situazionale
agg. [der. di situazione]. – Della situazione, di una situazione: elementi, fattori s.; contesto s., in linguistica, l’insieme delle condizioni psicologiche, sociali e culturali che determinano [...] enunciati in un momento e in un luogo determinati; metodo s., metodo d’insegnamento, spec. di una lingua straniera, che si basa non su una presentazione grammaticale, ma sull’addestramento del discente ai varî usi linguistici nelle varie situazioni ...
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o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero [...] in avanti, ma l’apertura di esse e l’abbassamento della lingua sono maggiori per la o aperta, minori per la o chiusa. , che è invece abbrev. dell’ingl. west. In astronomia, si designa con O una classe spettrale di stelle di elevatissima temperatura, ...
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purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone [...] la purezza lessicale, grammaticale e sintattica della lingua nazionale. In partic., la corrente linguistico-letteraria . Per estens., ogni teoria o posizione linguistica moderna che si richiami ai valori della tradizione e al rispetto della norma ...
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innesto
innèsto s. m. [der. di innestare]. – 1. In agraria: a. Operazione con cui si fa concrescere sopra una pianta (detta portainnesto o soggetto) una parte di un altro vegetale della stessa specie [...] a gemma, in cui un pezzo di corteccia munito di una gemma si inserisce nella regione sottocorticale del soggetto; per altri tipi (i. a di una cultura straniera sul tronco italiano (Carducci); lingua letteraria in cui soltanto a colpi di trasposizioni ...
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patio
‹pàtio› s. m., spagn. [etimo incerto]. – Cortile interno, tipico dell’architettura spagnola e diffuso nell’architettura coloniale dei paesi dell’America latina, caratterizzato da uno spazio coperto [...] (i porticati e i loggiati), sul quale si aprono i varî ambienti della casa, e da uno spazio scoperto, sistemato a giardino, con vasche e fontane. Il termine è entrato nell’uso corrente nella lingua italiana e in altre per indicare un tipo affine di ...
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felibre
félibre 〈felìbr〉 s. m., fr. [provenz. felibre, parola di etimo incerto, trovata da F. Mistral in un componimento religioso popolare del Mezzogiorno della Francia – designante, sembra, i dottori [...] 1854 fondarono la scuola provenzale del felibrismo, dando vita a un movimento letterario che rinnovò la tradizione della dignità della lingua occitanica. In seguito, si chiamarono félibres (femm. félibresses) tutti gli scrittori e verseggiatori di ...
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stratificazione
stratificazióne s. f. [der. di stratificare]. – 1. L’azione, l’operazione di stratificare e, più comunem., il fatto di stratificarsi e l’effetto; disposizione a strati, e in senso concr. [...] morfologiche ed esigenze ecologiche, che negli ambienti terrestri si osserva tipicamente in un bosco, la cui struttura ecc.). c. In linguistica, il sovrapporsi diacronicamente in una lingua di elementi linguistici di diversa origine, o la presenza ...
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strato
s. m. [dal lat. stratum, neutro sostantivato di stratus, part. pass. di sterněre «distendere»]. – 1. ant. a. Tappeto o drappo che si stende in terra in segno d’onore: Già il mobile de’ seggi ordine [...] una ben definita regione stratiforme a guscio vagamente sferico (si chiama s. di valenza lo strato più esterno, formato tecn. più astratti: a. In linguistica, ogni diverso tipo di lingua o dialetto esistito in una data area e per un dato periodo ...
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formario
formàrio s. m. [der. di forma, modellato su lemmario]. – In linguistica e informatica, l’insieme, ordinato secondo determinati criterî, delle forme, cioè degli aspetti morfologici con cui si [...] presentano le diverse unità lessicali di una lingua soggette a flessione (quindi, in partic., verbi, sostantivi, aggettivi, articoli, pronomi, cui possono aggiungersi le parole non soggette a flessione ma che possono avere varianti formali), o che ...
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vipera
vìpera s. f. [lat. vīpĕra, prob. da *vivipĕra = vivipăra (per la -ĕ- al posto di -ă-, cfr. puerpera) «che partorisce i nati vivi», secondo una credenza accolta anche da Plinio]. – 1. a. Genere [...] Gesù chiamò i Farisei razza di vipere; ha una lingua di v.; era arrabbiato come una v.; pareva una Con allusione al biscione, insegna della famiglia dei Visconti: Non le farà sì bella sepultura La v. che Melanesi accampa, Com’avria fatto il gallo ...
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LINGUA (latino lingua; fr. langue; sp. lengua; ted. Zunge; ingl. tongue)
Gustavo LUSENA
Piero BENEDETTI
Maurizio PINCHERLE
Anatomia e fisiologia. - La lingua è costituita da una massa carnosa (muscolare) rivestita da una membrana mucosa,...
Lingua propria di una nazione. In particolare, in linguistica, il conglomerato di sistemi che coesistono nell’ambito di una data comunità storico-sociologica.
Comunicazione degli i. (lat. communicatio idiomatum) Espressione teologica nella quale...