speciale
(ant. speziale) agg. [dal lat. specialis, der. di species «specie»]. – 1. Che concerne la specie, sempre con riferimento a ciò che distingue la specie dal genere (come contrario di generale [...] espressione (ricalcata sul ted. Sondersprachen e corrispondente all’ingl. Languages for Special Purposes «lingue per scopi speciali») con cui si indicano le varietà di una lingua usate da gruppi particolari di persone e caratterizzate dall’uso di un ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] chiaro, oscuro; parla un linguaggio tutto suo, un linguaggio speciale; p. il linguaggio della verità. Indicando l’argomento del ’uso più o meno costante (sia o no unico) di una lingua, di un dialetto: fino al termine della seconda guerra mondiale, a ...
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innesto
innèsto s. m. [der. di innestare]. – 1. In agraria: a. Operazione con cui si fa concrescere sopra una pianta (detta portainnesto o soggetto) una parte di un altro vegetale della stessa specie [...] , usato anche come sinon. di trapianto, indica una speciale tecnica con cui si riesce a congiungere permanentemente due animali i. di una cultura straniera sul tronco italiano (Carducci); lingua letteraria in cui soltanto a colpi di trasposizioni e d ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] di largo uso, e sim.: è un suo caratteristico m. di dire; lingua assai ricca di coloriti m. di dire. Con lo stesso senso, anche modo e semitoni procedenti per grado congiunto e disposti secondo uno speciale ordine: i due m. della musica moderna (m. ...
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licenza
licènza (ant. o pop. licènzia) s. f. [dal lat. licentia, der. di licere «esser lecito»]. – 1. a. Permesso, facoltà (concessa in genere da persona di rispetto, o da un superiore di grado o autorità) [...] cui sia stato ricoverato per malattia o ferita; l. speciale, per trasferimento, premio (detta, questa, l. premio esigenze metriche o per ragioni artistiche, dalle norme consuete della lingua, del metro, della prosodia (talora si distingue: l. ...
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fiamma1
fiamma1 s. f. [lat. flamma, affine a flagrare «ardere»]. – 1. Sorgente di calore e di luce costituita da masse gassose ottenute, generalmente, per combustione di sostanze solide o liquide o gassose [...] , mediante la fotografia e la cinematografia oppure mediante speciali dispositivi a specchio rotante, forme d’onda di calibro (5-6 cm). 6. a. Negli scudi araldici, lingua di fuoco inferiormente arrotondata e terminante in tre punte ondeggianti, per ...
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zergo
żèrgo s. m. (pl. -ghi). – Variante settentr. ant. di gergo, cioè lingua furbesca, e più genericam. modo particolare di esprimersi, linguaggio speciale: detteno smisuratamente ne le risa. Il che [...] tra loro usato, che voleva significare «aprire il forziere») (G. Parabosco). In partic., con uso di agg., si è chiamato lingua zerga il furbesco settentrionale, detto anche gergo veneto, di cui si hanno attestazioni già nel sec. 15°, e un glossario ...
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frigio
frìgio agg. e s. m. [dal lat. Phrygius] (pl. f. -gie). – Della Frigia, regione storica dell’Asia Minore (e attualmente parte della Turchia asiatica), regno indipendente fino al sec. 7° a. C., [...] re f.; le divinità f. (in partic. la dea Cibele, che vi aveva uno speciale culto, detta perciò anche la f. madre); come s. m. (f. -a), nel suo complesso); il frigio, o la lingua frigia, la lingua parlata dai Frigi, ritenuta affine al trace (con ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] a posto, non metterle addosso ad altra persona; t. la lingua a posto, non insultare altri, moderare i toni del linguaggio; t rotta prestabilita; t. la cappa, di nave che prende una speciale andatura per resistere al tempo avverso (v. cappa1, n. 3 ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino [...] ravvisarsi, in taluni beni demaniali, anche un u. ordinario speciale (per es., a favore dei frontisti sulle strade pubbliche), una cosa, di esercitarsi in una disciplina, in un’arte: le lingue si apprendono con l’u.; l’u. perfeziona molto spesso la ...
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Stato dell’Africa australe, bagnato a O dall’Oceano Atlantico. Confina a N e a NE con la Repubblica Democratica del Congo, a E con la Zambia, a S con la Namibia. Comprende un lembo costiero a N della foce del fiume Congo, la cosiddetta exclave...
ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Roberto ALMAGIA
Mario DI LORENZO
Giovanni SPADOLINI
Arnaldo BOCELLI
Giulio Carlo ARGAN
Alberto PIRONTI
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Confini e area. - Secondo gli accordi intervenuti fra l'Italia e la Iugoslavia...