capacita
capacità s. f. [dal lat. capacĭtas -atis, der. di capax: v. capace]. – 1. Possibilità che un recipiente, una cavità, un ambiente ha di contenere fino a un determinato limite: la c. di una botte, [...] capacità di recipienti per liquidi e anche per aridi che assumano la forma del contenitore. Per analogia, nel linguaggio milit., c. logistica di un itinerario, la quantità di truppe, quadrupedi e mezzi che possono percorrerla in un determinato tempo ...
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capitale3
capitale3 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Propriam., secondo l’etimologia della parola, la somma principale di denaro, rispetto alla somma minore rappresentata dagli interessi da [...] estens., ricchezza, patrimonio, fortuna, in frasi come: mettere insieme un bel c.; rimetterci un c.; una collezione di oggetti d’arte che vale un c.; ecc. b. Nel linguaggio econ., il termine assume, nelle varie teorie economiche, sign. differenti: in ...
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fascia
fàscia s. f. [lat. fascia] (pl. -sce). – 1. a. Striscia di tela o di altra stoffa compatta e resistente che serve ad avvolgere, stringere e ornare; in partic., quella che, nell’abbigliamento o [...] mondiale. Con sign. di zona, territorio più o meno esteso, anche nel linguaggio politico: creare, istituire una f. neutrale, una f. disatomizzata o denuclearizzata. c. F. costiera, la zona di un territorio, estendentesi in lunghezza, più vicina ...
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stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono [...] stelle: sono tanti quante sono le s. del cielo, moltissimi; erano più fitti, più numerosi che le s. in cielo. c. Nel linguaggio poet. o in espressioni partic., il plur. stelle equivale genericam. a «cielo, volta celeste»: Puro e disposto a salire a ...
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sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) [...] o donatori di s. (anche volontarî del s.), v. datore. Nel linguaggio com.: avere il s. sano, essere di buon s.; avere il s animo, gli impulsi all’amore, all’ira, allo sdegno, e sim.). c. Con sign. concr., famiglia, stirpe: ... Che permutasse a tempo ...
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verde
vérde agg. e s. m. [lat. vĭrĭdis, der. del tema di virere «esser verde (detto delle piante), esser vigoroso» di etimo oscuro]. – 1. agg. Nome (colore v. e, come s. m., il verde) di uno dei colori [...] Come dio, vigoroso e v. è sempre (Caro); anche nel linguaggio com.: lo credevamo ormai morto, e invece è ancora vivo e altri additivi non contenenti piombo); per la Croce v., v. croce, n. 5 c; per raggio v., in meteorologia, v. raggio, n. 1 a; per la ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento [...] di un colpo, di una percossa; fig.: la f. della passione. c. Capacità di superare gli ostacoli: l’unione fa la forza. Per la locuz f. oscure della reazione; le f. del lavoro, nel linguaggio sindacale, i lavoratori stessi. Con altro uso estens. e fig ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia [...] , libro che, interpretando i sogni, ne ricava i numeri del lotto. c. Usi fig.: il l. della vita, del destino, del futuro, l’ascensione o escursione che intendono compiere. Usi fig. del linguaggio com.: segnare nel l. della memoria, fissare nella mente ...
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chiudere
chiùdere v. tr. [lat. clūdĕre, per il class. claudĕre, tratto dai composti includĕre, ecc.] (pass. rem. chiusi, chiudésti, ecc.; part. pass. chiuso). – Verbo di significato generico, che è ben [...] casa, di una stanza (anche assol., con lo stesso senso: chiudi, che c’è corrente; e dicendo ch. la casa, la stanza, ecc., s’ giocatori, rimanendo perciò vincitore. Con altro senso, nel linguaggio fam., ch. con qualcuno, interrompere ogni rapporto: con ...
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proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, o anche in [...] delle obbligazioni contratte in vista del matrimonio). Nel linguaggio bancario o commerciale: p. bancaria, obbligazione assunta si dimentica (v. marinaio), quindi, in genere, su cui c’è da fare poco assegnamento; pentirsi della p. fatta; ritirare la ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...