pingere1
pìngere1 (ant. pìgnere) v. tr. [lat. pĭngĕre «ricamare, dipingere»] (io pingo, tu pingi [ant. pigni], ecc.; pass. rem. pinsi, pingésti [ant. pignésti], ecc.; part. pass. pinto), ant. o letter. [...] che l’alma pinge (Parini). ◆ Il part. pass. pinto, usato con valore verbale, ha le stesse accezioni del verbo, e, come agg., le stesse di dipinto1; nel linguaggio letter. e poet., anche variopinto: Gli animai lassi ... E i pinti augelli ... Sopian ...
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trasdurre
v. tr. [comp. di tras- e (con)durre] (coniug. come condurre). – Nel linguaggio tecn., effettuare una trasduzione, nel sign. più specifico di trasmettere energia con una modificazione della [...] natura dell’energia stessa: t. segnali elettrici in segnali acustici (v. trasduzione). ◆ Part. pass. trasdótto, solitamente con uso verbale: spostamento meccanico trasdotto in un segnale elettrico. ...
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sopraddetto
sopraddétto (o sopradétto; ant. sovraddétto) agg. [comp. di sopra- (ant. sovra-) e detto]. – Già detto; precedentemente menzionato (cfr. il più com. suddetto); è usato soprattutto nel linguaggio [...] burocr., giudiziario e notarile: in riferimento al s. caso ...; la s. denuncia, il s. verbale; il teste sopraddetto. ...
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miserere
miṡerère s. m. e v. intr. [voce lat., 2a pers. sing. dell’imperat. di misereri «avere pietà»; quindi: «abbi pietà, abbi misericordia»]. – 1. s. m., invar. a. Nome di uno, il più noto, dei sette [...] sintomo era ritenuto segno certo di esito infausto. 2. Con valore verbale, e col sign. che ha in latino, la parola è lui (Dante); Miserere del mio non degno affanno (Petrarca). Nel linguaggio com. oggi è solo scherz., in frasi con cui si chiede ...
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parafasia
parafaṡìa s. f. [comp. di para-2 e -fasia]. – In medicina, disturbo del linguaggio consistente nella trasposizione dei singoli elementi fonetici della parola, o delle varie sillabe (p. fonetica), [...] oppure in una inversione dell’ordine delle stesse parole (p. verbale), oppure in una alterazione delle parole tale da far sì che risultino del tutto nuove rispetto alla lingua parlata (p. letterale). ...
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cinesica
cinèṡica s. f. [dall’ingl. kinesics, der. del gr. κίνησις «movimento»]. – Studio della comunicazione non verbale (o paralinguistica), e soprattutto di quella che si attua attraverso i movimenti, [...] , quali i gesti di cortesia o di disprezzo, la gestualità nelle varie tradizioni teatrali, la gestualità oratoria, il mimo, il linguaggio gestuale muto dei monaci di clausura, dei sordomuti, degli zingari, ecc., le modalità del bere e del mangiare, l ...
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morire
v. intr. [lat. *mŏrīre per il lat. class. mŏri] (pres. muòio, muòri, muòre, moriamo, morite, muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. muòia ..., [...] (Leopardi). Nella forma pleon. morirsene, anche nel linguaggio fam., soprattutto per indicare una morte lenta o un ◆ Part. pres. morènte (letter. ant. moriènte), usato con valore verbale, e anche come agg. o sost.: giaceva morente nel suo letto ...
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udienza
udiènza (letter. ant. udiènzia) s. f. [dal lat. audientia, der. di audire, rifatto su udire]. – 1. Il fatto di udire qualcuno, di dargli ascolto per rispondere e provvedere a quanto chiede o [...] rotocalchi di grande o scarsa udienza. b. Nel linguaggio giornalistico o in usi ricercati, indica l’interesse suscitato costituzionale; il giudice è in u.; sospensione dell’u.; il verbale dell’u. deve essere redatto dal cancelliere; aula delle u.; u ...
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camminare
(ant. caminare) v. intr. [der. di cammino2] (aus. avere). – 1. Spostarsi, andare a piedi da un punto a un altro: ho camminato tutto il pomeriggio; il bambino cammina già da sé (cioè, è già [...] si ritiene assurdo, e sim.: hai nuotato per sette chilometri? ma va, cammina!); cammina cammina, locuz. verbale molto com. nel linguaggio fam. e nella narrazione di favole, equivalente a «proseguendo nel lungo cammino», «dopo aver tanto camminato» e ...
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nobilitare
v. tr. [dal lat. nobilitare, der. di nobĭlis «nobile»] (io nobìlito, ecc.). – 1. a. Rendere nobile, elevare al rango di nobile, conferendo o trasmettendo un titolo di nobiltà: Napoleone nobilitò [...] con atti di coraggio e di fermezza. 2. Nel linguaggio della tecnica e dell’industria, sottoporre un prodotto a trattamenti (v. nobilitazione). ◆ Part. pres. nobilitante, con funzione verbale o di agg., che nobilita, che conferisce nobiltà, in senso ...
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sordomutismo
Gravissima limitazione o assenza dello sviluppo del linguaggio verbale, secondaria a grave ipoacusia bilaterale, insorta prima dell’acquisizione del linguaggio. Il termine sordomuto ha dato origine a molti equivoci. L’apparato...
Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...