alfabeto
alfabèto s. m. [dal lat. tardo alphabetum, gr. tardo ἀλϕάβητος, comp. dei nomi delle due prime lettere ἄλϕα e βῆτα]. – Complesso di segni, ciascuno dei quali indica un suono consonantico o vocalico [...] lingue (quando invece un segno è simbolo di una cosa, di un’idea o di una sillaba, si parla di scrittura ideografica o rispettivam. sillabica); tali segni erano ancora in uso i segni numerici, la rappresentazione dei numeri con lettere dell’alfabeto): ...
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scrivere
scrìvere v. tr. [lat. scrībĕre] (pass. rem. scrissi, scrivésti, ecc.; part. pass. scritto). – 1. a. Tracciare sulla carta o su altra superficie adatta i segni grafici appartenenti a un dato [...] venisse stampata. Con l’avvento dei computer e di programmi sempre pugno. d. Esprimere graficamente una parola con determinati segni: «scuola» si scrive con la «c», non riferimento all’argomento degli scritti, e alla lingua in cui sono redatti: s. di ...
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trascrizione
trascrizióne s. f. [dal lat. transcriptio -onis, der. di transcribĕre «trascrivere», part. pass. transcriptus]. – 1. L’azione e l’operazione di trascrivere, il fatto di venire trascritto, [...] creato. b. T. fonetica, rappresentazione dei suoni articolati, ossia della pronuncia, di lingue o dialetti, attuata per mezzo di un sistema di segni speciali (alfabeto fonetico, segni diacritici), ciascuno dei quali corrisponde rigorosamente a un ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] linguistica, v. oltre): le p. di una lingua; p. italiane, francesi, tedesche, arabe; l fatti, pesanti come mannaie, lasciano segni profondi (Aldo Busi); le pronunciate durante la crocifissione, secondo la testimonianza dei Vangeli (Luca 23, 34, 43, 46 ...
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codice
1. MAPPA Un CODICE è un insieme di segni usati in un sistema di comunicazione, di registrazione o di elaborazione dell’informazione; è dotato di regole ben precise, che devono essere condivise [...] più generale, che tutti conoscevano e applicavano, come fosse contenuta in un codice non scritto in nessuna lingua, ma stampato nel sangue e nell’istinto.
Carlo Sgorlon,
L’armata dei fiumi perduti
Vedi anche Alfabeto, Cifra, Legge, Segno, Scrivere ...
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Pandemicene s. m. L'epoca attuale, in cui l’ambiente terrestre e la popolazione umana vengono fortemente condizionati su scala sia locale sia globale dal susseguirsi e proliferare di diversi tipi di pandemie. [...] era in cui i virus detteranno le regole. I segni che il Covid-19 non sia un incidente della storia Pandemicene, ripreso integralmente nella nostra lingua (s. f. pandemia con l è anche un'era definita dal potere dei virus su di noi: un pandemicene. ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, [...] e sintattico; il s. fonematico di una lingua, l’insieme dei fonemi che in quella lingua hanno un valore distintivo. e. In costituiti e ordinati per servire a determinate operazioni: s. di segni, di simboli; s. di stenografia; s. di numerazione, il ...
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correzione
correzióne s. f. [dal lat. correctio -onis, der. di corrigĕre «correggere», part. pass. correctus]. – 1. a. L’azione e il modo di correggere, cioè di migliorare, o cercare di migliorare, moralmente: [...] parole, le frasi, i numeri, i segni in cui vi siano errori materiali o che con altre lettere, parole, ecc.: fare la c. dei compiti degli alunni; c. di un calcolo; c. di l’elocuzione è la c. de la lingua (Caro). ◆ Dim. correzioncèlla, correzioncina. ...
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mostrare
v. tr. [lat. monstrare, der. di monstrum: v. mostro2] (io móstro, ecc.). – 1. a. Far vedere, presentare ad altri perché veda, esamini, osservi: m. i documenti, il passaporto; m. la merce al [...] ; nell’uso letter., insegnare: Mostrò ciò che potea la lingua nostra (Dante); par che sia una cosa venuta Da cielo che vi sia l’intenzione di far vedere): mostrava in viso i segnidei patimenti, della fatica; non mostra gli anni che ha; mostra di ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] Con compl. di persona: mi parla sempre dei suoi zii d’America; il preside mi mezzi diversi dal linguaggio verbale: i muti parlano a segni; p. con le mani, con i gesti, costante (sia o no unico) di una lingua, di un dialetto: fino al termine della ...
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La lingua italiana dei segni (o lingua dei segni italiana), spesso chiamata con la sigla LIS, è la lingua adottata nella comunicazione dalle persone italiane sorde che si riconoscono membri di una comunità minoritaria, non territoriale, fondata...
sordità Riduzione o mancanza della capacità mono- o bilaterale di percepire i suoni. I deficit uditivi (ipoacusie) possono essere distinti, a seconda della loro origine, in tre forme principali: di trasmissione (o di conduzione), neurosensoriali...