parafasia
parafaṡìa s. f. [comp. di para-2 e -fasia]. – In medicina, disturbo del linguaggio consistente nella trasposizione dei singoli elementi fonetici della parola, o delle varie sillabe (p. fonetica), [...] oppure in una inversione dell’ordine delle stesse parole (p. verbale), oppure in una alterazione delle parole tale da far sì che risultino del tutto nuove rispetto alla lingua parlata (p. letterale). ...
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labbro
(ant. e poet. labro) s. m. [lat. labrum, per lo più al plur.] (pl. le labbra, femm., nel sign. anatomico; labbri, masch., nei sign. analogici). – 1. a. Ciascuna delle due pieghe muscolo-membranose, [...] mai un lamento, una parola offensiva; a quel fare di don Rodrigo, si sentì subito venir sulle l. più parole del bisogno (Manzoni); il un nome sulle l. (più pop. sulla punta della lingua), essere sul punto di dirlo, o non ricordarselo sul momento ...
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prelatino
agg. e s. m. [comp. di pre- e latino]. – 1. Anteriore ai Latini, al loro stanziamento nelle sedi da essi occupate nella protostoria: civiltà p.; popolazioni p. o, come s. m., i Prelatini. Con [...] riferimento ai territorî romanizzati è sinon. di preromano, in quanto ci si riferisce a un’epoca anteriore all’avvento dei Romani. 2. agg. Anteriore alla formazione della lingua latina e alla sua diffusione: vocaboli p., di origine p.; le iscrizioni ...
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fiorentino
agg. e s. m. [lat. Florentīnus, agg. di Florentia «Firenze»; cfr. la forma latineggiante Fiorenza del nome della città, frequente nell’uso poet. (anche in Dante) e in quello dialettale di [...] volgar toscano) dato alla lingua d’Italia nei secoli della sua elevazione letteraria (cioè dal Trecento al Cinquecento); stile f., nelle date, quello in uso a Firenze fino al 1750 (così come in molti altri luoghi), per cui si faceva cominciare l’anno ...
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senneh
〈sennè〉 (o sennah 〈sennà〉) s. m. [da Seḥnè, antico nome della città di Sanandaǵ, nel Kurdistan persiano (la variante riproduce la pronuncia -à che in Afghanistan e in altre zone di lingua persiana [...] cromatico. 2. Il particolare tipo di nodo (detto anche nodo persiano) con cui sono in prevalenza tessuti i tappeti persiani: il filo di trama si avvolge su un solo filo di ordito, e i due capi ne escono uno tra il filo attorno a cui è avvolto e il ...
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composto
compósto agg. e s. m. [part. pass. di comporre]. – 1. Messo insieme, risultante dall’unione di più elementi (contr. di semplice): corpi c.; moti c.; parole c., risultanti da composizione; tempi [...] doti native e per educazione, ordine morale e una serena saggezza; mal c. si dice invece l’animo in cui vi sia disordine morale: l’appetito della roba prefisso): i c. latini del verbo «iacĕre»; una lingua molto ricca di composti. c. In chimica, ogni ...
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cinese
cinése agg. e s. m. e f. – 1. Della Cina: storia, letteratura, arte c.; padiglione alla c., chiosco; ombre c., gioco di ombre fatte con le mani su una parete; piatto c., strumento musicale a percussione [...] di dialetti parlati nelle diverse regioni, ma uniforme come lingua scritta in tutto il territorio nazionale: è una lingua monosillabica, formata cioè di monosillabi che spesso si riuniscono in bisillabi dando luogo a parole composte, con significato ...
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glossolalia
glossolalìa s. f. [comp. di glosso- e -lalia]. – 1. Esercizio o gioco della favella che conia parole e filastrocche di sillabe insensate: si osserva normalmente nei bambini, ma anche negli [...] , comprensibile soltanto da chi ha il dono dell’interpretazione; una particolare forma di glossolalia (intesa come «dono delle lingue») fu quella degli apostoli che, ripieni di Spirito Santo, parlavano facendosi capire da uomini di tutte le nazioni ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento [...] di e. inversa nel caso contrario, e di e. ricorrente quando si ripetono alternativamente variazioni di attività e di chimismo. c. In campo strutturali, semantiche, attraverso le quali passa una lingua nel suo sviluppo storico; e. semantica, risultato ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] innalzare la torre di Babele, gli uomini non parlano una medesima lingua; D’una terra son tutti: un linguaggio Parlan tutti (Manzoni). alcune cose inanimate o astratte hanno (o che a loro si attribuisce) di «parlare» all’uomo, di comunicare cioè ...
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LINGUA (latino lingua; fr. langue; sp. lengua; ted. Zunge; ingl. tongue)
Gustavo LUSENA
Piero BENEDETTI
Maurizio PINCHERLE
Anatomia e fisiologia. - La lingua è costituita da una massa carnosa (muscolare) rivestita da una membrana mucosa,...
Lingua propria di una nazione. In particolare, in linguistica, il conglomerato di sistemi che coesistono nell’ambito di una data comunità storico-sociologica.
Comunicazione degli i. (lat. communicatio idiomatum) Espressione teologica nella quale...