snodare
v. tr. [der. di nodo, col pref. s- (nel sign. 3), in opposizione a annodare] (io snòdo, ecc.). – 1. Sciogliere, liberare dal nodo o dai nodi: s. una fune, una corda, un nastro; anche intr. pron.: [...] cioè a parlare, a dire le prime parole; nell’intr. pron.: s’era chiuso in un mutismo ostinato, ma alla fine la lingua gli si snodò, si decise a parlare. b. poet. Rendere meno duro, aprire a sentimenti più umani e pietosi: E i cor, che ’ndura e serra ...
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liaison
‹lie∫õ′› s. f., fr. [lat. tardo ligatio -onis, der. di ligare «legare»]. – 1. Termine corrispondente all’ital. legamento e anche a legame, con le varie accezioni, concrete e astratte, di questi [...] sintattica (v. legamento e raddoppiamento); riferito alla lingua francese, esso indica più precisamente il fatto di parole consecutive legando la consonante finale della prima (che non si farebbe sentire se la parola fosse pronunciata da sola o ...
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contatto1
contatto¹ s. m. [dal lat. contactus -us, der. di contingĕre «toccare», part. pass. contactus]. – 1. Il toccare, il toccarsi: il c. della sua mano mi dava forza; evitare il c. col malato; stare, [...] ; analogam., mantenere il c., perdere il contatto. In geometria, si dice che si ha contatto tra due curve in un punto P, se esse , sintattico, lessicale) tra sistemi linguistici diversi, sia lingue sia dialetti, che in qualche modo vengano a trovarsi ...
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politonale
agg. [comp. di poli- e tono1]. – 1. Di composizione musicale in cui sono impiegate simultaneamente due o più tonalità diverse: musica p., e per estens. tecnica politonale. 2. In linguistica, [...] necessariamente scritta con il sistema alfabetico di tipo europeo, è identica (è una lingua politonale, per es., il cinese). 3. Nel linguaggio medico, che si estende a più toni o suoni vocali: ipoacusia p., diminuzione della capacità uditiva estesa ...
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diaframma
(ant. diafragma) s. m. [dal lat. tardo diaphragma, gr. διάϕραγμα, der. di διαϕράγνυμι o διαϕράσσω «separare»] (pl. -i). – 1. Elemento (chiuso o provvisto di aperture) che serve a dividere un [...] cupola a convessità superiore; con la contrazione si appiattisce, favorendo l’espansione inspiratoria della cavità chiusura del canale di fonazione che si realizza mediante l’accostamento di superfici opposte (lingua e palato, labbro inferiore e ...
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rovescio
rovèscio (ant. rivèscio o rivèrscio) agg. e s. m. [lat. reversus] (pl. f. -sce). – 1. agg. Voltato dalla parte opposta a quella diritta, e, più genericam., voltato in modo contrario a quello [...] un r. di fortuna, un r. finanziario; e assol.: dopo quel r. non si è più ripreso; una signora, nativa d’Inghilterra, ridotta da’ rovesci domestici a dover dar lezione di lingua inglese e di musica, onde campar onoratamente la vita (Torelli). ◆ Accr ...
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allotropia
allotropìa s. f. [der. di allotropo]. – 1. In chimica, proprietà degli elementi allotropi (per i composti si parla di polimorfismo): consiste nel presentare forme diverse per caratteristiche [...] . A. dinamica: quando le diverse forme coesistono in equilibrio entro estesi limiti di temperatura e di pressione. 2. In linguistica, compresenza, nel corpo lessicale di una lingua, di parole diverse per forma ma di origine identica (v. allotropo). ...
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licenza
licènza (ant. o pop. licènzia) s. f. [dal lat. licentia, der. di licere «esser lecito»]. – 1. a. Permesso, facoltà (concessa in genere da persona di rispetto, o da un superiore di grado o autorità) [...] ) di deviare, per esigenze metriche o per ragioni artistiche, dalle norme consuete della lingua, del metro, della prosodia (talora si distingue: l. grammaticale, metrica, prosodica). Spesso scherz., di veri e proprî errori, e per estens. di qualsiasi ...
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allotropo
allòtropo s. m. [comp. di allo- e -tropo; cfr. gr. ἀλλότροπος «strano, singolare»]. – 1. In chimica, elemento che può assumere forme diverse (modificazioni allotropiche) e quindi manifestare [...] o morfologiche, o anche di un prestito da una lingua straniera (restaurant, adattato in ristorante). Con sign. coricare, nelle quali la derivazione dal lat. vitium, nitidus, collocare si è avuta per via indiretta o dotta per i primi membri, diretta ...
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neoformazione
neoformazióne s. f. [comp. di neo- e formazione; nel sign. 1, ricalca il ted. Neubildung]. – Formazione recente; ha sign. specifici negli usi seguenti: 1. In linguistica, per indicare derivati [...] o composti introdotti recentemente nella lingua (per es. genitoriale da genitore). 2. In medicina, formazione, spesso patologica, diverso da quello dal quale si origina: per es., le radici avventizie che si formano dal culmo delle graminacee. ...
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LINGUA (latino lingua; fr. langue; sp. lengua; ted. Zunge; ingl. tongue)
Gustavo LUSENA
Piero BENEDETTI
Maurizio PINCHERLE
Anatomia e fisiologia. - La lingua è costituita da una massa carnosa (muscolare) rivestita da una membrana mucosa,...
Lingua propria di una nazione. In particolare, in linguistica, il conglomerato di sistemi che coesistono nell’ambito di una data comunità storico-sociologica.
Comunicazione degli i. (lat. communicatio idiomatum) Espressione teologica nella quale...