perdere
pèrdere v. tr. [lat. perdĕre, comp. di per-1, indicante deviazione, e dare «dare»] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] diminuisce a confronto di altre. Con uso assol., nel linguaggio marin., si dice che un veliero perde, quando non difetto di accensione o di carburazione, per cui non si ha la regolare successione degli scoppî previsti; in senso fig., non avere più l ...
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posizione
poṡizióne s. f. [dal lat. positio -onis, der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. a. Il luogo, o il punto di un luogo in cui una cosa è posta o si trova, considerato e determinato [...] panoramica, una p. isolata, una p. infelice. Nel linguaggio econ., rendita di p., la rendita differenziale che si forma il corpo o una parte del corpo, in relazione a determinate esigenze o regole: la p. del cavaliere a cavallo; la p. del corpo nei ...
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servizio
servìzio s. m. [dal lat. servitium, propriam. «condizione di schiavo», der. di servus: v. servo]. – 1. non com. In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in partic., in epoca feudale, [...] o di enti pubblici, durante la sua carriera. 3. Nel linguaggio milit.: a. S. di leva, o s. militare, prestazione aviazione civile e in marina, s. di linea, servizio periodico regolare, compiuto da una società di navigazione aerea o marittima con le ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con [...] civili, che viene celebrato in segreto, di solito per regolare la posizione di due persone che non possono contrarre un , è proprio come t’ho detto. b. In molte frasi del linguaggio com., è intesa come il luogo riposto cui vengono riferite le nostre ...
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partita1
partita1 s. f. [der. di partire, nel sign. originario di «dividere»; cfr. il fr. partie «parte»]. – 1. a. ant. Parte, in senso generico, come elemento di un tutto: io difenderò mia p., la parte [...] grana, la produzione di un’annata di un caseificio. Analogam., nel linguaggio comm., una p. di effetti, di titoli, un certo numero di a un altro cliente. Con usi fig.: saldare la p., regolare i conti, avere avuto ciò che si doveva avere e dato ...
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questo
quésto agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭste, accus. eccu(m) ĭstum]. – Indica cosa o persona vicina nello spazio o nel tempo a chi parla, o considerata comunque come tale nel discorso (contrapp. [...] sempre il nome e ha flessione regolare; come pron., al masch. sing. possiede, oltre la forma regolare questo, anche la forma, propria . d. Di uso letter., ma talvolta anche del linguaggio espressivo pop., le locuz. avv. o congiuntive con valore ...
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cristallino1
cristallino1 (letter. cristàllino) agg. [dal lat. crystallĭnus, gr. κρυστάλλινος]. – 1. a. Di cristallo, simile al cristallo: Bel nappo c. in coppa d’oro (Chiabrera); lente c., nome dato [...] voce c., squillante; coscienza c., pura, onesta. 2. Nel linguaggio scient., detto di sostanza o minerale che, ordinariamente, si presenta in , complessi atomici) sono ordinati nello spazio con regolare periodicità; reticolo c., v. reticolo; individuo ...
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prisma
s. m. [dal lat. tardo prisma, gr. πρῖσμα -ατος, der. di πρίζω o πρίω «segare»] (pl. -i). – 1. Poliedro avente per facce due poligoni uguali (basi) posti su piani paralleli, e un numero di parallelogrammi [...] basi; p. regolare, un prisma retto le cui basi siano poligoni regolari; p. archimedeo, un prisma regolare con facce laterali sia triangolare, quadrata o esagonale. 2. Nel linguaggio scient., denominazione di elementi o strutture che hanno forma ...
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studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato [...] Nel plur., per indicare un’attività didattica organica e regolare: s. primarî, medî, superiori o universitarî, di astratto o teorico e senza fini professionali. b. Nel linguaggio amministr., riferito a leggi, provvedimenti e disposizioni, essere ...
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licenza
licènza (ant. o pop. licènzia) s. f. [dal lat. licentia, der. di licere «esser lecito»]. – 1. a. Permesso, facoltà (concessa in genere da persona di rispetto, o da un superiore di grado o autorità) [...] o piuttosto si usava) spec. in frasi di cerimonia o del linguaggio sostenuto: chiedere, ottenere, dare, accordare l. di assentarsi, di ottenuto: mostrare, smarrire la l.; essere munito di regolare licenza. 4. Concessione a terzi, da parte del ...
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linguaggio regolare
linguaggio regolare linguaggio formale generato da una grammatica generativa G = 〈An, A, P, s〉 dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, An è l’alfabeto dei simboli non terminali, s ∈ An è l’assioma, P è un insieme di...
Scienza che studia l’elaborazione delle informazioni e le sue applicazioni; più precisamente l’i. si occupa della rappresentazione, dell’organizzazione e del trattamento automatico della informazione. Il termine i. deriva dal fr. informatique...