verbale¹ agg. [dal lat. tardo verbalis (der. di verbum "parola") "che riguarda la parola, il verbo"]. -1. a. [di parole, che consiste di parole: linguaggio v.] ≈ vocale. ● Espressioni: burocr., processo [...] di una dichiarazione] ≈ letterale. ↔ libero. 2. (gramm.) [del verbo, che appartiene al verbo] ● Espressioni: flessione verbale → □. □ flessione verbale (gramm.) [variazione morfologica di un verbo in base ai tempi, alle persone, ecc.] ≈ coniugazione ...
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linguaggio /lin'gwadʒ:o/ s. m. [der. di lingua]. - 1. a. [la facoltà, peculiare degli esseri umani, di comunicare significati per mezzo di un sistema di segni, vocali o grafici e, anche, lo strumento stesso [...] di tale espressione e comunicazione: lo sviluppo del l.; l. verbale] ≈ (lett.) favella, lingua, (lett.) loquela, parola. b informazioni, richiedere l'esecuzione di determinate operazioni e sim.] ≈ ⇓ linguaggio di programmazione, linguaggio macchina. ...
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parlare² [lat. mediev. parabolare, ✻paraulare, der. di parabola]. - ■ v. intr. (aus. avere) 1. a. [avere o aver sviluppato la facoltà del linguaggio: il bambino comincia già a p.; gli animali non parlano] [...] ; i giornali ne hanno già parlato] ≈ discutere, esaminare (ø), trattare (ø). 10. (fig.) [utilizzare modi di comunicazione diversi dal linguaggioverbale: p. con le mani, con i (o a) gesti] ≈ comunicare, esprimersi. ■ v. tr. 1. [seguito da un compl ...
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parola /pa'rɔla/ s. f. [lat. tardo parabŏla, lat. pop. ✻paraula "parabola, discorso, parola"]. - 1. [complesso di suoni articolati (o anche singolo suono) di una lingua, con cui l'uomo esprime una nozione [...] dono della p.; disturbi della p.] ≈ (lett.) favella, lingua, linguaggio, (lett.) loquela, (ant.) sermone. b. [modo di parlare, , cenno, menzione, mezza parola. 6. a. [assicurazione verbale con cui si impegna il proprio onore a mantenere una promessa ...
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Fabio Rossi
violenza. Finestra di approfondimento
Tipi di violenza - Come già osservato nella scheda UCCIDERE, il lessico italiano possiede numerosi termini per indicare diversi tipi di violenza, fisica, [...] evocava gioconde imagini di sensualità, con una mordace brutalità di linguaggio da vecchio vizioso (G. C. Chelli). Spesso la voce e sim. È di solito una forma di violenza verbale: tutti in casa di Giovanni la sopportavano temendo la sua aggressività ...
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violenza /vjo'lɛntsa/ s. f. [dal lat. violentia]. - 1. a. [con riferimento a persona, l'essere violento] ≈ aggressività, brutalità, non violenza, prepotenza. ↔ bonarietà, mansuetudine, mitezza, pacatezza, [...] evocava gioconde imagini di sensualità, con una mordace brutalità di linguaggio da vecchio vizioso (G. C. Chelli). Spesso la voce e sim. È di solito una forma di violenza verbale: tutti in casa di Giovanni la sopportavano temendo la sua aggressività ...
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linguistico /lin'gwistiko/ agg. [der. di lingua, sul modello del fr. linguistique] (pl. m. -ci). - 1. [attinente alle lingue o al linguaggio] ≈ ‖ verbale. 2. [attinente alla linguistica: studi l.; teorie, [...] scuole l.] ≈ ‖ glottologico ...
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prendere /'prɛndere/ [dal lat. prĕhendĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). - ■ v. tr. 1. a. [esercitare una presa su cosa [...] prendere contatto (con qualcuno) [mettersi in rapporto (verbale, epistolare, telefonico) con qualcuno: p. contatto dei verbi più com. e generici dell’ital., spesso usato, soprattutto nel linguaggio fam., in luogo di sinon. più spec., o più fam., o ...
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ordine /'ordine/ s. m. [lat. ordo ordĭnis]. - 1. a. [regolare disposizione di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio: tenere in o.] ≈ (non com.) assesto, assetto, sesto, sistemazione. [...] , tipo. ▼ Perifr. prep.: burocr., in ordine a [nel linguaggio burocr. e comm., per precisare un contesto di riferimento: in o di partenza). □ parola d'ordine 1. [segno verbale segreto e convenzionale di riconoscimento previsto dai regolamenti sul ...
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Fabio Rossi
parlare. Finestra di approfondimento
Volume e tipi di voce - P. è il verbo più generico per indicare l’atto dell’emettere parole. I vari sinon. sono tutti più specifici, circoscritti ora al [...] , ma non conversare, dialogare, ecc.). «Fare un intervento verbale in una riunione, in una disputa e sim.» si dice secondi maggior precisione e quindi minor appropriatezza per il linguaggio poetico, che invece preferisce parole più vaghe, dal ...
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sordomutismo
Gravissima limitazione o assenza dello sviluppo del linguaggio verbale, secondaria a grave ipoacusia bilaterale, insorta prima dell’acquisizione del linguaggio. Il termine sordomuto ha dato origine a molti equivoci. L’apparato...
Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...