sviluppo
s. m. [der. di sviluppare (deverbale a suffisso zero)]. – 1. a. L’azione di sviluppare, il fatto di svilupparsi e di essere sviluppato; il procedimento e il modo con cui si attua; aumento, accrescimento [...] paesi sottosviluppati o arretrati). In partic., nel linguaggio bancario: banche di s., denominazione generica degli ne accelera l’azione, e un’altra ancora che ne rende regolare l’azione in tutta la profondità dello strato di emulsione (moderatore ...
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prammatico
prammàtico agg. (pl. m. -ci). – Variante poco usata di pragmatico, ma pressoché esclusiva negli usi seguenti: 1. Nel linguaggio giur., di legge, editto o decreto tendenti a regolare in modo [...] alle relazioni con la Chiesa, e sim.; in partic.: p. sanzione di Bruges, emanata nel 1438 dal re di Francia Carlo VII per regolare i rapporti tra Stato e Chiesa; p. sanzione per la successione nei Paesi Bassi, emanata da Carlo V nel 1549 con lo scopo ...
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maggiore
maggióre (ant. maióre) agg. [lat. maior -oris, compar. di magnus «grande»] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., per lo più si tronca, spec. davanti a consonante). – 1. Comparativo [...] grande, che nell’uso si alterna con il comparativo regolare più grande, al quale talvolta si preferisce: ne espressione «maggiore o uguale a» è resa con il simbolo ≥. 5. Nel linguaggio militare: a. Come agg., stato m., corpo di stato m., capo di ...
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avviso1
avviṡo1 s. m. [dal fr. ant. avis, dalla locuz. ce m’est à vis che è il lat. volg. mihi est visum per il class. mihi videtur «mi sembra»]. – 1. a. Notizia, informazione, avvertimento, dati oralmente [...] tuo bene; te lo dico per tuo a., per tua norma, perché ti sappia regolare; e così: quanto ti ho detto ti serva d’avviso, e sim. c. pagamento, a. di morosità, a. di sfratto, ecc. Nel linguaggio banc. e comm., lettera d’a., quella che il traente di ...
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minore
minóre agg. [lat. minor -ōris, che funge da compar. di parvus «piccolo»; cfr. meno e minimo] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., e in usi poetici anche al plur., o posposto al sost., [...] di piccolo, che nell’uso si alterna con il compar. regolare più piccolo, e si contrappone direttamente a maggiore, con cui sorelle. In senso assol., e per lo più sostantivato, nel linguaggio giur., indica il soggetto che è ancora in età minore, che ...
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forma
fórma s. f. [lat. fōrma]. – 1. a. L’aspetto esteriore con cui si configura ogni oggetto corporeo o fantastico, o una sua rappresentazione: f. circolare, quadrata, ovale, sferica, regolare, irregolare; [...] ; può essere anche in due pezzi congiunti a distanza regolabile, oppure è costruita in metallo ed è allungabile e fondere a mano o meccanicamente il carattere tipografico. 7. Nel linguaggio sport., ma con larga diffusione anche nell’uso com., il ...
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scoperto1
scopèrto1 (ant. o poet. o region. scovèrto) agg. [part. pass. di scoprire]. – 1. Non coperto, cioè: a. Senza coperchio, scoperchiato: una pentola s.; non far bollire il brodo s., si consuma [...] scoperti e sempre in convulsione (Giusti). 3. In economia e nel linguaggio comm. e bancario, senza copertura: un assegno s.; un conto una polizza di assicurazione s., non rinnovata con regolare pagamento del premio al momento della scadenza; in ...
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inquadrare
v. tr. [der. di quadro2, col pref. in-1]. – 1. a. Mettere un dipinto, un disegno, una fotografia in una cornice; collocare un dipinto, un rilievo in un riquadro a ciò disposto; per estens., [...] d. In balistica, inquadrare o i. balisticamente un bersaglio, disporre e regolare le armi da fuoco in modo che il bersaglio risulti nel campo di tiro delle armi. 2. Nel linguaggio milit., disporre nei «quadri», cioè distribuire e ordinare in reparti ...
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rompere
rómpere v. tr. [lat. rŭmpĕre] (io rómpo, ecc.; pass. rem. ruppi, rompésti, ecc.; part. pass. rótto). – 1. a. Spezzare, dividere qualche cosa in due o più parti, con movimento rapido e taglio [...] freni si ruppero all’improvviso. Con uso assol., nel linguaggio automobilistico, mettere fuori uso il motore: ha rotto al , riferito al cavallo che passa improvvisamente, e in modo non regolare e non voluto da chi lo guida, dal trotto al galoppo ...
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letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), [...] delle alluvioni, si è innalzato al di sopra del piano di campagna. Nel linguaggio poet., l’alveo del mare, dell’oceano: E nel suo l. a indicare le sedute stesse. ◆ Anticam., accanto al plur. regolare letti, fu in uso anche la forma le letta: quelli, ...
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linguaggio regolare
linguaggio regolare linguaggio formale generato da una grammatica generativa G = 〈An, A, P, s〉 dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, An è l’alfabeto dei simboli non terminali, s ∈ An è l’assioma, P è un insieme di...
Scienza che studia l’elaborazione delle informazioni e le sue applicazioni; più precisamente l’i. si occupa della rappresentazione, dell’organizzazione e del trattamento automatico della informazione. Il termine i. deriva dal fr. informatique...