dittografia
dittografìa s. f. [dal gr. διττογραϕία, comp. di διττός «doppio» e -γραϕία «-grafia»]. – In filologia, fenomeno, opposto all’aplografia, consistente nell’erronea ripetizione della stessa [...] parola o di un gruppo di lettere da parte dell’amanuense, nella trascrizione di un testo. ...
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addottorare
v. tr. [der. di dottore] (io addottóro, ecc.). – Dichiarare dottore, attribuire il grado e la qualifica di dottore al termine degli studi universitari o del dottorato di ricerca: a. (uno [...] studente) in lettere, in chimica; a. il candidato. Più usato il rifl., farsi dottore, prendere una laurea, o superare l’esame finale del dottorato di ricerca: addottorarsi in legge; fig., scherz., apprendere esaurienti nozioni in qualche materia, ...
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vostro
vòstro agg. poss. [lat. pop. voster -stra -strum per il lat. class. vester -stra -strum, der. di vos «voi»]. – È il possessivo che si riferisce al soggetto di 2a pers. (voi), sia come plurale [...] il v. amore per la libertà; e quello oggettivo: il v. ricordo è vivo in tutti noi. È usato spesso nella chiusa di lettere, per indicare profondo attaccamento e devozione: il v. amico ..., o soltanto il v., il sempre v., il v. per sempre (seguito dal ...
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maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni [...] nelle mani chi fiori, chi erbe odorose e chi diverse m. di spezierie (Boccaccio); quando il Nilo si ritira dentro il suo letto, si veggono da le fertili campagne nascere varie m. d’animali (T. Tasso). ◆ Dim. manierina, nel sign. 1 c, con tono vezz ...
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messo2
mésso2 s. m. [lat. mĭssus s. m., part. pass. sostantivato di mittĕre «mandare»]. – 1. Persona incaricata di portare notizie, messaggi, lettere, comunicazioni, e sim. (sinon. in genere di inviato [...] e messaggero): mandare, ricevere un m.; gli venne un m. da certi suoi grandissimi amici d’Amalfi (Boccaccio); un caso terribile, che il m. non sapeva né circostanziare né spiegare (Manzoni). In partic.: ...
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taglia1
tàglia1 s. f. [dal fr. (ant.) taille, der. di tailler «tagliare»]. – 1. ant. L’azione e l’operazione di tagliare, il fatto di venire tagliato, e il taglio stesso. 2. estens. a. Sinon. di tacca [...] , ecc., di t. 40, 42, ... 54, 56, o della I, II, III, IV, V t.), oppure, seguendo l’uso angloamer., con le lettere: S (iniziale dell’ingl. small), M (medium), L (large), XL (extra large), e loro derivati; può anche essere espressa con un indice ...
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piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, [...] . e. In tipografia, la base inferiore di un carattere tipografico, opposta all’occhio; è spesso munito di un incavo (canale) nelle lettere molto grandi. f. In matematica, piede della perpendicolare n condotta da un punto P a una retta r (o a un piano ...
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pregiare
v. tr. [lat. tardo prĕtiare, der. di pretium: v. pregio e prezzo]. – 1. a. letter. Apprezzare, avere in grande stima e considerazione: p. una persona; p. un’opera, un quadro, una scultura; oggi [...] non gli spetta; si pregia continuamente delle sue amicizie altolocate. b. In formule epistolari di cortesia, spec. in lettere commerciali e sim., ritenersi e dichiararsi onorato: ci pregiamo di comunicarvi quanto segue; la ditta si pregia di inviarle ...
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pregiato
agg. [part. pass. di pregiare]. – Che è di buona qualità, ritenuto di notevole valore: libri, mobili, vini p.; valuta p., molto richiesta e favorita nel cambio. Riferito a persona, è usato come [...] appellativo di cortesia, soprattutto in intestazioni di lettere, il superl. pregiatissimo (abbrev. preg.mo): Pregiatissimo Signore; Pregiatissima Ditta. ...
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grillonauta
s. m. e f. Chi si collega e naviga nel sito telematico di Beppe Grillo. ◆ il leader dell’Udc [Pier Ferdinando Casini] non si farà intimidire dal «vaffa» che impera e informa di aver già denunciato [...] l’attacco cibernetico alle autorità competenti: «Sono indifferente, non mi farò minacciare dalle lettere di qualche grillonauta». (Monica Guerzoni, Corriere della sera, 21 settembre 2007, p. 5, Primo piano) • apre la serata un excursus sul Beppe, che ...
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Lettere
Jean-Jacques Marchand
Denominazione consueta del carteggio privato, che comprende le lettere inviate (un’ottantina) e ricevute (circa 250) tra il 1497 e il 1527. Ne fanno parte, in effetti, anche lettere ‘semiprivate’, cioè inviate...
Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia articolatoria superiore rispetto...