a. di «ramo» e di «amor»; «Trilussa» è l’a. del ...
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analfabetico
analfabètico agg. [comp. di an- priv. e alfabetico] (pl. m. -ci). – Non alfabetico, non basato sulle lettere dell’alfabeto. In fonetica, sistema a., sistema di trascrizione basato sull’elencazione, [...] , ed eventualmente acustici e uditivi, caratteristici della pronuncia di un fonema (il più noto è il sistema di O. Jespersen, che adopera cifre per indicare i varî gradi di apertura e lettere greche e latine per i vari luoghi di articolazione). ...
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a1
a1, A s. f. o m. – Prima lettera dell’alfabeto latino e di quasi tutti gli altri alfabeti, derivata, come la maggior parte delle altre lettere, dall’alfabeto fenicio, attraverso quello greco; il suo [...] , Antonio, ecc.), del titolo di Altezza (nel plur., Altezze si abbrevia AA.); negli annunci pubblicitarî dei giornali, le lettere A. puntate, più volte ripetute, vengono spesso poste all’inizio delle singole inserzioni, allo scopo di determinare la ...
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abbecedario
abbecedàrio (non com. abecedàrio) agg. e s. m. [dal lat. tardo abecedarius, abecedarium, dal nome delle prime quattro lettere dell’alfabeto]. – 1. agg. Di componimento poetico, frequente [...] che menava alla scuola (Collodi). Propr., a. fu il nome del primo libro (detto anche libro della Santa Croce o santacroce o crocesanta) per l’apprendimento delle lettere dell’alfabeto, precedente all’introduzione del metodo sillabico (v. sillabario). ...
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laureato
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di laureare]. – 1. agg. a. Coronato d’alloro: imperatore, comandante l., nell’antica Roma; poeta l., che ha avuto l’incoronazione poetica (è titolo che, nella [...] , sopravvive ancora in Inghilterra, dove implica una retribuzione annua da parte del sovrano). b. Nella Roma antica, lettere l., le lettere, adornate con foglie d’alloro, che i comandanti vittoriosi inviavano al senato e più tardi all’imperatore per ...
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notazione
notazióne s. f. [dal lat. notatio -onis, der. di notare «notare2»]. – 1. a. L’atto, il fatto e il modo di notare, cioè di segnare o contrassegnare: la n. delle pagine di un libro, fatta con [...] dei suoni e del vario comporsi di essi in discorso musicale; si distingue in: n. alfabetica, che si avvale delle lettere dell’alfabeto, cui si fanno corrispondere i suoni della scala, usata nelle civiltà orientali e nel mondo classico; n. numerale ...
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libro-confessione
loc. s.le m. Libro che contiene aspetti o notizie inedite sulla vita privata dell’autore. ◆ [tit.] Libri-confessione/ Le lettere di Pier Luigi Celli ai dipendenti / I sogni infranti [...] tempo di sdoppiarsi tra umanesimo e organigrammi – nel suo ultimo libro-confessione: Nascita e morte di un’impresa in 42 lettere (Messaggero, 4 ottobre 2003, p. 19, Cultura & Spettacoli) • Così stavolta, a parlare di Maurizio Costanzo, s’è messo ...
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medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] m.), il 3° dito della mano, e il più lungo, così detto per la sua posizione intermedia tra le dita. b. In tipografia, lettere m., le lettere (a, c, e, i, m, n, ecc.) che non oltrepassano né in basso (come p) né in alto (come l) le parallele limitanti ...
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favorevole
favorévole agg. [der. di favorire]. – Che è in favore: sentenza, giudizio, opinione, voto f.; vento, tempo f. alla navigazione; essere f. a una iniziativa; avere f. una persona ai proprî disegni; [...] momento f.; circostanze favorevoli. Ant., lettere f., di raccomandazione: ricevuta ser Ciappelletto la procura e le lettere f. del re (Boccaccio). ◆ Avv. favorevolménte, in modo favorevole, con buona disposizione: accogliere favorevolmente una ...
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Lettere
Jean-Jacques Marchand
Denominazione consueta del carteggio privato, che comprende le lettere inviate (un’ottantina) e ricevute (circa 250) tra il 1497 e il 1527. Ne fanno parte, in effetti, anche lettere ‘semiprivate’, cioè inviate...
Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia articolatoria superiore rispetto...