esotismo
eṡotismo s. m. [der. di esotico, sull’esempio del fr. exotisme]. – 1. Con sign. concr., ogni elemento forestiero che appare nella letteratura o nell’arte. In linguistica, ogni elemento lessicale [...] straniera, soprattutto quando conservi la sua forma originaria, o si tratti di un uso estraneo alla struttura fonetica, morfologica o sintattica della lingua d’arrivo; è in genere sinon. di forestierismo (che in passato era detto anche barbarismo ...
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struttura
s. f. [dal lat. structura, der. di struĕre «costruire, ammassare», part. pass. structus]. – In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione [...] e di espressione, o di un suo settore: la s. di una lingua, di un dialetto o di un gruppo linguistico, dialettale (la s. dell di intorno di un punto e di limite di una successione; si parla anche di s. geometrica, s. di incidenza, s. relazionale ...
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strutturalismo
s. m. [der. di strutturale]. – Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, ossia [...] varie scuole e correnti che riconoscono e studiano la lingua come una struttura unitaria, i cui elementi costitutivi sono Nella scienza del diritto, denominazione generica con cui ci si riferisce a differenti teorie, in genere varianti moderne del ...
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diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, [...] nel loro succedersi e trasformarsi nel corso del tempo, in contrapp. alla linguistica sincronica che studia una lingua nell’aspetto con cui essa si presenta in un determinato momento, attuale o passato, della sua storia. Per estens., il termine viene ...
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c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] , sciocco, asciutto), in cui rappresenta il fonema fricativo palatoalveolare (o spirante prepalatale) ‹š›, che si articola avvicinando il dorso della lingua al palato anteriore; in tutte le posizioni, anche dopo consonante (conscio) e in principio di ...
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originale
agg. e s. m. [dal lat. tardo originalis, der. di origo -gĭnis «origine»]. – 1. agg. a. ant. Originario: i cittadini o. di Firenze; usanze o. di un luogo, proprie di esso, non importate, non [...] leggere un’opera, un poeta nel testo o., o nella lingua o., nella lingua in cui l’opera è stata scritta, non in traduzione; in o. (non cioè in copia). Solo come agg., invece, quando si vuol significare che un’opera o un prodotto non è un’imitazione, ...
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intensivo
agg. [dal lat. mediev. intensivus, der. di intendĕre, part. pass. intensus (v. intenso)]. – In genere, che conferisce o accresce intensità, o che ha carattere d’intensità, che è fatto cioè [...] Agricoltura o coltura i. (espressioni a cui nell’uso si sostituisce anche intensivo s. m.), quella praticata con battere) sono anch’essi chiamati intensivi; con riferimento alla lingua latina, sono detti intensivi anche i verbi formati sulla ...
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traduzione
traduzióne s. f. [dal lat. traductio -onis, che aveva fondamentalmente il sign. di «trasferimento»: v. tradurre]. – 1. a. L’azione, l’operazione e l’attività di tradurre da una lingua in un’altra [...] è prescritta la versione nella lingua del luogo (se formulati in lingua straniera) per opera di un è stato tradotto: una t. letterale, libera, a senso; una t. fedele o infedele (si usa dire che una t. è brutta e fedele oppure bella e infedele); t. in ...
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interlingua
interlìngua s. f. [comp. di inter(nazionale) e lingua; nel sign. 2, tratto da interlinguistico]. – 1. Lingua artificiale (detta anche latino sine flexione) proposta e usata nelle sue opere [...] (1858-1932), basata sul lessico latino, ma con morfologia semplificata; ebbe una certa diffusione in ambienti scientifici, ma non si estese al di fuori di questi, sia per l’indifferenza o la diffidenza degli altri ambienti, sia per la difficoltà di ...
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rustico
rùstico agg. e s. m. [dal lat. rustĭcus, der. di rus «campagna»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di campagna, campagnolo: le r. zampogne (T. Tasso); casa r., fondo r.; chiesetta r.; lingua r., non com., [...] campagna, dai contadini: que’ componimenti e quelle stanze in lingua r. fiorentina e toscana, che ... ho vedute in gran , una festa, una cerimonia r., semplice, alla buona, come si usa in campagna. Riferito a oggetti lavorati, non rifinito, grezzo: ...
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LINGUA (latino lingua; fr. langue; sp. lengua; ted. Zunge; ingl. tongue)
Gustavo LUSENA
Piero BENEDETTI
Maurizio PINCHERLE
Anatomia e fisiologia. - La lingua è costituita da una massa carnosa (muscolare) rivestita da una membrana mucosa,...
Lingua propria di una nazione. In particolare, in linguistica, il conglomerato di sistemi che coesistono nell’ambito di una data comunità storico-sociologica.
Comunicazione degli i. (lat. communicatio idiomatum) Espressione teologica nella quale...