sospeso
sospéso agg. [part. pass. di sospendere; lat. suspensus, part. pass. di suspendĕre «sospendere»]. – 1. a. Attaccato, appeso in alto: un lampadario s. al soffitto; gli allievi ufficiali di marina [...] più o meno estesa, contenuta in un solo circo e senza lingua di ablazione; valle s. o pensile (v. valle, nel fig. di conto: aveva parecchi conti in s. con la giustizia. d. Che si trova in uno stato d’incertezza, di attesa ansiosa: stare con l’animo s ...
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durata
s. f. [der. di durare]. – 1. Intervallo di tempo in cui si svolge, dal suo principio alla sua fine, un determinato fatto o fenomeno: la d. dell’eclissi; la d. della traiettoria di un proiettile; [...] a. In fonetica, il tempo, assoluto oppure relativo, in cui si articola un determinato suono, con riferimento sia alle singole attuazioni individuali sia all’uso generale di una lingua. In molte lingue la diversità di durata ha valore fonematico, cioè ...
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maschile
agg. [der. di maschio]. – 1. a. Di maschio, di uomo, che è caratteristico dell’uomo o riguarda soltanto gli uomini, cioè i maschi: abbigliamento m., abiti, indumenti m., moda m., eleganza maschile; [...] a questa classe non è (se non in alcune lingue) determinata dal sesso, anche se prevalentemente i nomi degli esseri maschili si trovano in essa (come, per es., avviene nella lingua italiana). b. Nella metrica classica, cesura m., quella che ...
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sillabico
sillàbico agg. [dal lat. tardo syllabĭcus (gr. συλλαβικός)] (pl. m. -ci). – 1. Di sillaba, delle sillabe, che consiste in una sillaba, che si riferisce a una sillaba o alle sillabe, singolarmente [...] , di una parola o di una frase: divisione s. di una parola; grafia s., ogni grafia che rappresenti le parole di una lingua analizzate non nei loro singoli suoni (come le grafie alfabetiche) ma nelle loro sillabe; cruciverba s., in cui a ogni casella ...
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triangolo
trïàngolo s. m. [dal lat. triangŭlum, comp. di tri- e angŭlus «angolo»]. – 1. a. Figura piana limitata da tre segmenti (lati del t.) che congiungono a due a due tre punti non allineati (vertici [...] un poligono con il minimo numero di lati). Con riferimento ai lati, si parla di: t. isoscele, se due lati sono uguali, t. equilatero (ma il triangolo è sempre il più adatto per quelle lingue, come l’italiano, che hanno una sola vocale con apertura ...
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sostrato
(anche substrato) s. m. [dal lat. substratus -us, der. di substernĕre (part. pass. substratus) «stendere, collocare sotto» (comp. di sub «sotto» e sternĕre «stendere a terra»)]. – 1. Strato [...] . a. In linguistica storica, lo strato linguistico al quale si è sovrapposto e sostituito, a seguito della conquista o del linguistico diverso, e che ha provocato nella lingua sovrappostasi particolari cambiamenti grammaticali e lessicali: il s ...
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sociolinguistica
sociolinguìstica s. f. [comp. di socio- e linguistica, sul modello dell’ingl. sociolinguistics]. – Settore della linguistica che studia i fenomeni linguistici in specifico rapporto con [...] anglosassoni e poi anche in altri Paesi, tra i quali l’Italia, dove gli studî si sono soffermati in partic. sulla questione dei rapporti, nell’uso della lingua, tra italiano standard, italiani regionali e dialetti in relazione al sesso, all’età e al ...
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cortigiano
(ant. cortegiano) agg. e s. m. [der. di corte]. – 1. agg. Di corte, che riguarda le corti o chi sta in esse: costumi c.; dubitando forte più della invidia c. che della sua conscienza (Boccaccio); [...] sull’origine e sul corretto uso della lingua sorte in Italia nel sec. 16°, alla lingua toscana o fiorentina. 2. s. m degli altri c. gli parea (Boccaccio); si elegesse uno della compagnia, ed a questo si desse incarico di formar con parole un perfetto ...
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parentela
parentèla s. f. [dal lat. tardo parentela, der. di parens -entis «genitore, parente»]. – 1. a. Il rapporto e il vincolo naturale che lega tra loro persone che discendono l’una dall’altra o [...] (che traduce il ted. Sprachverwandtschaft) con cui si designa il rapporto che intercorre fra due o più lingue che rappresentano diversi svolgimenti di una stessa lingua (per es., quello delle lingue neolatine che continuano tutte, in modo diverso, il ...
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potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone [...] ogni enunciato che potrebbe essere formulato, e quindi anche interpretato, in base alle regole grammaticali di una lingua, anche se nel corpus di cui si dispone esso non è presente. Come sost., p. sintattico, la somma delle possibilità di accordo ...
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LINGUA (latino lingua; fr. langue; sp. lengua; ted. Zunge; ingl. tongue)
Gustavo LUSENA
Piero BENEDETTI
Maurizio PINCHERLE
Anatomia e fisiologia. - La lingua è costituita da una massa carnosa (muscolare) rivestita da una membrana mucosa,...
Lingua propria di una nazione. In particolare, in linguistica, il conglomerato di sistemi che coesistono nell’ambito di una data comunità storico-sociologica.
Comunicazione degli i. (lat. communicatio idiomatum) Espressione teologica nella quale...