massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine [...] , di cianfrusaglie; anche fig.: ha fatto una m. di errori, di spropositi; c’è una m. di lavoro che mi attende. 3. Riferito a persone (cfr. . quando è, o è supposto, infinito. d. Nel linguaggio milit., somma di denaro raccolta da un corpo militare per ...
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movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, [...] successiva alla completa mielinizzazione delle fibre nervose di moto. c. Raro nel sign. fig. di moto dell’animo . (o arte cinetica), v. cinetico, n. 1. e. Nel linguaggio della critica letteraria e dello spettacolo, il termine può essere usato sia con ...
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cancro
1. MAPPA Un CANCRO è un tumore maligno, cioè una formazione cellulare che si produce in un tessuto e che si accresce più o meno rapidamente, proliferando e invadendo i tessuti circostanti e l’organo [...] un processo che si chiama metastasi. 2. Nel linguaggio medico, un cancro è in particolare un carcinoma, grave vizio (il c. della droga, della corruzione), oppure un tormento, un’idea ossessiva (il c. della gelosia; il c. dell’insoddisfazione gli ...
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domicidio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la [...] dell’anima. (Pietro Saitta, Amministrazioni locali e linguaggio del rischio. Cornici discorsive e azioni nel risanamento con Gaza e prima ancora era successo a Mariupol (anche qui c'è un documentario, nella shortlist degli Oscar, che lo mostra ...
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manettismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in senso polemico, tendenza ad assumere posizioni fortemente colpevoliste in àmbito giudiziario. ◆ Anche Enzo Carra torna indietro con la memoria. [...] al 15 maggio. La storia è questa: ci sono le elezioni per eleggere il nuovo sindaco o confermare quello che già c’era. E per sfidare il settantacinquenne Claudio Scajola, il centrosinistra decide di puntare sul poliziotto che per oltre un decennio ha ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] previsioni; ora nessuno gli crede, ma il tempo gli darà r., proverà la giustezza delle sue affermazioni. c. Nel linguaggio giur. ant., diritto, nel senso oggettivo di complesso di norme giuridiche: ragion civile, canonica, criminale, diritto civile ...
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rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: [...] , presa come unità. R. incrementale, v. incrementale. b. Con sign. affine, il termine è usato anche nel linguaggio com.: tra il raccolto di quest’anno e quello dell’anno scorso c’è un r. di 10 a 8; stabilire un r. tra la produzione di un’industria in ...
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secco
sécco agg. e s. m. [lat. sĭccus] (pl. m. -chi). – 1. agg. a. Privo d’acqua, di umidità, di umore, spec. con riferimento a condizioni atmosferiche: aria s., vento s., tempo s., non piovoso, con [...] lotto, terno s., quaterna s., quando la giocata è fatta soltanto per il terno o la quaterna, senza altre combinazioni. c. Nel linguaggio marin., di pennoni, alberi, ecc., privi di vele; per la verga s., v. verga. d. Netto, risoluto, reciso (talora ...
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minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si [...] la distribuzione e l’abbondanza di una specie in un ambiente è limitata dal nutriente essenziale presente in minore quantità. c. Nel linguaggio giur., m. etico (propriam. il diritto come m. etico), teoria la quale afferma che il diritto coincide con ...
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cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, [...] (o prima di C., avanti C.), dopo C., per il computo degli anni nelle datazioni; la dottrina di C., la religione di C. (letter. del C., ma anche nell’odierno linguaggio eccles. l’articolo è frequente: il C., del C., al C.); credere in C.; non crede né ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...