poggiare1
poggiare1 v. tr. e intr. [lat. *podiare, der. di podium «piedistallo, podio» e poi anche «poggio»; per il sign. 2, il rapporto poggio - poggiare è analogo al rapporto monte - montare] (io pòggio, [...] incrocio con poggiare2). ◆ Part. pres. poggiante, raro nel linguaggio com., è usato in araldica come attributo della figura che invece Part. pass. poggiato, che ha prevalentemente valore verbale (anche in posizione predicativa in unione col verbo ...
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-ismo
[dal lat. -ismus, gr. -ισμός]. – Suffisso di molti vocaboli astratti, taluni derivati dal greco (dove hanno origine verbale) e i più formati posteriormente (tratti in genere da sostantivi o aggettivi), [...] questi con i sostantivi in -ista come ciclista, ecc.). Con sign. concreto, serve a denotare peculiarità o caratteri di linguaggio e di stile (arcaismo, grecismo, latinismo, forestierismo, tecnicismo, alcuni derivati da nomi di persona, come dantismo ...
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insistere
insìstere v. intr. [dal lat. insistĕre, propr. «star sopra premendo», comp. di in-1 e sistĕre «fermarsi»] (aus. avere). – 1. Perseverare in un’azione o in una richiesta, essere fermo e ostinato [...] ); è parola di uso letter. o poet., ma adoperata anche nel linguaggio tecn. e giur., in frasi come: terreno su cui insiste un nello spazio. ◆ Part. pres. insistènte, usato con valore verbale soprattutto nel sign. geometrico; per l’uso come agg., ...
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malleveria
malleverìa (ant. mallevarìa) s. f. [der. di mallevare]. – L’impegno assunto dal mallevadore (nel linguaggio giur. più propriam. detto fideiussione): m. scritta, orale, verbale; prestare, ottenere, [...] respingere la malleveria. In partic., nelle biblioteche, garanzia firmata dal mallevadore (professore universitario, alto funzionario, ecc.) su apposito modulo, per l’ammissione al prestito di persona ...
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scarico2
scàrico2 (poet. scarco) s. m. [der. di scaricare] (pl. -chi). – 1. a. L’azione, l’operazione dello scaricare, cioè del togliere un peso, un carico dal veicolo su cui era stato posto: lo s. della [...] dall’organismo: lo s. degli umori, lo s. delle feci. 3. a. Nel linguaggio comm., uscita di un bene (merce, titolo, ecc.) dal luogo in cui è sua presentazione dà diritto allo svincolo della cauzione); verbale di s., documento che dimostra la perdita, ...
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frase
fraṡe s. f. [dal lat. phrasis, gr. ϕράσις, der. di ϕράζω «dire»]. – 1. Espressione linguistica significativa: f. enunciativa, esclamativa, interrogativa, imperativa; f. compiuta, incompiuta. In [...] segmento della catena parlata, sintatticamente indipendente. Nel linguaggio corrente, può essere sinon. di periodo o . Parte del discorso musicale equivalente alla proposizione del discorso verbale e spesso sezionabile in due o anche tre «semifrasi» ...
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interazione
interazióne s. f. [comp. di inter- e azione1, sul modello del fr. interaction]. – Azione, reazione, influenza reciproca di cause, fenomeni, forze, elementi, sostanze, agenti naturali, fisici, [...] più geni per la manifestazione di un carattere. 3. Nel linguaggio delle scienze sociali, i. sociale, la reciproca influenza tra individui (o gruppi) tramite processi di comunicazione (verbale, gestuale, ecc.); analisi dell’i., osservazione che mira a ...
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sedere2
sedére2 v. intr. [lat. sĕdēre «stare seduto», diversificato da sīdĕre «sedersi, mettersi a sedere»] (pres. indic. sièdo [letter. sèggo, ant. o poet. sèggio], sièdi, sediamo [ant. o poet. seggiamo], [...] di un sommergibile; o stendersi sopra, incombere, detto, nel linguaggio poet., delle nubi, nebbia e sim.: La gotica caligine ◆ Part. pres. sedènte, di uso letter. e sempre con valore verbale, che siede, che sta seduto, in senso proprio (dov’è meno ...
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sedurre
(ant. sedùcere, sodurre, soddurre) v. tr. [dal lat. sedŭcere, comp. di se- «a parte, via» e ducĕre «condurre, trarre» (rifatto secondo i verbi in -durre come condurre, dedurre, ecc.), nel sign. [...] l’accezione più circostanziata con cui il verbo è usato nel linguaggio giur., v. seduzione. 3. estens. e fig. voce). ◆ Il part. pass. sedótto ha per lo più valore verbale: una ragazza da lui sedotta e resa madre (Pirandello); rimanere sedotto ...
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tema1
tèma1 s. m. [dal lat. thema («argomento»; «posizione degli astri», e nel lat. tardo anche «tema d’una parola»), che è dal gr. ϑέμα -ατος, propr. «ciò che si pone», der. del tema di τίϑημι «porre, [...] una nuova carrozzeria d’auto. f. fig. Nel linguaggio del giornalismo sportivo, azione offensiva, particolarmente elaborata, è stata tolta la desinenza; si distinguono t. nominali e t. verbali, a seconda che si tratti di una forma nominale (come per ...
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sordomutismo
Gravissima limitazione o assenza dello sviluppo del linguaggio verbale, secondaria a grave ipoacusia bilaterale, insorta prima dell’acquisizione del linguaggio. Il termine sordomuto ha dato origine a molti equivoci. L’apparato...
Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...