scaglionare
v. tr. [der. di scaglione1] (io scaglióno, ecc.). – 1. Disporre a scaglioni, a intervalli opportunamente calcolati; spec. nel linguaggio milit.: s. le truppe, i reparti; le forze di polizia [...] , far cadere a opportuni intervalli di tempo: s. i pagamenti; s. le vacanze, le ferie. ◆ Part. pass. scaglionato, con uso verbale e di agg.: ho la veduta libera sulla discesa del Viminale, un guazzabuglio pittoresco di tetti scaglionati (Fogazzaro). ...
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transatto
part. pass. e s. m. [dal lat. transactus, part. pass. di transigĕre «transigere»; sostantivato nel lat. tardo transactum, in espressioni come in transactum, in transacto «mediante un accordo», [...] e quindi «in modo definitivo»]. – Nel linguaggio amministr. e burocr. o forense, part. pass. di transigere (fatto oggetto di transazione, concluso con una transazione), usato anche nella sua funzione verbale: le differenze insorte tra la nostra corte ...
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riferire2
riferire2 v. tr. [lat. referre, comp. di re- e ferre «portare»] (io riferisco, tu riferisci, ecc.). – 1. a. Di notizie, fatti, discorsi, riportarli, cioè comunicarli, farli sapere ad altri: [...] grazie riferiro (Ariosto). ◆ Il part. pass. riferito (che ha in genere soltanto uso verbale) è adoperato, come agg., nel linguaggio medico nella espressione dolore riferito (sinon. dolore proiettato) per indicare una sensazione dolorosa percepita in ...
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promessa
proméssa s. f. [lat. tardo promĭssa -ae, in origine promissa -orum «cose promesse», neutro plur. del part. pass. di promittĕre «promettere»]. – 1. a. Impegno preso liberamente e sulla parola, [...] , di fare o dare qualche cosa; le parole stesse con cui si promette: p. verbale o a voce; p. scritta; p. precisa, esplicita, formale, solenne; una p contratte in vista del matrimonio). Nel linguaggio bancario o commerciale: p. bancaria, obbligazione ...
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adire
v. tr. [dal lat. adire, comp. di ad- e ire «andare»] (io adisco, tu adisci, ecc.). – Propr., andare verso un luogo, ma solo in senso fig., nelle frasi del linguaggio giur.: a. le vie legali, l’autorità [...] a norma di legge. ◆ Part. pass. adìto (con pronuncia piana, diversamente dal lat. adĭtum, supino di adire), usato con valore verbale in espressioni giuridiche come, in partic., giudice adito, al quale si è fatto ricorso, eredità adita, accettata. ...
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transigere
transìgere v. tr. [dal lat. transigĕre, comp. di trans- «trans-» e agĕre «spingere»; propr. «cacciare attraverso», da cui varî significati tra i quali «finirla», «venire a un accomodamento»] [...] esse: finiranno col t.; ti converrà di t. su questo punto. Nel linguaggio com., con valore estens. o fig., e con uso assol. o intr arrendevole (cfr. il contrario intransigente). ◆ Part. pass. transatto, con uso verbale e anche come sost. (v. la voce). ...
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prontezza
prontézza s. f. [der. di pronto]. – 1. non com. Il fatto d’esser pronto, cioè preparato, apparecchiato a ciò che occorre. In partic., nei traffici marittimi, avviso di p., la comunicazione, [...] scritta o verbale, che il comandante è tenuto a dare al caricatore o ricevitore, dell’avvenuto arrivo della nave in porto e del lentezza ma anche all’indolenza, alla pigrizia. b. Nel linguaggio militare, p. operativa, capacità di un comando, di un ...
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giunto1
giunto1 agg. [part. pass. di giungere]. – 1. Con i sign. trans. di giungere, è in uso soltanto nelle espressioni (pregare, supplicare) a mani g., cioè congiunte, unite tra loro palma contro palma, [...] uniti; letter. o ant. con altre accezioni (ma con funzione più propriam. verbale), per es. in quella di raggiunto: Però si mosse e gridò: «Tu ). Con sign. specifico e uso sostantivato, nel linguaggio delle ferrovie, sistema del g. (cioè, propriam ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa [...] proporre: p. della legge; p. di una domanda giudiziale e sim., nel linguaggio giuridico. b. Proposta, ciò che si propone: la qual p. a !, in cui tuttavia il soggetto è implicito nella forma verbale), e più spesso è accompagnato dal soggetto e da ...
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pingere1
pìngere1 (ant. pìgnere) v. tr. [lat. pĭngĕre «ricamare, dipingere»] (io pingo, tu pingi [ant. pigni], ecc.; pass. rem. pinsi, pingésti [ant. pignésti], ecc.; part. pass. pinto), ant. o letter. [...] che l’alma pinge (Parini). ◆ Il part. pass. pinto, usato con valore verbale, ha le stesse accezioni del verbo, e, come agg., le stesse di dipinto1; nel linguaggio letter. e poet., anche variopinto: Gli animai lassi ... E i pinti augelli ... Sopian ...
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sordomutismo
Gravissima limitazione o assenza dello sviluppo del linguaggio verbale, secondaria a grave ipoacusia bilaterale, insorta prima dell’acquisizione del linguaggio. Il termine sordomuto ha dato origine a molti equivoci. L’apparato...
Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...