s. f. Stravolgere a fini speculativi l’assetto edilizio e urbanistico dei piccoli centri urbani, in spregio a ogni criterio di pianificazione e alla tutela dei valori paesaggistici. ♦ Per capire che cosa [...] lingua italiana, come aveva chiesto l'ex sindaco Gian Nicola Amoretti, di fatto non lo si deve più citare quando si parla del rimasero vittima di questa aggressività nei confronti della bellezza del paesaggio. L’interessante film “Le mani sulla città ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per [...] stile senza grazia; la g. della sua linguasi potrebbe agguagliare alla dolcissima eloquenzia dell’antico Cicerone loro intercessione: una g. di Dio, della Madonna, di sant’Antonio, del cielo; chiedere una g. alla Vergine, a san Gennaro; ottenere una ...
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troppo
tròppo avv., agg. e s. m. [ant. adattamento del fr. trop, voce di origine germanica che significò dapprima «molto, quantità»; cfr. truppa]. – 1. avv. a. In misura eccessiva, più del giusto o di [...] assai è anche più stretta nella lingua ant.: malizioso son io troppo, ne sarei t. sicuro; c’è andato, sì, ma non t. volentieri; Ti sei divertito? di aver detto qualche parola di troppo, in più del necessario. b. Pur avendo valore avverbiale o di pron ...
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arma
(ant. e letter. arme) s. f. [lat. arma, neutro pl., nel lat. tardo femm. sing.] (pl. armi e ant. arme). – 1. a. Qualsiasi oggetto che può essere usato come mezzo materiale di offesa o di difesa; [...] d’altri, o di cui, più genericam., ci si serva per raggiungere più sicuramente ed efficacemente uno scopo: in certe donne la lingua è un’a. potente; servirsi dell’a. della maldicenza; ricorrere all’a. del ridicolo; quella cambiale in mano sua era un ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] per quel valore della pressione (pressione critica) al di sopra del quale non si può più avere la liquefazione del gas reale. Per estens., con sign. meno tecnico e frequente nella lingua comune, con riferimento a un diagramma cromatico, p. di colore ...
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ministro
s. m. [dal lat. minister -stri «servitore, aiutante», der. di minor agg., minus avv. «minore, meno», secondo il modello di magister «maestro» sentito in rapporto con magis «più»]. – In genere, [...] stesso nome si designarono anche gli inservienti di un tempio o dei riti, spec. di quelli sacrificali. Nella lingua ital. la regolari fondato da san Camillo de Lellis verso la fine del 1500, per assistere i malati. e. Nella celebrazione liturgica ...
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formazione
formazióne s. f. [dal lat. formatio -onis]. – 1. L’atto, il modo di formare: la f. di una compagnia drammatica, di un’orchestrina; un partito, una società di recente f.; battaglione, reparto [...] senso più astratto: la f. della lingua italiana. Con valore attivo e con riferimento locuz. avv. e agg. in formazione, che si sta formando, in via di costituzione, di sviluppo che costituisce l’effetto, il risultato del formarsi o dell’esser formato, ...
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forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio [...] f. d’un pericolo, d’una tempesta; Renzo, questa volta, si trovava nel f. del tumulto (Manzoni), dove il tumulto era più acceso; nel f. . stordito (Andrea da Barberino); è f. innamorato; nella lingua parlata, spec. nell’uso pop., è spesso posposto: era ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] apertura di credito bancario con il quale si costituiscono cose mobili a garanzia del credito accordato dalla banca; l. di molta l., ma di buona speranza (B. Davanzati). 7. ant. La lingua latina: parlare, scrivere per lettera, in latino. 8. a. Nel ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] il Trecento, periodo aureo della lingua; buon tempo antico o andato, i tempi che si rimpiangono (con altro senso, darsi impegno; con senso partic., di buon mattino, per tempo, sul far del giorno; di buon’ora (v. buonora). Quindi anche abbondante: b. ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...