itacismo
s. m. [dal nome gr. ἦτα (pronunciato 〈ìta〉) della lettera η]. – La pronuncia reuchliniana della linguagreca antica, secondo la quale η si pronuncia i (in contrapp. alla pronuncia erasmiana: [...] v. etacismo); si dice anche iotacismo ...
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eufonico
eufònico agg. [der. di eufonia] (pl. m. -ci). – Dell’eufonia: leggi e., esigenze eufoniche. Più comunem., che dà buon suono, che giova all’eufonia: costruzione e. della frase; incontro e. di [...] -
le all’orecchio (per es. la t nel fr. va-t-il; la d aggiunta alla cong. e: ed erano); nella linguagreca, ν eufonico, lo stesso che ν efelcistico (v.). ◆ Avv. eufonicaménte, per eufonia, per esigenze eufoniche: la «i-» prostetica ha spesso la ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono [...] i temi nominali, e destinate in genere a indicare, nelle lingue indoeuropee, oltre al tempo e al modo dell’azione, la v. coniugazione. b. Tema v., nella grammatica scolastica greca, denominazione usuale del tema dell’aoristo, detto verbale perché è ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli [...] . Chiesa l., la Chiesa cattolica romana, contrapposta alla Chiesa greca o d’Oriente; rito l., il rito cattolico romano; croce modo di scrivere in latino, composizione o esercizio di traduzione in lingua latina: il tuo l. è molto scorretto, è pieno di ...
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medio
mèdio agg. e s. m. [dal lat. medius, da cui anche mezzo1]. – 1. a. Di mezzo, che occupa il posto di mezzo fra due estremi o in genere fra due elementi terminali, in senso spaziale, temporale, quantitativo, [...] ; andarsene a spasso). b. Consonanti m., nome dato dagli antichi grammatici alle consonanti occlusive sonore β, γ, δ della linguagreca, perché considerate meno complesse delle sorde aspirate ϕ, ϑ, χ e più complesse delle sorde semplici π, τ, κ; per ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo [...] (1453); in senso stretto, il diritto svoltosi da Giustiniano in poi, le cui fonti sono, in gran parte, redatte in linguagreca. Con riferimento alla religione e alle forme di culto: Chiesa b., il patriarcato di Costantinopoli e anche, in genere, l ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] della lettera è sempre stato quello della sibilante sorda 〈s〉, che in greco e latino era esclusivo (salvo forse davanti a consonante sonora); ma in alcune delle principali lingue di cultura, come l’italiano, il francese, il portoghese, l’inglese, l ...
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grecizzare
greciżżare v. tr. e intr. [der. di greco; cfr. lat. tardo graecizare (che si sovrappone a un prec. graecissare), gr. tardo γραικίζω, che avevano soltanto uso intr.]. – 1. tr. a. Tradurre in [...] nome; il cognome di Pietro Trapassi fu grecizzato in Metastasio. b. Diffondere, tra popolazioni non greche, la lingua, la civiltà, i costumi greci (con riferimento in genere alla storia antica): l’Italia meridionale fu quasi tutta grecizzata. 2 ...
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n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente [...] ‹ġnò∫is› o in πρόγνωσις ‹pròġno∫is›, conformemente alla pronuncia greca originale, mentre ha costantemente il valore di digramma, rappresentando il suono n’, nei numerosi grecismi della lingua italiana e a maggior ragione nei latinismi e nella stessa ...
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hapax
hàpax 〈àpaks〉 (meno corretto àpax) s. m. [traslitt. del gr. ἅπαξ, ellissi della locuz. ἅπαξ λεγόμενον o anche ἅπαξ εἰρημένον «detto una volta sola»]. – Parola o espressione che ricorre una sola [...] gli hapax di Omero; gli hapax danteschi. Si usa anche spesso, soprattutto con riferimento alle lingue classiche, l’intera locuz. greca hàpax legòmenon, pl. hàpax legòmena. ◆ Sotto l’aspetto lessicologico, hanno poca importanza gli hapax di un singolo ...
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Erudita (Venezia 1465 circa - ivi 1558). Padrona della lingua greca e latina, scriveva versi elegantissimi, componeva orazioni ed epistole (che ci sono rimaste), disputava di scienza e filosofia; conosceva, come pochi allora, Aristotele. Era...