oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] trasformato un programma, scritto in un linguaggio simbolico di livello elevato, dopo che ne è stata effettuata la traduzione da parte del compilatore (v.). 6. In grammatica, s’intende per oggetto dell’azione verbale la persona o la cosa, concreta ...
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sordomutismo
s. m. [der. di sordomuto]. – Nel linguaggio medico, gravissima limitazione o assenza dello sviluppo del linguaggioverbale secondaria a grave ipoacusia bilaterale, insorta prima dell’acquisizione [...] del linguaggio. ...
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chiudere
chiùdere v. tr. [lat. clūdĕre, per il class. claudĕre, tratto dai composti includĕre, ecc.] (pass. rem. chiusi, chiudésti, ecc.; part. pass. chiuso). – Verbo di significato generico, che è ben [...] del canale (estens., scherz., come forma di congedo, verbale o scritto). b. Nel passivo, e nell’intr. pron degli altri giocatori, rimanendo perciò vincitore. Con altro senso, nel linguaggio fam., ch. con qualcuno, interrompere ogni rapporto: con lui ...
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predicato
s. m. [dal lat. praedicatum, part. pass. neutro sostantivato di praedicare (v. predicare), che come termine della logica e della grammatica traduce, nel lat. tardo e mediev., il gr. κατηγορούμενον [...] a variabili, e con connettivi e quantificatori: è il linguaggio che si considera usualmente nello studio della logica matematica . Nella grammatica generativa, il predicato è l’intero sintagma verbale che segue il soggetto (per es., nella frase «il ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] fu nella nostra città (Boccaccio); Ei fu (Manzoni); anche nel linguaggio com.: c’era una volta ...; quindi, non esserci più, essere d’uso, è di tradizione, ecc. ◆ Nella flessione verbale, essere è adoperato come ausiliare con tutti i verbi passivi, ...
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scadere
scadére v. intr. [lat. tardo excadēre, lat. classico excidĕre «cadere giù o fuori», comp. di ex- e cadĕre «cadere»] (coniug. come cadere; aus. essere). – 1. Ridursi di valore, di qualità e d’importanza, [...] scaduto era il fece signore (Boccaccio). 4. Nel linguaggio marin., spostarsi di un galleggiante in senso trasversale alla un’altra unità navale. ◆ Part. pres. scadènte, con valore verbale, che scade: gli effetti scadenti alla fine del mese. Per ...
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rimanere
rimanére v. intr. [lat. remanēre, comp. di re- e manēre «restare»] (io rimango, tu rimani, ... essi rimàngono; pass. rem. rimasi o rimaṡi, rimanésti; fut. rimarrò; cong. pres. rimanga; condiz. [...] ancora rimane: non ci rimane che andare per le vie legali (nel linguaggio giur. adire le vie legali). b. In genere è meno com Part. pass. rimasto (ant. anche rimaso o rimaṡo), con valore verbale e come agg.: adottare un bambino rimasto solo, o senza i ...
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semplice1
sémplice1 (ant. sìmplice) agg. [lat. sĭmplex sĭmplĭcis, comp. della radice *sem- «uno, uno solo» (cfr. semel) e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare», plicare «piegare» (cfr. [...] il composto di questi (Galilei); interesse s., nel linguaggio banc., v. interesse, n. 1. In diritto, per capire la situazione; basta la s. parola (la sola assicurazione verbale, senza giuramenti o impegni scritti o altro); rispondi con un s. ...
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provare
v. tr. [lat. prŏbare «provare, approvare», der. di probus «buono, onesto»; propr. «riconoscere una cosa come buona»] (io pròvo, ant. pruòvo, ecc.). – 1. Fare una prova o alcune prove, sottoporre [...] sottinteso, p. per credere, espressione, usata originariamente nel linguaggio pubblicitario, che invita a fare la prova di un bene (Soderini). ◆ Part. pres. provante, raro con uso verbale; è stato talora usato anche come agg., con il sign. ...
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stante1
stante1. – Part. pres. di stare, usato, con valore verbale e di agg., o con funzione prepositiva o di cong., soprattutto in alcuni sign. e in determinate locuzioni: 1. a. Che sta, che sta ritto, [...] s’accoscia e ora è in piedi stante (Dante). Nel linguaggio degli archeologi e storici dell’arte, ritto in piedi, con seduta, di cosa che viene decisa e immediatamente attuata: il verbale della riunione è stato letto, approvato e sottoscritto seduta s ...
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sordomutismo
Gravissima limitazione o assenza dello sviluppo del linguaggio verbale, secondaria a grave ipoacusia bilaterale, insorta prima dell’acquisizione del linguaggio. Il termine sordomuto ha dato origine a molti equivoci. L’apparato...
Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...