v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante [...] nell’uso definitivamente solo dalla seconda metà del sec. 17°, per il latino così come per l’italiano e per le altre lingue che si servono dell’alfabeto latino (per altre notizie, v. anche la voce u, U). Con riferimento alla V maiuscola è comune la ...
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gorgone
gòrgone (o gorgóne) s. f. [dal lat. Gorgo(n) -ŏnis, gr. Γοργώ(ν); nel lat. e gr. tardi, anche Gorgŏna, Γοργόνη]. – Nome (per lo più con iniziale maiuscola, Gorgone), dato nella mitologia greca [...] dei templi greci, oltre che nell’egida di Atena e nella ceramica, in figura di maschera con volto circolare, grandi occhi, bocca aperta con lingua pendente, naso schiacciato, capelli ricciuti o misti a serpenti, ma dopo il sec. 5° a. C. il tipo ...
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parlato1
parlato1 agg. e s. m. [part. pass. del v. parlare]. – 1. agg. a. Che è parlato, che appartiene all’espressione orale; solo nelle espressioni la lingua p., il linguaggio p. (spesso sostantivato, [...] il parlato), l’uso p. della lingua, e sim., con cui si indica l’aspetto della lingua (con riguardo alla morfologia, alla sintassi, al lessico) come si presenta nell’uso vivo e quotidiano, in contrapp. alla lingua scritta e letteraria. b. Cinema p., ...
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iperdialettale
agg. [comp. di iper- e dialettale, sul modello del ted. hyperdialektisch]. – In linguistica, sono così qualificate le parole pseudo
-dialettali prodotte dall’applicazione errata di corrispondenze [...] , o loro parti, richiedono per tradizione l’uso di un dato dialetto, che spesso non è la lingua materna dello scrittore; si hanno così iperdialettismi dorici (frequenti, per es., nelle parti corali della tragedia), iperdialettismi ionici, ecc. ...
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masticazione
masticazióne s. f. [dal lat. tardo masticatio -onis, der. di masticare «masticare»]. – 1. Suddivisione meccanica degli alimenti, prodotta dai denti, che incidono, dilacerano e triturano [...] gli alimenti stessi, mentre i movimenti della lingua e delle guance concorrono al rimescolamento nel cavo orale del cibo già preparato operazione con la quale si frantumano alcune sostanze in piccoli pezzi e poi si rimescolano in presenza di liquidi ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] più specifica in linguistica, v. oltre): le p. di una lingua; p. italiane, francesi, tedesche, arabe; l’origine, l’ che ho detto o promesso; anche, assicurazione a garanzia della verità di quanto si afferma: ti do la mia p. (d’onore) che l’ho visto, ...
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norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee [...] nel settore della produzione e della tecnica, il modo con cui si è stabilito, in base a una convenzione, di risolvere un determinato i parlanti di una data lingua; in altre scienze e discipline, insieme di caratteri che si assumono come tipici di un ...
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costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, [...] direttamente è posto nel caso ablativo. c. Modo con cui si organizzano sintatticamente speciali tipi di proposizioni subordinate, soprattutto con riferimento alle lingue classiche (costruzione dell’accusativo con l’infinito, dell’ablativo assoluto ...
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parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un [...] internazionale) designa l’atto linguistico individuale e la particolare espressione concreta che ne risulta; si contrappone alla langue, che è invece la lingua, il linguaggio come istituzione, che consente agli individui di una comunità di comunicare ...
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sale
s. m. [lat. sal salis «sale» (e anche «mare») e, in senso fig., «arguzia»: voce di origine indoeur., affine al gr. ἅλς ἁλός che ebbe gli stessi sign.]. – 1. In chimica, composto derivante da un [...] ’animo (l’espressione è soprattutto nota per il passo dantesco Tu proverai sì come sa di sale Lo pane altrui, e come è duro calle Lo definito dal sacerdote nell’atto di posarne un pizzico sulla lingua del battezzando): aver poco s. nel cervello o in ...
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LINGUA (latino lingua; fr. langue; sp. lengua; ted. Zunge; ingl. tongue)
Gustavo LUSENA
Piero BENEDETTI
Maurizio PINCHERLE
Anatomia e fisiologia. - La lingua è costituita da una massa carnosa (muscolare) rivestita da una membrana mucosa,...
Lingua propria di una nazione. In particolare, in linguistica, il conglomerato di sistemi che coesistono nell’ambito di una data comunità storico-sociologica.
Comunicazione degli i. (lat. communicatio idiomatum) Espressione teologica nella quale...