rinvio
rinvìo s. m. [der. di rinviare]. – L’azione e l’atto di rinviare, il fatto di venire rinviato, solo nei sign. del n. 1 del verbo. In partic.: 1. Nel gioco del calcio, della pallamano e in altri [...] in cui va eseguita una correzione, una sostituzione o un’aggiunta. Nel linguaggio giur., r. di un processo o di una causa ad altro giudice di facendole proprie, e in r. non ricettizio o formale, quando l’ordinamento, ammettendo la propria mancanza di ...
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incomplesso
incomplèsso agg. [dal lat. tardo incomplexus, comp. di in-2 e complexus «complesso1»], raro. – Non complesso, semplice; il termine è stato adoperato, in contrapp. a complesso, soprattutto [...] nel linguaggio della grammatica e della logica formale. ...
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promessa
proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, [...] si promette: p. verbale o a voce; p. scritta; p. precisa, esplicita, formale, solenne; una p. impegnativa; p. giurata; p. vaghe, p. false; fare una contratte in vista del matrimonio). Nel linguaggio bancario o commerciale: p. bancaria, obbligazione ...
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promettere
prométtere v. tr. [lat. promĭttĕre, comp. di pro-1 e mĭttĕre «mandare»; propr. «mandare avanti»] (coniug. come mettere). – 1. a. Annunciare ad altri la propria intenzione di fargli o dargli [...] , in matrimonio, riferito ai parenti di lei, sancire una formale promessa di matrimonio; per indicare l’impegno da parte della ragazza sost., per indicare chi si impegna con promessa, nel linguaggio giur. è adoperata la forma promittente. ◆ Part. ...
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inconvertibile
inconvertìbile agg. [dal lat. tardo inconvertibĭlis]. – 1. a. Non convertibile; detto soprattutto, nel linguaggio econ., del biglietto di banca o di stato quando non ne sia ammessa la [...] che lo stato, all’atto dell’emissione o di una conversione, si sia impegnato a non convertire. b. Nella logica formale, è detta proposizione i. la proposizione particolare negativa, perché da essa non è possibile (se non attraverso qualche artificio ...
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coordinato
agg. e s. m. [part. pass. di coordinare]. – 1. agg. a. Ordinato insieme, e più spesso, in senso fig., collegato e diretto a un medesimo scopo: movimenti c.; gli sforzi c. degli alleati; tentativi [...] metallico di uno ione complesso. 4. agg. Nel linguaggio dell’industria, del commercio, della moda e della pubblicità una medesima linea o serie armonizzati insieme soprattutto per aspetti formali: stoffe (diverse) per gonna e camicetta a colori c ...
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calligrafismo
s. m. [der. di calligrafico]. – Termine adoperato dapprima (1922) da G. A. Borgese per indicare la tendenza stilistica degli scrittori contemporanei a dare eccessiva importanza all’esteriorità [...] formale, trascurando o curando poco il contenuto, ed entrato poi nel linguaggio della critica letteraria e artistica e del giornalismo, durante le polemiche sorte intorno al neorealismo, per designare l’atteggiamento e il gusto a esso opposti, cioè ...
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entente
‹ãtã′t› s. f., fr. [der. di entendre «intendere», su un part. pass. lat. *intenditŭs]. – Nel linguaggio polit., e. cordiale ‹... kordiàl›, cioè «intesa cordiale», accordo politico, non tradotto [...] però in alleanza formale, tra due stati, con partic. riferimento a quello stipulato nel 1904 tra Francia e Gran Bretagna allo scopo di regolare definitivamente le loro divergenze coloniali. ...
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rastremazione
rastremazióne s. f. [der. di rastremare]. – 1. Nel linguaggio architettonico, la riduzione di diametro che in taluni stili subisce la colonna passando dalla sezione di base (imoscapo) alla [...] entità delle sollecitazioni nelle diverse parti della struttura, e costituisce spesso un valido mezzo di espressione formale. 2. In costruzioni e tecniche varie, con sign. analogo al precedente, progressiva diminuzione delle dimensioni trasversali ...
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locuzione
locuzióne s. f. [dal lat. locutio -onis, der. di locutus, part. pass. di loqui «parlare»]. – 1. ant. o raro. L’atto, e anche il modo, o la facoltà, di parlare; elocuzione. 2. a. In linguistica, [...] gruppo di parole (che non raggiunge la completezza formale e significativa della frase) in rapporto grammaticale fra loro espressione caratteristica (di un autore o di un particolare linguaggio), frase idiomatica: spesso le voci e locuzioni, le ...
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linguaggio regolare
linguaggio regolare linguaggio formale generato da una grammatica generativa G = 〈An, A, P, s〉 dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, An è l’alfabeto dei simboli non terminali, s ∈ An è l’assioma, P è un insieme di...
linguaggio context-sensitive
linguaggio context-sensitive linguaggio formale generato da una → grammatica generativa G = 〈AN, A, P, s〉, dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, AN è l’alfabeto dei simboli non terminali, s ∈ AN è l’assioma,...