abbraccio
abbràccio s. m. [der. di abbracciare]. – L’atto dell’abbracciare: dare, ricevere un a.; baci e a.; un a. affettuoso; un caro a., nella chiusa delle lettere. Oltre che come manifestazione d’amore [...] e d’affetto l’abbraccio è anche connesso con varie cerimonie o usanze, a indicare fraternità, omaggio, fedeltà, rispetto, ecc.; un abbraccio vicendevole si usa ancora fra il clero assistente alla messa ...
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stimato
agg. [part. pass. di stimare]. – 1. Ottenuto, determinato mediante una stima: prezzo, valore stimato; anche, definito per mezzo di un’inferenza, approssimato: l’orario di arrivo è solo stimato. [...] come penalista; un’attività, una professione molto stimata. ◆ Superl. stimatissimo, per lo più come formula di cortesia, ormai disus., negli indirizzi, nelle intestazioni delle lettere, e sim.: Alla stimatissima famiglia ...; Stimatissimo signore ... ...
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normografo
normògrafo s. m. [comp. di normo- e -grafo]. – Strumento usato nel disegno tecnico per comporre con segni uniformi scritte, legende, ecc.: è costituito da una striscia di celluloide colorata [...] montata su due guide, sulla quale sono traforate le lettere minuscole e maiuscole, le cifre e pochi altri segni, la cui scrittura viene eseguita a inchiostro con appositi pennini dotati di una punta cilindrica, che si introduce e si guida dentro le ...
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abbreviatura
s. f. [der. di abbreviare]. – L’abbreviare una parola, e la parola stessa abbreviata, sia mediante troncamento (come fra per frate, san per santo), talvolta indicato anche con un apostrofo [...] (ca’ per casa), sia, più spesso, accorciandone la scrittura o mediante l’indicazione della sola iniziale o di alcune lettere (dott. o dr. per dottore), o con l’uso di sigle particolari come nella stenografia. ...
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abbreviazione
abbreviazióne s. f. [dal lat. tardo abbreviatio -onis]. – 1. a. Atto, effetto dell’abbreviare: a. di un percorso, di un itinerario, di un corso di studî; in diritto penale, a. di termini, [...] sigla, si può avere, spec. in epigrafia e paleografia, anche per contrazione, quando in una parola siano soppresse lettere o sillabe intermedie; di norma, la contrazione viene indicata da segni generici o particolari (punto, apostrofo, e più spesso ...
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grafomania
grafomanìa s. f. [comp. di grafo- e -mania]. – Bisogno patologico di scrivere; nel linguaggio corrente, e per lo più scherz., la tendenza a essere prolissi nello scrivere, o a scrivere molte [...] lettere, a produrre a getto continuo articoli o libri di scarso valore. ...
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matricola
matrìcola s. f. [dal lat. tardo matricŭla «registro pubblico», dim. di matrix -icis «matrice»]. – 1. a. Dal medioevo in poi, denominazione degli elenchi in cui erano iscritti gli appartenenti [...] è 33705. c. Studente iscritto per la prima volta nella matricola dell’università, e che quindi frequenta il primo anno: m. di lettere; un gruppo di matricole; festa delle m., nome con cui in passato erano indicati i giorni riservati tra l’altro alle ...
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lupo
s. m. (f. -a) [lat. lŭpus, con svolgimento fonetico non del tutto chiaro (di fronte alle forme con -ó- ant. o dialettali: cfr. umbro lópo, tosc. ant. lóbo, ven. lóvo), forse per influsso di dialetti [...] oppure da una serie di linee tangenti in alto. Analogam., in paleografia, i tratti verticali aggiunti ad alcune lettere nella scrittura insulare. ◆ Dim. lupétto (v.), lupicino, letter. lupatto (con i sottodiminutivi lupattino, lupattèllo); tra dim. e ...
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ectipografia
ectipografìa s. f. [comp. di ectipo1 e -grafia]. – Stampa in rilievo per i ciechi i quali la leggono scorrendovi sopra i polpastrelli delle dita: ideata da Valentin Haüy nel 1784, fu perfezionata [...] da Louis Braille, il quale alle lettere ordinarie in rilievo sostituì un codice di sei punti variamente raggruppati. ...
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tiflografo
tiflògrafo s. m. [comp. di tiflo- e -grafo]. – Strumento mediante il quale i ciechi possono scrivere in modo leggibile per i vedenti; è costituito da un regolo mobile che, opportunamente manovrato, [...] permette al cieco di conservare la dirittura delle righe e controllare la successione delle lettere. ...
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Lettere
Jean-Jacques Marchand
Denominazione consueta del carteggio privato, che comprende le lettere inviate (un’ottantina) e ricevute (circa 250) tra il 1497 e il 1527. Ne fanno parte, in effetti, anche lettere ‘semiprivate’, cioè inviate...
Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia articolatoria superiore rispetto...