madre
(ant. matre) s. f. [lat. mater -tris]. – 1. a. Donna che ha concepito e partorito; genitrice: m. tenera, affettuosa, amorosa; m. snaturata; amore di m.; m. di molti figli; diventare m., avere il [...] madre? Nel vocativo è d’uso esclusivam. letter.; nell’uso com. si preferisce mamma. Locuz. più frequenti: m. di famiglia, donna che cura lingua m., la lingua da cui altre derivano (per es., il latino rispetto all’italiano); m. lingua, la lingua ...
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ipotassi
s. f. [dal gr. ὑπόταξις «dipendenza», comp. di ὑπό «sotto» e τάξις «disposizione»]. – Procedimento sintattico (detto anche subordinazione) per cui le proposizioni sono ordinate e espresse nel [...] di modi e di tempi (per es.: spero che venga; speravo che venisse); si oppone alla paratassi (o coordinazione), ed è il procedimento sintattico più comune nella lingua letteraria, soprattutto nello stile aulico e nella prosa d’arte tradizionale. ...
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biconsonantismo
s. m. [der. di biconsonantico]. – Carattere di una lingua il cui lessico sia prevalentemente biconsonantico. Si suppone oggi che nelle lingue semitiche il biconsonantismo sia stato lo [...] stadio iniziale da cui si sarebbe poi sviluppato il triconsonantismo. ...
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retroflessione
retroflessióne s. f. [comp. di retro- e flessione]. – Flessione all’indietro. 1. In ginecologia e ostetricia, anomalia di atteggiamento dell’utero, caratterizzata da modificazione del [...] . In fonetica, rivolgimento indietro della massa anteriore della lingua, che comporta di conseguenza il sollevamento dell’apice verso retroflessione può essere più o meno accentuata e si può riscontrare tanto in articolazioni consonantiche (sia ...
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generativo
agg. [dal lat. tardo generativus]. – 1. Atto a generare, che genera (anche nei sign. estens. del verbo), che concerne la generazione: l’atto g., la funzione g.; virtù, forza, potenza g., dell’uomo, [...] statunitense N. Chomsky (1928), che (sul presupposto della lingua come «competenza») concepisce la grammatica come descrizione di un su un insieme finito di regole in base alle quali si può generare, nel sistema linguistico esaminato, un numero ...
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nunazione
nunazióne s. f. [der. dell’arabo nūn, nome della lettera n]. – In linguistica, fenomeno proprio della lingua araba (in cui si chiama tanwīn), consistente nell’aggiunta di un elemento nasale [...] (n) alla fine di un sostantivo per dare a questo un significato di indeterminazione: per es., ràgiul «uomo», ràgiulun «un uomo» ...
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muto
agg. [lat. mūtus, voce derivata da una radice onomatopeica mu che, come il gr. μῦ-, riproduceva la formazione di suoni inarticolati prodotti a bocca chiusa]. – 1. a. Di persona che non può fare [...] ; m. d’ammirazione, d’orrore, di meraviglia; Ogne lingua deven tremando muta (Dante); percossa, attonita La terra al m. è l’antica potenza. Anche, di luogo in cui non si sentono più le voci che si era soliti sentirvi: le m. stanze; Nel m. orto solingo ...
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cervello
cervèllo s. m. [lat. cerĕbĕllum, dim. di cerĕbrum «cervello»] (pl. -i; in alcune locuz. anche le cervella). – 1. a. In anatomia, la parte anteriore dell’encefalo, costituita dagli emisferi cerebrali, [...] fracassare le c., con un colpo che rompa il capo; mi si spezza, mi pare che mi si spezzi, mi sento spezzare o spaccare il c., ho forte dolor piedi, essere privo di giudizio; avere il c. nella lingua, parlare molto senza riflettere; essere o stare in c ...
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situazionale
agg. [der. di situazione]. – Della situazione, di una situazione: elementi, fattori s.; contesto s., in linguistica, l’insieme delle condizioni psicologiche, sociali e culturali che determinano [...] enunciati in un momento e in un luogo determinati; metodo s., metodo d’insegnamento, spec. di una lingua straniera, che si basa non su una presentazione grammaticale, ma sull’addestramento del discente ai varî usi linguistici nelle varie situazioni ...
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o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero [...] in avanti, ma l’apertura di esse e l’abbassamento della lingua sono maggiori per la o aperta, minori per la o chiusa. , che è invece abbrev. dell’ingl. west. In astronomia, si designa con O una classe spettrale di stelle di elevatissima temperatura, ...
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LINGUA (latino lingua; fr. langue; sp. lengua; ted. Zunge; ingl. tongue)
Gustavo LUSENA
Piero BENEDETTI
Maurizio PINCHERLE
Anatomia e fisiologia. - La lingua è costituita da una massa carnosa (muscolare) rivestita da una membrana mucosa,...
Lingua propria di una nazione. In particolare, in linguistica, il conglomerato di sistemi che coesistono nell’ambito di una data comunità storico-sociologica.
Comunicazione degli i. (lat. communicatio idiomatum) Espressione teologica nella quale...