italianizzare
italianiżżare v. tr. [der. di italiano]. – 1. Far assumere i modi, i costumi, la lingua degli Italiani a una persona, a un popolo, a una regione: i. una popolazione, un territorio. Come [...] s’accosta ai modi proprî degli Italiani o della lingua italiana; che simpatizza per l’Italia. ◆ Part. pass. italianiżżato, anche come agg.: gli Slavi italianizzati dell’Istria; parlare un francese italianizzato; forma italianizzata di un nome, di un ...
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pronuncia
pronùncia (o pronùnzia) s. f. [der. di pronunciare (o pronunziare)] (pl. -ce, e rispettivam. -zie). – 1. a. Il fatto e il modo di realizzare i suoni o di leggere le lettere di una lingua, o [...] di più lingue (v. ortoepia; ortografia). Con riguardo a singoli suoni: la p. dell’«u» francese, del «th» inglese; p. aspirata del «c» velare in Toscana (la cosiddetta «gorgia» toscana); con riguardo a singole lettere: la p. dell’«s» sorda, dell’«s» ...
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americanismo
s. m. [der. di americano]. – 1. Con riferimento ad americano nel sign. più esteso: a. Parola o locuzione propria di una delle lingue parlate nel continente americano, che sia usata nella [...] , si definiscono anche americanismi i termini entrati nelle lingue europee (prima lo spagnolo, poi il portoghese, più tardi il francese, l’inglese e, indirettamente, l’italiano) dalle lingue indigene dell’America; sono in genere vocaboli indicanti ...
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onomastica
onomàstica s. f. [dal gr. ὀνομαστική (τέχνη) «tecnica del denominare», femm. dell’agg. ὀνομαστικός: v. onomastico]. – 1. Ramo della linguistica che studia, all’interno di una o più lingue [...] materiale lessicale della propria lingua, così che a un popolo all’altro, anche di lingua diversa), e a volte possono assumere L’insieme dei nomi proprî di persona o di luogo di una lingua, di un dialetto o di una determinata area sociale, geografica ...
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l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre [...] cioè senza vibrazione delle corde vocali (per es. la l francese di oncle ‹õkl›); una l velare, di timbro oscuro, a parte è costituito in italiano, come in altre lingue, dalla palatale laterale, rappresentata nella scrittura da speciali combinazioni ...
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tesoro
teṡòro s. m. [dal lat. thesaurus, gr. ϑησαυρός]. – 1. a. Ingente quantità di monete e oggetti preziosi (metalli e pietre preziose, gemme, gioielli, ecc.), spec. se accumulati e conservati con [...] » di Brunetto Latini (titolo della volgarizzazione dell’opera originale in francese, Li livres dou Tresor redatta tra il 1260 e il 1266 Con accezione più recente, il t. lessicale di una lingua, il suo patrimonio lessicale, cioè il lessico nel suo ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli [...] , appo nazione alcuna, s. corrotto o barbaro e rozzo, e lingua pura o delicata, né viceversa, ma sempre e in ogni luogo , dal 1° marzo; s. dell’Incarnazione, dal 25 marzo; s. francese o della Pasqua, dal giorno di Pasqua (in tale caso, perciò, con ...
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nostratico
nostràtico agg. [der. del lat. nostras -atis «nostrale»] (pl. m. -ci). – In linguistica, termine usato con due valori sostanzialmente diversi: dal linguista danese H. Pedersen (1925), che [...] di famiglie linguistiche (indoeuropea, semitica, ugrofinnica, ecc.) tra le quali egli scorgeva rapporti di parentela; e dal francese A. Cuny (1944), che con lingua n. ha indicato la presunta lingua madre comune dell’indoeuropeo e del camito-semitico. ...
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muto
agg. [lat. mūtus, voce derivata da una radice onomatopeica mu che, come il gr. μῦ-, riproduceva la formazione di suoni inarticolati prodotti a bocca chiusa]. – 1. a. Di persona che non può fare [...] m. d’ammirazione, d’orrore, di meraviglia; Ogne lingua deven tremando muta (Dante); percossa, attonita La terra al , habent) e distintive (per evitare confusioni con parole omofone). In francese, con uso più tecnico, si chiama «e» muta (in contrapp ...
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purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone [...] salvaguardare la purezza lessicale, grammaticale e sintattica della lingua nazionale. In partic., la corrente linguistico-letteraria ’arte del Trecento e del Quattrocento. 3. Movimento artistico francese, il cui manifesto fu pubblicato nel 1918 da A. ...
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Per lingua franca (o lingua franca mediterranea) s’intende una lingua veicolare a base italiana, documentata a partire dal tardo Cinquecento lungo le coste del Mediterraneo, in particolare nelle capitali della guerra di corsa (Tunisi, Tripoli,...
Scrittore algerino di lingua francese e araba (Constantine 1929 - Grenoble 1989). Nato in una famiglia di intellettuali della tribù di Keblout, frequentò la scuola coranica, poi la scuola francese. Nel 1946 pubblicò la raccolta poetica, Soliloques,...