appoggio
appòggio s. m. [der. di appoggiare]. – 1. Ciò che serve di sostegno a una persona o a una cosa: si serviva del mio braccio come a.; l’a. d’una cupola; una panca senza a., senza schienale; datemi [...] ). In fonetica, vocale d’a., v. anaptissi. Fig., aiuto, protezione: essere d’a., dare a. o a. morale; nel linguaggio polit., a. esterno, appoggio concesso a un governo, mediante voto favorevole (o anche, indirettamente, mediante l’astensione), da un ...
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morte
mòrte s. f. [lat. mŏrs mŏrtis]. – 1. a. La cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso: è in lutto per la m. di un [...] . sua, il modo per lui più naturale di morire: per un guerriero, la m. sua è sul campo di battaglia; con altro sign., nel linguaggio fam., la sua m., la m. sua, il modo migliore d’esser cucinato, con riferimento a carni, pesci e, per estens., anche a ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe [...] cagione d’un fatto così inaspettato (Manzoni); non c’era bisogno di andare a lamentarsi col t. e col quarto! Nel linguaggio giur., qualunque persona diversa dal soggetto che agisce: confessione fatta a un terzo; anche, in contrapp. a parte, qualunque ...
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diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito [...] 3. a. Facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, di un determinato comportamento attivo o omissivo da parte di altri (specificamente, nel linguaggio giur., d. soggettivo); spesso contrapposto al dovere: d. di proprietà; d. di voto; i d. e i doveri del ...
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ripetere
ripètere (ant. repètere) v. tr. [dal lat. repetĕre, comp. di re- e petĕre «chiedere; avviarsi verso»]. – 1. a. Nel linguaggio giur., richiedere in giudizio una cosa cui si ritiene di avere diritto: [...] ; r. una prova, un esame, una gara; r. la battuta, il tiro di punizione, il calcio di rigore, ecc., nel linguaggio sportivo (spec. quando tali battute o tiri devono essere eseguiti di nuovo perché la loro prima esecuzione era risultata irregolare ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] : il sole è la l. del mondo; le l. del cielo, le notturne l., le stelle; con riferimento a queste, nel linguaggio poet., anche assol.: quante fole Creommi nel pensier l’aspetto vostro [«vaghe stelle dell’Orsa»] E delle luci a voi compagne (Leopardi ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] alla riunione a n. di mio padre; si presenti a mio n.; parlo a n. di tutti i colleghi. b. Al nome di, nel linguaggio bancario, di un titolo di credito che porta il nome della persona cui è intestato e appartiene (v. anche nominativo). c. In nome di ...
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potere1
potére1 (ant. podére) s. m. [uso sostantivato del verbo potere2]. – 1. a. Capacità, possibilità oggettiva di agire, di fare qualcosa: noi ... scorgiamo ... il colmo della nostra esistenza nelle [...] che in caso di guerra il parlamento deleghi al governo soltanto i p. necessarî per fronteggiare il pericolo); per estens., nel linguaggio com., avere, dare i pieni p., avere, dare, piena facoltà di agire come si vuole. c. Nell’uso com., facoltà di ...
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bene2
bène2 s. m. [dall’avv. bene1]. – 1. a. Ciò che è buono in sé, cioè perfetto nella compiutezza del suo essere o nel suo valore morale, e quindi oggetto di desiderio, causa e fine dell’azione umana: [...] superflui, secondo che siano ritenuti tali per la vita dell’uomo e per la soddisfazione dei suoi vitali bisogni. b. Nel linguaggio eccles., b. terreni, le proprietà, le ricchezze, e in genere ciò che l’uomo possiede o desidera di possedere unicamente ...
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grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: [...] il grado del polinomio che, eguagliato allo zero, dà luogo all’equazione: equazione di 1°, di 2° grado, ecc. b. Nel linguaggio scient. e tecn. il termine, con varie specificazioni, indica la misura con cui un fenomeno si manifesta, ed è spesso sinon ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...