servus servorum Dei
locuz. lat. (propr. «servo dei servi di Dio»), usata in ital. come s. m. – Nella cancelleria pontificia, formula costantemente adoperata (dal sec. 9° a oggi) nella intitolazione dei [...] la formula (anche nella forma greca δοῦλος Θεοῦ, oppure Χριστοῦ, «servo di Dio» o «di Cristo») era già presente nelle lettere degli apostoli e ripetuta per devozione nei primi secoli cristiani da prelati e da semplici fedeli, ma divenne esclusiva del ...
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gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo [...] spezzatura delle curve, la compattezza dello scritto, la frequenza delle abbreviature, l’alto numero di legature fra le lettere, che conferiscono alla pagina un aspetto di elegante e artificiosa calligraficità. Caratteri g., o, con sign. collettivo ...
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sciarada
s. f. [dal fr. charade, e questo dal prov. charrado «chiacchierata, conversazione», der. di charrá «chiacchierare» di origine onomatopeica come l’ital. ciarlare]. – 1. In enigmistica, gioco [...] sono omografe (per es. incameramento da in camera mento); sc. incatenata, in cui le varie parti hanno una o più lettere o sillabe in comune (per es., collazione, risultante da colla, Lazio e azione). 2. fig. Problema, questione, situazione complicata ...
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gamba
s. f. [lat. tardo camba e gamba, dal gr. καμπή «curvatura, articolazione»]. – 1. a. Il segmento dell’arto inferiore dell’uomo, compreso tra il ginocchio e il piede, sostenuto da due ossa lunghe: [...] con cui alcuni mobili e altri oggetti poggiano su un piano: le g. del tavolo, della sedia, del letto, degli armadî. Anche, le aste di certe lettere dell’alfabeto (per es., della n, della m), e le linee verticali che nelle note musicali si prolungano ...
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sottocomma
sottocòmma s. m. [comp. di sotto- e comma] (pl. -i). – Nella pubblica amministrazione statale, nella compilazione di un documento il cui testo abbia bisogno di essere articolato per una migliore [...] trattazione e maggiore comprensione, ripartizione di un comma, evidenziata, tra parentesi, da lettere minuscole in ordine alfabetico. ...
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ancipite
ancìpite agg. [dal lat. anceps -cipĭtis, comp. di am(bi)- «da due parti» e caput «capo»; propr. «che ha due teste, bifronte»]. – 1. a. Che ha doppia natura: una di quelle forme a. tra bestiali [...] e divine (D’Annunzio). b. Nella terminologia grammaticale e metrica moderna designa, con riferimento alle lingue classiche: le lettere dell’alfabeto greco α, ι, υ, che valevano tanto per le rispettive brevi quanto per le lunghe; le sedi, nello schema ...
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imbucare
v. tr. [der. di buca, buco] (io imbuco, tu imbuchi, ecc.). – 1. Mettere nella buca delle lettere o nell’apposita cassetta postale, impostare: i. una cartolina; anche assol.: vado a imbucare. [...] 2. a. Nascondere in un buco; più spesso, con sign. estens., mettere in un luogo segreto, nascosto, o difficile da scoprire: ha il vizio d’i. ogni cosa; anche nella forma rifl., con valore intr.: dove si ...
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supplimento
suppliménto s. m. – Variante ant. o rara di supplemento, usata soprattutto in senso generico, per significare ciò che serve a supplire, a sostituire cosa mancante, o il fatto di sostituire: [...] l’uso delle lettere testimoniali è nato dopo che il popolo non interviene alle ordinazioni ..., e come introdotto in supplimento della presenza del popolo (Sarpi). ...
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refuso
refuṡo s. m. [dal lat. refusus, part. pass. di refundĕre «riversare»; v. rifondere]. – In tipografia, errore di composizione o di stampa prodotto dallo scambio o dallo spostamento di una o due [...] lettere, o segni, causato spesso da errata collocazione dei caratteri nella cassa (per quanto riguarda la composizione a mano), o da errore del tastierista o da difetto meccanico (nella composizione a linotype o a monotype). In senso lato, errore ...
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braille
‹bràai› (o Braille) s. m. o f. e agg. – Denominazione internazionale (dal nome dell’ideatore, l’insegnante fr. Louis Braille, 1809-1852) di un sistema di scrittura per i ciechi (scrittura o codice [...] sei) di punti in rilievo che si leggono scorrendo i polpastrelli delle dita sul foglio: tali disposizioni rappresentano le lettere dell’alfabeto, i segni d’interpunzione, altri segni tipografici e, con alcuni artifici, i numeri, le notazioni musicali ...
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Lettere
Jean-Jacques Marchand
Denominazione consueta del carteggio privato, che comprende le lettere inviate (un’ottantina) e ricevute (circa 250) tra il 1497 e il 1527. Ne fanno parte, in effetti, anche lettere ‘semiprivate’, cioè inviate...
Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia articolatoria superiore rispetto...