stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] (per es., essere, stare, rimanere, ecc.). In senso fig., nel linguaggio medico (con sign. affine a stasi, ma in senso più oggettivo, in ordine cronologico come primo, secondo, ecc., stato. c. Modo d’essere e di vivere degli uomini, considerati come ...
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aria
ària s. f. [lat. aëra, accus. alla greca di aer aëris masch., gr. ἀήρ]. – 1. Miscuglio gassoso di azoto (per i 4/5) e di ossigeno (per circa 1/5), con piccole quantità di altri gas, che costituisce [...] parere, sembrare: ha l’a. di un galantuomo, di un buon figliuolo. c. Con altro sign., prendere, darsi un’a., affettare una certa maniera d’essere durante e dopo la colata. 12. Nel linguaggio corrente, con riferimento alla carburazione nei motori a ...
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venire
v. intr. [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo [ant. o poet. vègno], vièni, viène [poet. ant. vène], veniamo [ant. vegnamo], venite, vèngono [ant. o poet. vègnono]; pres. cong. vènga [ant. o poet. [...] o differisce poco dal sign. fondamentale di questo verbo; così, nel linguaggio marin., v. a dritta o a sinistra, accostare verso dritta locuz. venire meno (mancare, svenire, ecc.), v. meno, n. 5 c. b. Col sign. di avvenire, è dell’uso ant.: tu hai ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] e verso ponente (Galilei); l’espressione è ancora viva nel linguaggio com., con senso fig., per indicare un atto compiuto o zona ben determinata, precisa: abita in un p. centrale della città; c’è un p. qui vicino da cui si gode una splendida vista; ...
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giro
s. m. [lat. gȳrus, gr. γῦρος]. – 1. a. La linea che limita una superficie, perimetro: lo spiazzo ha un g. di 200 metri; il g. delle mura, il perimetro della superficie racchiusa dalle mura, e le [...] d’aria in movimento che si crea in un ambiente per il riscontro di due o più aperture: chiudi la finestra, c’è g. d’aria. b. Nel linguaggio di marina, g. di bussola, manovra che si compie, con la nave, quando la si orienta successivamente, per i 360 ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine [...] , di cianfrusaglie; anche fig.: ha fatto una m. di errori, di spropositi; c’è una m. di lavoro che mi attende. 3. Riferito a persone (cfr. . quando è, o è supposto, infinito. d. Nel linguaggio milit., somma di denaro raccolta da un corpo militare per ...
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movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, [...] successiva alla completa mielinizzazione delle fibre nervose di moto. c. Raro nel sign. fig. di moto dell’animo . (o arte cinetica), v. cinetico, n. 1. e. Nel linguaggio della critica letteraria e dello spettacolo, il termine può essere usato sia con ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso [...] terapia della f., o terapia familiare, v. terapia). b. Nel linguaggio com. e in senso stretto, il «nucleo familiare» composto dai di f. non ha certo voglia di cercare lavoro. c. In statistica, insieme delle persone abitualmente conviventi in un’ ...
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cancro
1. MAPPA Un CANCRO è un tumore maligno, cioè una formazione cellulare che si produce in un tessuto e che si accresce più o meno rapidamente, proliferando e invadendo i tessuti circostanti e l’organo [...] un processo che si chiama metastasi. 2. Nel linguaggio medico, un cancro è in particolare un carcinoma, grave vizio (il c. della droga, della corruzione), oppure un tormento, un’idea ossessiva (il c. della gelosia; il c. dell’insoddisfazione gli ...
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domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la [...] dell’anima. (Pietro Saitta, Amministrazioni locali e linguaggio del rischio. Cornici discorsive e azioni nel risanamento con Gaza e prima ancora era successo a Mariupol (anche qui c'è un documentario, nella shortlist degli Oscar, che lo mostra ...
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linguaggio C++
Mauro Cappelli
Linguaggio di programmazione orientato agli oggetti inventato da Bjarne Stroustrup, ricercatore dei Bell Labs, nei primi anni Ottanta e commercializzato nel 1985 da AT&T. Oggi il linguaggio non è proprietario...
linguàggio di programmazióne In informatica, insieme di parole e di regole, definite in modo formale, per consentire la programmazione di un elaboratore affinché esegua compiti predeterminati. Esistono l. di p. di alto livello e di basso livello:...