tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in [...] , dei disturbatori notturni, della criminalità, e sim. b. Nel linguaggio giur., il fatto che il titolare di un diritto consenta, con spettante; atto di t., atto compiuto con l’altrui tolleranza. c. Casa di t. (calco del fr. maison de tolérance), ...
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via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito [...] una pista, un passaggio o transito per cui non c’è stato l’intervento umano: c’è la via dei muli, per arrivare in cima due linee ferroviarie, una via Formia e una via Cassino; nel linguaggio marin., la direzione che assume un cavo o una catena quando ...
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pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (io pènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, [...] si è intrapresa: dobbiamo pensarci in tempo, o finché c’è tempo; bisogna pensarci prima per non pentirsi poi ( a lui come possibile socio. d. Provvedere, spec. in frasi del linguaggio colloquiale: è lui che pensa alla famiglia; ci pensi tu alla spesa ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] più noiosa di lui; per nulla al m., per nessuna cosa al m. e sim., in nessun modo, a nessun patto. c. Con uso iperbolico, nel linguaggio fam., un m., una gran quantità, moltissimo: ho un m. di guai, di fastidî; hai detto un m. di sciocchezze; gli ...
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s. m. (f. -a) e agg. [lat. amicus, affine ad amare] (pl. m. -ci). – 1. s. m. Chi è legato ad altri da vincoli di amicizia: avere, trovare, perdere, farsi un a.; a. intimo, a. d’infanzia; l’a. del cuore, [...] che le ha regalato l’amico! Con lo stesso sign. anche nel linguaggio letter. e poet.: aver sì bella donna e sì pudica Debbe nome di ; gli a. della musica; gli a. dell’arte sacra. c. Sostenitore; con questo sign., è usato soprattutto con riferimento a ...
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dònna s. f. [lat. dŏmĭna «signora, padrona», lat. volg. dŏmna]. – 1. a. Nella specie umana, l’individuo di sesso femminile, soprattutto dal momento in cui abbia raggiunto la maturità anatomica e quindi [...] (oppure, che è portata per i lavori di casa). c. Per antonomasia, nella famiglia, la donna, la persona di servizio (variamente indicata, in successione di tempo, nel linguaggio ufficiale e sindacale: domestica, collaboratrice domestica o familiare ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] (per es., essere, stare, rimanere, ecc.). In senso fig., nel linguaggio medico (con sign. affine a stasi, ma in senso più oggettivo, in ordine cronologico come primo, secondo, ecc., stato. c. Modo d’essere e di vivere degli uomini, considerati come ...
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informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare [...] quale v. comunicazione, n. 1 e). 3. a. Nel linguaggio scient., in senso ampio, il contenuto di novità e d’imprevedibilità a estrinsecarsi e manifestarsi come caratteri tipici dell’organismo. c. In informatica e nella teoria delle comunicazioni, unità ...
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aria
ària s. f. [lat. aëra, accus. alla greca di aer aëris masch., gr. ἀήρ]. – 1. Miscuglio gassoso di azoto (per i 4/5) e di ossigeno (per circa 1/5), con piccole quantità di altri gas, che costituisce [...] parere, sembrare: ha l’a. di un galantuomo, di un buon figliuolo. c. Con altro sign., prendere, darsi un’a., affettare una certa maniera d’essere durante e dopo la colata. 12. Nel linguaggio corrente, con riferimento alla carburazione nei motori a ...
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atmosfera
1. MAPPA L’ATMOSFERA è l’involucro gassoso che circonda un corpo celeste; in particolare, il termine si usa in riferimento al miscuglio di gas che avvolge la terra, in cui avvengono i fenomeni [...] rapporti umani che vi si stabiliscono e così via (un’a. festosa; c’era un’a. deprimente in quel collegio; è una casa all’antica, quale si respira un’a. di fine Ottocento). 4. Nel linguaggio della critica letteraria, l’atmosfera è il modo per cui i ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...