corpus
s. neutro lat., usato in ital. al masch. (pl. lat. corpora, ma in ital. anche invar.). – 1. Corpo, nel sign. di raccolta; è termine usato nella nomenclatura bibliografica, fin dall’antichità classica, [...] senso più ampio: il c. dei vocaboli o delle frasi di una lingua; il c. delle poesie popolari di una regione. 2. Nel linguaggio la materiale relazione tra il soggetto e la cosa, che si sostanzia nella detenzione. 3. In botanica, parte centrale dell’ ...
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swahili
〈suaìli〉 (anche suahili, ant. e raro suahéli) s. m. e agg. [dall’arabo sawāḥili, plur. di sāḥil «costa»]. – 1. Come sost., etnonimo con cui si indica non una singola etnia bensì un complesso [...] scolastico e, infine, dalla sua adozione da parte di alcuni stati (Kenya, Tanzania e Uganda) quale lingua ufficiale o nazionale; nel passato si scriveva con caratteri arabi, oggi con caratteri latini (possiede un notevole e antico corpus letterario). ...
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analogia
analogìa s. f. [dal lat. analogĭa, gr. ἀναλογία, «relazione di somiglianza, uguaglianza di rapporti, proporzione matematica», der. di ἀνάλογος «analogo»]. – 1. Rapporto di somiglianza tra due [...] , operazione mentale consistente nell’affermare di un essere ciò che si è osservato in un essere simile c. In linguistica, il è usato con due valori diversi: con riferimento alle lingue classiche, armonia o regolarità di rapporti tra gli elementi ...
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occitanico
occitànico agg. [der. di Occitania, a sua volta der. di oc, secondo il modello di Aquitania e sim.] (pl. m. -ci). – Relativo all’Occitania, denominazione letter. della Francia merid., cioè [...] dei paesi in cui si parla la lingua d’oc; anche, relativo alla lingua d’oc (quindi sinon. letter. di provenzale): lingua, letteratura occitanica. Meno com., come agg. e sost., abitante, originario o nativo dell’Occitania (v. anche occitano). ...
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bengali
(anche bengalése o bengàlico) s. m. e agg., invar. [dal bengalese bengāli, propr. agg. f., sottinteso bhāṣā «lingua»]. – Lingua neoindiana del ramo indoario, viva e in uso nel delta gangetico, [...] differenze tra la varietà parlata, caratterizzata da frequenti contrazioni di sillabe nella parola, e la varietà scritta, nella quale si rileva un sensibile influsso del sanscrito. Come agg.: letteratura b., poesia b., scritte in bengali (o in ...
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stil novo
stil nòvo (o stilnòvo; anche dólce stil nòvo) locuz. usata come s. m. – Denominazione (data dalla critica moderna sulla base di un passo del Purgatorio dantesco, «O frate, issa vegg’io» diss’elli, [...] scuole liriche siciliana e guittoniana, lo stil novo si caratterizza per l’approfondimento dell’indagine introspettiva, eleganza della costruzione sintattica e nella scelta di un lessico alieno dalle asprezze «municipali» della lingua guittoniana. ...
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materno
matèrno agg. [dal lat. maternus, der. di mater «madre»]. – 1. a. Di madre, della madre: amore, affetto m.; carezze, cure m.; la m. benedizione; sin dall’alvo m., fin dalla nascita; sangue m.; [...] dalla madre (in biologia, con accezione specifica, eredità matroclina: v. matroclino). 2. Con significati estens.: lingua m., idioma m., propriam. la lingua che si apprende dalla madre (Fu miglior fabbro del parlar m., Dante, con riferimento al poeta ...
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sciogliere
sciògliere (pop. o letter. sciòrre) v. tr. [lat. exsolvĕre, comp di ex- e solvĕre «slegare, sciogliere»] (io sciòlgo, tu sciògli, ecc.; pass. rem. sciòlsi, sciogliésti, ecc.; fut. scioglierò, [...] si sciolga dal corpo. c. Per estens., liberare da quanto impedisce, trattiene o ritarda, rendere sciolto, in partic. usi estens. e fig.: sc. la lingua sc. la seduta (e, come intr. pron., la seduta si è sciolta alle ore 18); sc. l’assemblea, il ...
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nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno [...] per lo più relative alla traduzione stessa in rapporto con la lingua originale dell’opera. d. Discorso, stampato all’inizio o alla ancor oggi in alcuni paesi, ut), re, mi, fa, sol, la, si (per l’origine di questi nomi, v. ut), mentre in Germania e ...
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fantasy
‹fä′ntësi› s. ingl. (propr. «fantasia»), usato in ital. al femm. (e pronunciato comunem. ‹fànta∫i›). – Genere letterario narrativo, accolto in seguito anche nel cinema, diffusosi inizialmente [...] nei paesi di lingua inglese grazie ai romanzi di J. R. R. Tolkien (1892-1973), caratterizzato da un’ambientazione fantastica un romanzo f. e, per estens., giochi f., fumetti f., che si ispirano al mondo e ai personaggi descritti nei racconti fantasy. ...
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LINGUA (latino lingua; fr. langue; sp. lengua; ted. Zunge; ingl. tongue)
Gustavo LUSENA
Piero BENEDETTI
Maurizio PINCHERLE
Anatomia e fisiologia. - La lingua è costituita da una massa carnosa (muscolare) rivestita da una membrana mucosa,...
Lingua propria di una nazione. In particolare, in linguistica, il conglomerato di sistemi che coesistono nell’ambito di una data comunità storico-sociologica.
Comunicazione degli i. (lat. communicatio idiomatum) Espressione teologica nella quale...