deflessione
deflessióne s. f. [dal lat. tardo deflexio -onis «piegamento», der. di deflectĕre «piegare»]. – 1. non com. L’atto, il fatto di deflettere, spec. in senso fig.: d. da un principio, da una [...] linea di condotta. 2. In uno strumento di misura, lo spostamento, angolare o lineare, dell’equipaggio mobile o dell’indice a questo connesso. 3. In fluidodinamica, deviazione imposta a una corrente fluida. 4. a. In ottica, sinon., meno usato, di ...
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potenziometro
potenziòmetro s. m. [comp. di potenz(iale) e -metro]. – 1. Dispositivo che consente la misurazione di differenze di potenziale elettrico o di forze elettromotrici per confronto con una [...] ; tale confronto è effettuato applicando la forza elettromotrice campione e quella da misurare alle estremità di un resistore (lineare o circolare) provvisto di un contatto strisciante (cursore) in modo da risultare in opposizione e regolando il ...
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laterale
agg. [dal lat. lateralis, der. di latus -tĕris «lato, fianco»]. – 1. Che si trova di fianco o ai lati (rispetto a una linea mediana, alla fronte di un edificio, ecc.): pareti l., porte l., altari [...] costituzionalistica, tipo l., tipo morfologico umano fondamentale, in cui predominano i diametri trasversali; si contrappone al tipo lineare, e corrisponde al brachitipo di altre classificazioni. e. In veterinaria, andatura l., l’andatura del cavallo ...
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non
nón avv. [lat. non]. – Avverbio di negazione; parola frequentissima nel discorso, serve a negare o escludere il concetto espresso dal vocabolo cui si premette (essere - non essere; andare - non andare; [...] non insegnante; non euclideo; non figurativo; non finito; non impegnato; non induttivo; non ingerenza; non intervento; non lineare; non menzione; non metallo, non newtoniano; non reattivo; non residente; non resistivo; non tessuto; non udente (come ...
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stico-
[dal gr. στιχο-, στίχος (v. stico); lat. scient. sticho-]. – Primo elemento di parole composte derivate dal greco, nelle quali significa «riga» o «verso» (per es., sticomitia), e di termini scient. [...] formati modernamente, nei quali indica disposizione lineare o in serie (sticobasidio). ...
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gamma1
gamma1 s. m. [dal gr. γάμμα (lat. gamma), voce di origine semitica], invar. – Nome della 3a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo γ, maiuscolo Γ), che, nel greco [...] luminosità. In chimica, indica il terzo atomo di carbonio, dopo il gruppo caratteristico, in un composto organico a catena lineare (per es., acido γ-aminobutirrico), o anche, in un composto eterociclico, la terza posizione dopo l’eteroatomo, cioè la ...
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graduato
gradüato agg. e s. m. [part. pass. di graduare]. – 1. agg. Distribuito, ordinato per gradi, che procede per gradi, o, più spesso, diviso in gradi: prove g. secondo le difficoltà; scala g. di [...] tecnici, ecc., sulla cui superficie è stampato un reticolato a linee fini e di colore tenue costituente un riferimento cartesiano, lineare o no (per es. logaritmico); lenti g., lenti per occhiali la cui convergenza (misurata in diottrie) è atta a ...
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regione
regióne s. f. [dal lat. regio -onis, der. di regĕre «dirigere», propr. «direzione, linea», poi «linea di confine» e quindi «territorio, regione»]. – 1. Ampia parte della superficie terrestre, [...] di un fenomeno, corrispondente a una peculiare caratteristica (per es., r. di linearità, un tratto in cui il diagramma è lineare). c. In zoogeografia, ciascuna delle aree in cui sono divisi i regni, ognuna caratterizzata da particolari endemismi e ...
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lunghezza
lunghézza s. f. [der. dell’agg. lungo]. – 1. a. Termine usato, insieme a larghezza, per indicare una delle dimensioni di una superficie piana o, insieme a larghezza e altezza, per indicare [...] , ecc.). Nel linguaggio scient. e tecn., il termine è usato, col sign. di distanza, per indicare una dimensione lineare di particolare rilevanza in determinate questioni: per es., in fluidodinamica, l. caratteristica di una corrente, che, a seconda ...
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varieta1
varietà1 s. f. [dal lat. variĕtas -atis, der. di varius «vario»]. – 1. a. La qualità di ciò che è vario, sia di più cose che sono diverse tra loro, sia di una cosa singola, in quanto sia diversa [...] parla allora di v. algebrica (definita da un sistema di equazioni algebriche), di v. differenziabile (nel caso in cui le coordinate si possano rappresentare per mezzo di funzioni differenziabili dei parametri), di v. lineare, di v. topologiche, ecc. ...
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Linguistica
In riferimento ai sistemi di scrittura, si dice scrittura lineare ogni sistema grafico adoperante segni a sviluppo l. non interpretabili come pittogrammi; in particolare, in archeologia si dice lineare (distinta in due tipi, detti...
PROGRAMMAZIONE LINEARE
Amato HERZEL
Claudio NAPOLEONI
. 1. - Generalità e posizione del problema. - Sotto l'aspetto matematico, il termine p. l. indica una classe di problemi consistenti nella ricerca del massimo o del minimo di una funzione...