diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito [...] 3. a. Facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, di un determinato comportamento attivo o omissivo da parte di altri (specificamente, nel linguaggio giur., d. soggettivo); spesso contrapposto al dovere: d. di proprietà; d. di voto; i d. e i doveri del ...
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ripetere
ripètere (ant. repètere) v. tr. [dal lat. repetĕre, comp. di re- e petĕre «chiedere; avviarsi verso»]. – 1. a. Nel linguaggio giur., richiedere in giudizio una cosa cui si ritiene di avere diritto: [...] ; r. una prova, un esame, una gara; r. la battuta, il tiro di punizione, il calcio di rigore, ecc., nel linguaggio sportivo (spec. quando tali battute o tiri devono essere eseguiti di nuovo perché la loro prima esecuzione era risultata irregolare ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] : il sole è la l. del mondo; le l. del cielo, le notturne l., le stelle; con riferimento a queste, nel linguaggio poet., anche assol.: quante fole Creommi nel pensier l’aspetto vostro [«vaghe stelle dell’Orsa»] E delle luci a voi compagne (Leopardi ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] alla riunione a n. di mio padre; si presenti a mio n.; parlo a n. di tutti i colleghi. b. Al nome di, nel linguaggio bancario, di un titolo di credito che porta il nome della persona cui è intestato e appartiene (v. anche nominativo). c. In nome di ...
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potere1
potére1 (ant. podére) s. m. [uso sostantivato del verbo potere2]. – 1. a. Capacità, possibilità oggettiva di agire, di fare qualcosa: noi ... scorgiamo ... il colmo della nostra esistenza nelle [...] che in caso di guerra il parlamento deleghi al governo soltanto i p. necessarî per fronteggiare il pericolo); per estens., nel linguaggio com., avere, dare i pieni p., avere, dare, piena facoltà di agire come si vuole. c. Nell’uso com., facoltà di ...
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bene2
bène2 s. m. [dall’avv. bene1]. – 1. a. Ciò che è buono in sé, cioè perfetto nella compiutezza del suo essere o nel suo valore morale, e quindi oggetto di desiderio, causa e fine dell’azione umana: [...] superflui, secondo che siano ritenuti tali per la vita dell’uomo e per la soddisfazione dei suoi vitali bisogni. b. Nel linguaggio eccles., b. terreni, le proprietà, le ricchezze, e in genere ciò che l’uomo possiede o desidera di possedere unicamente ...
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grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: [...] il grado del polinomio che, eguagliato allo zero, dà luogo all’equazione: equazione di 1°, di 2° grado, ecc. b. Nel linguaggio scient. e tecn. il termine, con varie specificazioni, indica la misura con cui un fenomeno si manifesta, ed è spesso sinon ...
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psicolinguistica
psicolinguìstica s. f. [comp. di psico- e linguistica]. – Ramo della linguistica e della psicologia che studia i fenomeni del linguaggio in rapporto ai processi psicologici che li determinano, [...] e centri motorî, nonché all’origine neurologica delle disfunzioni linguistiche. La psicolinguistica coincide con la psicologia del linguaggio, espressione con la quale si pone però l’accento più sull’aspetto e i metodi psicologici che su quelli ...
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pezzo
pèzzo s. m. [der. (o, più propriam., variante masch.) di pezza]. – 1. a. Quantità, più o meno piccola, di un determinato materiale, quando si presenti nella sua unità e compattezza: un p. di legno, [...] in sesto le automobili d’epoca, usando i p. buoni di quelle inviate allo sfasciacarrozze (U. Eco); p. anatomico, nel linguaggio medico, v. anatomico. E per indicare che un oggetto è formato di un solo elemento: attrezzo, meccanismo fatto d’un p ...
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salto1
salto1 s. m. [lat. saltus -us, der. di salire «saltare, danzare», supino saltum]. – 1. a. L’atto di saltare; insieme di movimenti mediante i quali il corpo dell’uomo, spinto dall’azione estensiva [...] anche, fare i s. mortali dalla gioia, dalla felicità, dimostrare la propria gioia con effusione, con esuberanza. f. Nel linguaggio zootecnico, lo stesso, ma meno com., che monta, cioè la copertura della femmina da parte del maschio, soprattutto negli ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...