entitativo
agg. [dal lat. uman. entitativus, der. del lat. mediev. entitas -atis «entità»]. – Nel linguaggio filos., che concerne l’esistenza materiale o reale di qualcosa, usato quasi esclusivam. nell’espressione [...] di D. Scoto († 1308) indicavano la «materia» di una cosa realmente esistente e non puramente potenziale, in contrapp. all’atto formale, che invece denota il possesso, nella cosa, della «forma», che dà l’esistenza specifica. ◆ Avv. entitativaménte, in ...
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territorio
territòrio s. m. [dal lat. territorium, der. di terra]. – 1. a. Regione o zona geografica, porzione di terra o di terreno d’una certa estensione: un grande t.; una striscia di t.; i t. montani, [...] pianificazione che tende al controllo economico e sociale e alla strutturazione formale sia delle zone urbanizzate, sia dell’ambiente fisico in cui Australiano Antartico; in partic., nel linguaggio politico internazionale, territorî occupati, prob. ...
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inversione
inversióne s. f. [dal lat. inversio -onis, der. di invertĕre «invertire»]. – 1. Cambiamento in senso contrario del verso del moto, che può essere operato sia mediante un rivolgimento della [...] ritmica della linea melodica originale). c. Nella logica formale, operazione che introduce la negazione tra il soggetto e parziale o totale a dito di guanto dell’utero. Nel linguaggio giur., i. dell’onere della prova, il rovesciamento del ...
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recitare
v. tr. [dal lat. recitare, comp. di re- e citare, propr. «fare l’appello delle persone citate in tribunale», poi «leggere a voce alta»] (io rècito, ecc.). – 1. Dire, pronunciare a voce più o [...] dette o imbeccate da altri; pronunciare in modo formale o senza particolare convinzione: la sua attenzione fu attirata casi recitati ... rinnovando le risa (Boccaccio). b. Nel linguaggio giur., dire, affermare, prescrivere, in citazioni di articoli ...
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sostanziale
(ant. sustanziale) agg. [dal lat. tardo, eccles., substantialis, der. di substantia «sostanza»]. – Che è relativo alla sostanza: a. In filosofia, specificatamente, detto di ciò che dà sostanza [...] m. con valore neutro: badare al s.; preoccuparsi del sostanziale. Nel linguaggio giur., diritto penale s. (o sostantivo) è quello che prevede i l’espressione è usata in contrapp. a diritto penale formale, che è il diritto processuale penale. ◆ Avv. ...
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eccettivo
agg. [der. del lat. exceptus, part. pass. di excipĕre «eccepire»]. – Lo stesso che eccettuativo; è termine limitato al linguaggio della logica formale. ...
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nominalismo
s. m. [der. di nominale]. – 1. Nella storia della filosofia, dottrina che considera i concetti generali e universali semplici nomi senza alcuna corrispondenza nella realtà oggettiva costituita [...] fuori di contesti specificamente filosofici, il termine è a volte polemicamente usato per qualificare un linguaggio o un atteggiamento attenti piuttosto all’aspetto formale o estrinseco di cose o problemi, e perciò privi di realismo e di concretezza. ...
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costituzionale
agg. [der. di costituzione]. – 1. a. Regolato e determinato da una costituzione politica: governo c., forma di governo in cui la potestà governativa è attribuita, mediante una ripartizione [...] o operi secondo la costituzione (con sign. più sfumato, nel linguaggio giornalistico, i partiti, o le forze, dell’arco c.: v con apposito procedimento, che hanno la stessa efficacia formale della costituzione e possono modificarla mentre le altre non ...
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falso2
falso2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.]. – 1. a. Ciò che è falso, che non corrisponde a verità: riconoscere il vero dal f.; spec. quando la verità è alterata intenzionalmente: asserire, dichiarare, [...] , ecc.: un f. di Raffaello; un f. storico, documento apparentemente genuino nell’aspetto formale, che però contiene dati inesatti o inventati (anche nel linguaggio com., con riferimento a libri, film, ecc., fondati su una documentazione errata o ...
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notificare
v. tr. [dal lat. tardo notificare, comp. di notus «noto» e -ficare] (io notìfico, tu notìfichi, ecc.). – 1. Portare a conoscenza della popolazione o delle istituzioni o delle persone interessate, [...] che la verità era occulta (G. Gozzi); anche, denunciare formalmente: alcuni ... riputavano che fosse debito loro di n. alli di notificazione (v.) da parte della competente autorità ministeriale; nel linguaggio burocr., come s. m. (f. -a), persona a ...
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linguaggio regolare
linguaggio regolare linguaggio formale generato da una grammatica generativa G = 〈An, A, P, s〉 dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, An è l’alfabeto dei simboli non terminali, s ∈ An è l’assioma, P è un insieme di...
linguaggio context-sensitive
linguaggio context-sensitive linguaggio formale generato da una → grammatica generativa G = 〈AN, A, P, s〉, dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, AN è l’alfabeto dei simboli non terminali, s ∈ AN è l’assioma,...