dancing
‹dàansiṅ› o, con pronuncia angloamer., ‹dä′nsiṅ› s. ingl. [propr., part. pres. del verbo (to) dance «ballare», sostantivato per significare genericam. l’atto, il fatto di ballare], usato in ital. [...] al masch. (e comunem. pronunciato ‹dènsing›). – Sala da ballo. Con questo sign., la parola non è nota nei paesi di linguainglese, dove è in uso soprattutto in locuz. composte (d.-hall, d.-club, d.-party, ecc.). ...
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darling
〈dàaliṅ〉 agg., ingl. (propr. «caro»). – Fuori dei paesi di linguainglese è usato soprattutto nell’espressione vocativa my 〈mài〉 darling «mio caro, mia cara». ...
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load
‹lóud› s. ingl. [propr. «carrettata», affine a (to) lead «guidare»] (pl. loads ‹lóud∫›), usato in ital. al masch. – Unità di misura mercantile di massa e peso, usata nei paesi di linguainglese [...] con valori diversi; in Gran Bretagna, per es., il load per il fieno corrisponde a 9,144 quintali ...
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metropolitana
s. f. [ellissi di ferrovia metropolitana, locuz. modellata sul fr. chemin de fer métropolitain, abbreviato in le métropolitain e oggi più comunem. in le métro]. – Sistema di trasporto su [...] per la m.; le gallerie della m., ecc. ◆ Il termine è prevalentemente usato nei paesi di lingue neolatine, mentre nei paesi di linguainglese o tedesca gli impianti di tale tipo sono piuttosto designati come «ferrovia sotterranea» (angloamer. subway ...
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graduale1
gradüale1 agg. [der. del lat. gradus -us «passo, scalino»]. – Che procede, che si volge per gradi: insegnamento g.; esercizî g.; corso g. di linguainglese; aumento g. dei salarî; estinzione [...] g. di un debito; tariffa, tassazione graduale. ◆ Avv. gradualménte, con passaggio graduale, per gradi: procedere, aumentare, diminuire gradualmente ...
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anglo-
[dal lat. Anglus]. – Primo elemento di parole composte, con riferimento all’Inghilterra antica o moderna o alla linguainglese (per es., anglo-normanno, anglosassone, angloamericano; anglofilia, [...] anglomania, ecc.), e in qualche caso alla Chiesa anglicana (come in anglocalvinismo e anglocattolicesimo) ...
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nurse
‹në′ës› s. f., ingl. [dal fr. ant. nurice, norrice (da cui il mod. nourrice «nutrice»), lat. tardo nutricia, der. di nutrix «nutrice»] (pl. nurses ‹në′ësi∫›). – Bambinaia, istitutrice, governante, [...] infermiera. In Italia la parola è stata usata soprattutto per indicare le istitutrici di linguainglese. ...
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match day
(Match day, matchday) loc. s.le m. inv. Il giorno in cui si svolge una competizione sportiva e, in particolare, una partita di calcio. ♦ Andrea Stramaccioni, in attesa di sapere se la squalifica [...] per espandere il marchio nerazzurro oltre i confini provinciali e nazionali. Quindi, i social network improntati alla linguainglese («Match day», «Store», «Live match», «Christmas match», etc.). (Matteo Magri, Corriere della sera, 30 ottobre 2018, p ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia [...] e la tendenza si riflette in varie oscillazioni della lingua scritta (cfr. dracma o dramma, gimnosofista o CIↃ). Nel codice alfabetico internazionale, la lettera m viene convenzionalmente identificata dal nome inglese Mike ‹màik› (= Michele). ...
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esteuropeo
(est-europeo), agg. Dell’Europa dell’Est. ◆ il futuro sembra oscuro: le élites dei Paesi est-europei in via di ammissione all’Ue parlottano soprattutto in inglese (62%) e tedesco (42%), e [...] ’altra c’erano i detrattori, secondo i quali evocare gli shtetl e la civiltà degli ebrei esteuropei servendosi di una lingua diversa dall’yiddish, (come ha fatto a un certo punto [Isaac Bashevis] Singer consentendo la traduzione delle proprie opere ...
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Lingua ufficiale del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, di alcuni Stati del Commonwealth (Australia, Canada, Nuova Zelanda), delle dipendenze e degli USA; è inoltre la lingua più usata nella Repubblica d’Irlanda, è una delle due...
Le letterature di lingua inglese
Valerio Massimo De Angelis
Perché la letteratura
L’avvento del nuovo secolo non ha prodotto un radicale cambiamento di paradigma nelle letterature di lingua inglese, ma piuttosto una sorta di consolidamento...