distinto
agg. [part. pass. di distinguere]. – 1. Separato, diviso, non unito o fuso o confuso insieme con altro o con altri: le pratiche da evadere e quelle già evase sono collocate in cartelle d.; i [...] e inferiore a ottimo. Con uso assol., come formula di cortesia negli indirizzi o nelle intestazioni delle lettere: Alla d. famiglia ...; Alla distintissima Signora ...; Distinto Ragioniere ...; ecc. Con riferimento a cose, indica in genere qualità ...
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asta
s. f. [lat. hasta]. – 1. a. Bastone di legno, o anche di altra materia, più o meno grosso e lungo, ma comunque diritto e liscio, destinato a varî usi e in partic. a reggere qualche cosa o sulla [...] p, della h, il tratto verticale di essa. In tipografia, a. superiore o ascendente, quella delle lettere (minuscole) b, d, h, ecc., a. inferiore o discendente, quella delle lettere p e q; in senso più ampio, e più tecnico, si denomina asta tutto il ...
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segretario
segretàrio (ant. o pop. secretàrio, ant. segretaro) s. m. [dal lat. mediev. secretarius (der. di secretum «segreto»), propr. «colui cui si confidano cose segrete, riservate», titolo attribuito [...] per tutto il pomeriggio! Con altro uso estens., S. galante, titolo frequente di libri, pubblicati in passato, che contenevano modelli di lettere d’amore. 3. (f. -a) In molti enti pubblici, chi ha il compito di tenere la corrispondenza, conservare i ...
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nesso
nèsso s. m. [dal lat. nexus -us (e, nel sign. 3, nexum -i), der. di nectĕre «connettere, intessere»]. – 1. Connessione, legame, relazione: il n. del discorso; idee e ragionamenti senza nesso, senza [...] . Raro in senso concr., per indicare un elemento materiale di connessione o di collegamento. 2. a. In epigrafia e paleografia, gruppo di due lettere, o tre, legate tra di loro per mezzo di un elemento comune nel segno: per es. MB = mb, NT = nt. b. In ...
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taglio
tàglio s. m. [der. di tagliare]. – 1. L’azione e l’operazione di tagliare, il fatto di venire tagliato: t. dei capelli (t. normale, corto, scalato, a caschetto, con la sfumatura alta o bassa, [...] , rotondi e larghi. Con altro sign., la parte di metallo sporgente fuori del quadro di una lettera fusa, per le lettere aventi una parte che si appoggia sulla spalla della lettera vicina. d. Nell’industria tessile, la lunghezza in millimetri delle ...
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omofono
omòfono agg. [dal gr. ὁμόϕωνος, comp. di ὁμο- «omo-» e ϕωνή «suono»]. – Genericam., che ha suono uguale. Con sign. specifici: 1. In linguistica: a. Di segni grafici (lettere, gruppi di lettere, [...] ideogrammi) diversi che rappresentano lo stesso suono: per es., in ital. il c- di cuore ‹ku̯òre› e il q- di quota ‹ku̯òta›, in francese la -s- di torsion ‹torsi̯õ′› e il -t- di portion ‹porsi̯õ′›. b. Di ...
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cassetta
cassétta s. f. [dim. di cassa]. – 1. a. In genere, cassa di piccole dimensioni a base quadrata o rettangolare, anche senza coperchio, o altro recipiente simile, adatto a contenere roba: c. di [...] coperchio, per la prima raccolta della spazzatura (oggi è più com. a forma di secchio, e perciò anche chiamata il secchio della spazzatura); c. delle lettere, quella appesa nelle strade o in luoghi pubblici, con una fessura per l’impostazione delle ...
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damasiano
damaṡiano agg. – Del papa Dàmaso I († 384). Iscrizioni d.: epigrafi composte in esametri latini da papa Damaso in onore dei primi martiri cristiani; incise dal calligrafo Furio Dionisio Filocalo [...] (4° sec. d. C.) in lettere capitali di singolare eleganza (lettere d.), provengono la maggior parte dalle catacombe romane. ...
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pronuncia
pronùncia (o pronùnzia) s. f. [der. di pronunciare (o pronunziare)] (pl. -ce, e rispettivam. -zie). – 1. a. Il fatto e il modo di realizzare i suoni o di leggere le lettere di una lingua, o [...] ’«u» francese, del «th» inglese; p. aspirata del «c» velare in Toscana (la cosiddetta «gorgia» toscana); con riguardo a singole lettere: la p. dell’«s» sorda, dell’«s» sonora; p. aperta, chiusa di una vocale. Più genericam.: regole di p.; p. esatta ...
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semiconsonante
s. f. [comp. di semi- e consonante, sul modello di semivocale]. – In linguistica, sinon. di semivocale, usato però quasi esclusivam. per quelle semivocali che precedono una vocale e costituiscono [...] i, u non è generalmente indicata (salvo che la voce, per intero o in quella parte che contiene una di tali lettere, non debba essere trascritta per altri motivi), e questo perché davanti a vocale tonica la pronuncia semiconsonantica di i, u si ...
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Lettere
Jean-Jacques Marchand
Denominazione consueta del carteggio privato, che comprende le lettere inviate (un’ottantina) e ricevute (circa 250) tra il 1497 e il 1527. Ne fanno parte, in effetti, anche lettere ‘semiprivate’, cioè inviate...
Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia articolatoria superiore rispetto...