poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate [...] tutti i tempi; la p. classica, la p. romantica; la p. greca, latina, francese, romanza, orientale; la p. di Omero, di Virgilio; la p. degli concetti: di contro ai suoi modesti tentativi poetici in lingua la p. dialettale del Belli è p. autentica; nel ...
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dotto1
dòtto1 agg. [dal lat. doctus, part. pass. di docere «istruire», usato come agg.]. – 1. Di persona, istruito, informato: Facesti come quei che va di notte, Che porta il lume dietro e sé non giova, [...] .; una leggenda di tradizione dotta. In partic.: lingue d., le lingue greca e latina o le lingue antiche in genere, anche orientali, in quanto sono soprattutto lingue di alta cultura; la lingua d., la lingua letteraria; parole d., di solito le parole ...
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glossario
glossàrio s. m. [dal lat. glossarium, der. di glossa: v. glossa1]. – Raccolta di vocaboli, per lo più antiquati o rari, o comunque bisognosi di spiegazione, registrati in genere in ordine alfabetico [...] le voci da un particolare momento storico nell’evoluzione di una lingua (e in questo caso ha forma di un comune dizionario), . Il termine è stato anche usato tavolta (spec. nella forma latina) come sinon. di lessico, in titoli di opere: per es ...
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latin-greco
(Latin-Greco) s. m. Nel liceo classico, prova scritta mista in cui vengono testate contemporaneamente le competenze di lingua e letteratura latina e quelle di lingua e letteratura greca. [...] Tacito-Plutarco / per la seconda prova scritta. (Vanity Fair.it, 20 giugno 2019, Cronache) • Due prove scritte anziché tre, il latin-greco per il classico, mate-fisica per lo scientifico, le domande a quiz per gli orali. Tommaso Cassissa, sui social ...
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Deo gratias
〈... ġràzzias〉. – Formula lat. di origine biblica, che sottintende l’indic. agimus o il cong. agamus e significa «(rendiamo) grazie a Dio»; è pronunciata nella lettura del divino ufficio, [...] in alcuni riti liturgici, e soprattutto nella celebrazione della messa in lingualatina, dopo la prima lettura e, alla fine, in risposta all’Ite, missa est o al Benedicamus Domino del celebrante. È frequente anche nell’uso com. e fam., come ...
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mediolatino
(o mèdio-latino) agg. – Che concerne la lingualatina del medioevo (detta anche il mediolatino, come s. m.): filologia m.; testi m.; o che è proprio del latino medievale: fenomeni linguistici [...] mediolatini ...
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tironiano
agg. – Di Marco Tullio Tiróne, schiavo, poi affrancato, di M. T. Cicerone, autore di importanti opere letterarie e grammaticali; in partic., note t., sistema di scrittura tachigrafica (v. nota, [...] cui invenzione è attribuita a Tirone, che se ne sarebbe servito per raccogliere più facilmente i discorsi pubblici di Cicerone, e successivamente ampliato e rielaborato in epoca medievale per poter rappresentare tutte le parole della lingualatina. ...
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preromanzo
preromanżo agg. [comp. di pre- e romanzo1]. – Anteriore al sorgere delle lingue romanze, detto in partic. del latino, nella sua fase postclassica o nel suo aspetto popolare, in quanto precedente [...] il sorgere delle lingue romanze e in quanto caratterizzato da fenomeni che si riflettono nelle lingue romanze (diverso, quindi, da volgare poiché si riferisce anche ad aspetti della lingualatina scritta). ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono [...] in -tus (gr. λυτός = solutus) e l’altra al gerundivo latino (gr. λυτέος = solvendus). Nome v., designazione complessiva, soprattutto con riferimento alla lingualatina, dei nomina actionis, agentis, e rei actae, cioè dei nomi d’azione, d’agente ...
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LATINA, LINGUA
Pier Gabriele Goidànich
Il latino è una lingua indoeuropea e fa parte del gruppo italico di esse lingue (v. indoeuropei; italici).
Una serie di fatti ci addita uno stretto rapporto che in età remotissima della preistoria fu...
Poeta polacco in lingua latina (Sarbiewo, Płock, 1595 - Varsavia 1640). Gesuita dal 1612, a Roma, dove studiò teologia (1622-25), acquistò il favore di Urbano VIII. Insegnò poi nell'Accademia di Vilnius. Genio dell'adattamento e del plagio letterario...