ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] , le cui variazioni risultano dalle variazioni dei prezzi dei beni esportati e di quelli importati misurate da numeri indici. b. Nel linguaggio economico-finanz., sinon. di saggio o tasso d’interesse e di sconto: capitale impiegato alla r. del 6%. In ...
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tagliare
v. tr. [dal fr. (ant.) tailler, che è il lat. tardo taliare, der. di talea: v. talea] (io tàglio, ecc.). – 1. Interrompere la continuità di un corpo operando in esso una o più divisioni per [...] la luce, il telefono, interrompere l’erogazione del servizio in seguito a mancato pagamento delle bollette da parte dell’utente. Nel linguaggio marin., t. la rotta, passare di prua a un’altra nave, a piccola distanza; t. il vento, t. la terra, rubare ...
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giro
s. m. [lat. gȳrus, gr. γῦρος]. – 1. a. La linea che limita una superficie, perimetro: lo spiazzo ha un g. di 200 metri; il g. delle mura, il perimetro della superficie racchiusa dalle mura, e le [...] i g. dell’elica; disco in vinile a 33, a 45 g., che ruota cioè alla velocità di 33 o 45 giri al minuto. Nel linguaggio degli automobilisti, il motore va su di giri, quando aumenta la sua frequenza di rotazione (di qui l’uso fig. fam. andare o essere ...
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metalinguistico
metalinguìstico agg. [comp. di meta- e linguistico; nel sign. 1, der. di metalingua] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente o relativo alla metalingua, ossia al metalinguaggio (nel sign. 1 di [...] ): enunciati m.; il carattere m. del linguaggio grammaticale, del linguaggio lessicografico; funzione m., la funzione che consente a un linguaggio naturale di essere usato come codice per la descrizione del linguaggio stesso. 2. Che va oltre l’ambito ...
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rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: [...] prima grandezza rispetto alla seconda, presa come unità. R. incrementale, v. incrementale. b. Con sign. affine, il termine è usato anche nel linguaggio com.: tra il raccolto di quest’anno e quello dell’anno scorso c’è un r. di 10 a 8; stabilire un r ...
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rimessa
riméssa s. f. [femm. sostantivato di rimesso, part. pass. di rimettere]. – 1. L’azione di rimettere, il fatto di venire rimesso, nel sign. di «mettere di nuovo» o di «ricondurre allo stato precedente», [...] e riparo. 3. Nell’industria tessile, l’insieme dei licci necessarî per eseguire un dato intreccio durante l’incorsatura. 4. Nel linguaggio sportivo, l’azione, e il tiro o il lancio con cui si effettua, di rimandare o di rimettere in gioco la palla ...
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scheda
schèda s. f. [dal lat. scheda, gr. tardo σχέδη]. – 1. Rettangolo di carta o di cartoncino di dimensioni varie, in bianco o con diciture a stampa, usato per trascrivere dati e annotazioni che possano [...] s. di valutazione, quella in cui gli insegnanti scrivono il loro giudizio sugli allievi (v. valutazione, n. 2). Nel linguaggio statistico, s. di rilevazione, quella su cui vengono registrati i dati relativi a un soggetto interpellato in un sondaggio ...
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corpo
còrpo s. m. [lat. cŏrpus «corpo, complesso, organismo»]. – 1. a. Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia. Più propriam., in fisica, insieme discontinuo di elementi [...] c. nero, v. rispettivam. grigio e nero1, nel sign. 1 a. Con sign. più ampio, anche al di fuori del linguaggio scient.: c. celesti, le stelle, i pianeti, ecc.; c. astrale, materia celeste che, secondo alcune tradizioni teosofiche, formerebbe gli astri ...
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massa
s. f. [lat. massa, propr. «pasta» (e nel lat. tardo con alcuni dei sign. che seguono), dal gr. μάζα «pasta di farina d’orzo», der. di μάσσω «impastare»; sul passaggio semantico al sign. di «moltitudine [...] un fenomeno; tale insieme è detto più spesso universo o popolazione, spec. quando è, o è supposto, infinito. d. Nel linguaggio milit., somma di denaro raccolta da un corpo militare per uno scopo determinato e amministrata da un consiglio di ufficiali ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente [...] un determinato periodo di tempo, giorno o anno (anche come s. f.: oggi la massima è stata di 30°). Nel linguaggio politico, programma m., programma inteso dai suoi sostenitori come più completo e definitivo rispetto a eventuali altri più limitati e ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...