se2
se2 cong. [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid «che cosa»] (radd. sint.). – 1. Con valore condizionale, ipotetico: a. Posto che, ammesso che, dandosi il caso che, e sim.; introduce proposizioni [...] e sim. In frasi enfatiche, la funzione dubitativa è soltanto formale: prova ad andarci e poi mi saprai dire se non cfr. i composti sebbene, semmai, sennò, sennonché, seppure. Nel linguaggio poet. ant. si trova talora la forma eufonica sed, davanti a ...
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crisi
criṡi (ant. criṡe) s. f. [dal lat. crisis, gr. κρίσις «scelta, decisione, fase decisiva di una malattia», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»]. – 1. Nel linguaggio medico: a. Repentina modificazione, [...] dal piano giuridico possono trasferirsi su quello politico e militare. Nel linguaggio giornalistico si parla inoltre di c. al buio, per indicare una ) senza che si sia proceduto ad aprire una crisi formale; di c. guidata, con riferimento a una crisi ...
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via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito [...] sono due linee ferroviarie, una via Formia e una via Cassino; nel linguaggio marin., la direzione che assume un cavo o una catena quando viene in seguire le formalità previste (riservandosi, al caso, di darne conferma con atto formale); inoltrare una ...
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metalinguaggio
metalinguàggio s. m. [comp. di meta- e linguaggio]. – 1. Termine, introdotto dapprima in logica matematica (per analogia con quello di metamatematica) per indicare in generale un linguaggio, [...] o artificiale, adottato per la descrizione della struttura formale di dati linguaggi (che, in quanto oggetto di investigazione, vengono definiti linguaggi-oggetto). In partic., in linguistica, è il linguaggio di cui uno specialista si serve per ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando [...] cercava di avvicinare o scalare le mura nemiche. Anche nel linguaggio letter. e poet.: Argante ... Quella m. eccelsa arder matematico ingl. A. M. Turing, 1912-1954), macchina formale che si considera costituita da una memoria capace di ritenere un ...
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realizzazione
realiżżazióne s. f. [der. di realizzare]. – 1. L’azione, l’operazione di realizzare; il fatto e il modo con cui qualcosa si realizza o viene realizzato: è vissuto tanto da vedere la r. [...] . di sé stessi; r. di un credito, di una forte somma, nel linguaggio commerciale; r. di un gol, di un punto, nello sport; r. di di modello: si parla di r. di una teoria formale quando si interpretano i concetti indeterminati di una teoria su concetti ...
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saluto
s. m. [der. di salutare2]. – 1. a. Atto, costituito da un cenno, da un gesto, accompagnato per lo più da parole, e talora consistente anche di sole parole, che si scambia con una persona nel momento [...] lui. In riunioni pubbliche, assemblee, convegni e sim., breve discorso formale: l’oratore ha rivolto un s. a tutti i presenti; cicogne, che rivolgono il becco all’indietro). 6. Nel linguaggio marin., l’inclinazione o il movimento verticale, a tuffo, ...
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fondo3
fóndo3 s. m. [lat. fŭndus che, oltre al sign. di «parte inferiore» (v. la voce prec.), ebbe anche quelli di «suolo, possedimento, terreno»; il sign. economico, sull’esempio del fr. fonds]. – 1. [...] una somma senza pretendere da chi la riceve l’impegno formale di restituirla, e quindi senza la garanzia di riaverla o un corrispettivo. Frequente l’uso del plur., anche nel linguaggio com., per significare denaro, capitale in genere: avere necessità ...
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pezzo
pèzzo s. m. [der. (o, più propriam., variante masch.) di pezza]. – 1. a. Quantità, più o meno piccola, di un determinato materiale, quando si presenti nella sua unità e compattezza: un p. di legno, [...] altro documento in quanto siano ritenuti di valore puramente formale e non sufficienti a garantire il rispetto degli quelle inviate allo sfasciacarrozze (U. Eco); p. anatomico, nel linguaggio medico, v. anatomico. E per indicare che un oggetto è ...
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idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più [...] le i. della fiamma, della luce e del calore. b. Nel linguaggio filos. il termine, usato per la prima volta da Democrito per indicare l di quelle è pallida immagine); tale aspetto formale e obiettivo si accentuò nella critica aristotelica, che ...
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linguaggio regolare
linguaggio regolare linguaggio formale generato da una grammatica generativa G = 〈An, A, P, s〉 dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, An è l’alfabeto dei simboli non terminali, s ∈ An è l’assioma, P è un insieme di...
linguaggio context-sensitive
linguaggio context-sensitive linguaggio formale generato da una → grammatica generativa G = 〈AN, A, P, s〉, dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, AN è l’alfabeto dei simboli non terminali, s ∈ AN è l’assioma,...