grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: [...] con il grado centigrado ed è l’unità della scala termometrica assoluta, il cui zero corrisponde a –273,15 °C. Nel linguaggio com., usato senz’altra determinazione, indica normalmente il grado Celsius o centigrado: oggi la temperatura è stata di 35 ...
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centro
cèntro s. m. [dal lat. centrum, e questo dal gr. κέντρον «aculeo; punta di compasso; centro»]. – 1. In geometria, c. di una circonferenza, il punto equidistante da ogni punto della circonferenza; [...] che nelle adunanze parlamentari i loro rappresentanti siedono al centro, tra la destra e la sinistra. Nel linguaggio corrente, uomo di c., tendenza di centro. 6. a. Organo, ente che promuove ricerche e coordina studî intorno a particolari argomenti ...
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salto1
salto1 s. m. [lat. saltus -us, der. di salire «saltare, danzare», supino saltum]. – 1. a. L’atto di saltare; insieme di movimenti mediante i quali il corpo dell’uomo, spinto dall’azione estensiva [...] , corrispondente alla variazione energetica della corrente del fluido valutata a monte e a valle di un motore idraulico. c. Nel linguaggio scient. e tecn., variazione discontinua di una grandezza: si parla, per es., di s. termico, in relazione alla ...
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quarto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quartus, affine a quattuor «quattro»]. – 1. agg. Con valore ordinale, che occupa, in una sequenza o in una successione ordinata, il posto corrispondente al numero [...] , q. pagina, quella riservata agli annunci a pagamento, che nei giornali a quattro pagine era la quarta e ultima. c. Nel linguaggio del calcio, q. uomo, il collaboratore della terna arbitrale a cui spetta di segnalare i cambî dei varî giocatori e ...
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leva1
lèva1 (ant. lièva) s. f. [der. di levare «alzare»]. – 1. a. In fisica, macchina semplice che consiste in un corpo rigido (di norma costituito da una sbarra) girevole intorno a un asse fisso (detto [...] potenza sia minore, uguale o maggiore della resistenza. b. Nel linguaggio com.: sollevare un masso con una l.; dar leva, servire di l., detto di strumento che venga usato come leva. c. fig. Stimolo efficace per muovere all’azione: l’interesse è una ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] forza e prestezza: scaricare un galleggiante a leva leva. d. Nel linguaggio venatorio, stanare e far fuggire o alzare a volo la selvaggina: benzina; gli levò dalle mani il bastone; non c’è da l. una virgola, non c’è nulla da aggiungere né da l. (di ...
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traccia
tràccia s. f. [der. di tracciare] (pl. -ce). – 1. Segno lasciato nel terreno, su una superficie o in altro ambiente, da qualcosa che vi passa sopra o attraverso, che vi poggia con forza: le t. [...] traccia Che venìa verso noi da l’altra banda (Dante). 4. Nel linguaggio scient.: a. In matematica, t. di una retta, nella geometria plastica, sono coperti dall’intonaco che riveste il muro. c. In fisica nucleare, t. di una particella, qualunque ...
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curva1
curva1 s. f. [femm. sostantivato dell’agg. curvo]. – 1. a. Nel linguaggio com., ogni linea che non sia retta. b. In matematica, sinon. di linea, intendendosi quindi anche la retta come una particolare [...] piana che si rappresenta in coordinate cartesiane uguagliando a zero una funzione analitica in due variabili. c. Nel linguaggio scient. e tecn., rappresentazione grafica (detta anche grafico o diagramma) dell’andamento quantitativo di una determinata ...
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piede
piède s. m. [lat. pes pĕdis, voce di origine indoeuropea]. – 1. a. Nell’anatomia dei vertebrati, l’ultimo segmento dell’arto posteriore dei tetrapodi (detto più propriam., in anatomia comparata, [...] pari (v. pari1, n. 2 a). A p. libero, nel linguaggio giudiziario, di chi è sottoposto a un processo senza essere in stato di arresto o appiè) del monte, del colle, e sim. (v. piè). c. Da piedi, dalla parte dei piedi: per questa notte possiamo far ...
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cifra
(ant. cìfera) s. f. [dal lat. mediev. cifra, e questo dall’arabo ṣifr «nulla, zero», che è un calco del sanscr. śūnyá «vuoto, zero»]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente [...] chiamano più comunem. numeri romani). Frequenti nell’uso parlato e nel linguaggio giornalistico le espressioni un numero, o una somma, una spesa, un bigliettone, e sim., a due c., a tre c., ecc., per significare «superiore a 9, o inferiore a 100», e ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...