istanza
(ant. instanza o istànzia o instànzia) s. f. [dal lat. instantia «insistenza», der. di instare «stare sopra, insistere, incalzare»]. – 1. a. letter. Insistenza nel chiedere, nel pregare, e la [...] definitiva e sim. 3. In psicanalisi, i. psichiche, le tre zone dell’apparato psichico: Es, Io, Super-Io. 4. Nel linguaggio politico, organizzazione o istituzione che ha potere di decisione: i. internazionali; le i. politiche di un paese; le i. di un ...
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estremo
estrèmo (ant. strèmo, letter. ant. extrèmo) agg. e s. m. [dal lat. extremus, superl. di exter o extĕrus «che sta fuori»]. – 1. agg. a. Che è o rappresenta il termine ultimo, in senso locale o [...] . b. Come termine giudiziario, gli e., gli elementi costitutivi di un reato: non ricorrono gli e. della truffa. c. Nel linguaggio burocr., gli e. (di un decreto, di una legge, di una lettera ufficiale, di un documento e sim.), i dati essenziali ...
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cuore
cuòre (pop. e poet. còre) s. m. [lat. cŏr]. – 1. a. Organo muscolare, cavo, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio, situato, nell’uomo, tra i due polmoni, sopra al diaframma, [...] credenza popolare che il cuore fosse il centro della vita spirituale e affettiva dell’uomo, si è formata ed è rimasta nel linguaggio com. una serie ricchissima di locuz. e frasi fig., nelle quali il cuore è inteso come la sede dei varî moti dell ...
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televisione
televiṡióne s. f. [comp. di tele- e visione, sull’esempio dell’ingl. television]. – 1. Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione a distanza, per mezzo di un cavo elettrico [...] ed esatto reti televisive, e così vanno intese anche le due locuz. che seguono); le t. private o (nel linguaggio giornalistico e com.) libere, quelle gestite da privati, distinte da quelle controllate dallo stato. In queste accezioni, è frequente ...
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assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà [...] necessità, bisogno e sim.: avevo un bisogno a. di vederti; trovarsi nell’a. necessità di fare una cosa. b. Nel linguaggio giur., diritti a., quelli che possono essere fatti valere contro chiunque, non essendo rivolti, come i relativi, a un soggetto ...
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volume
s. m. [dal lat. volūmen «cosa avvolta, rotolo (di papiro); giro, spazio occupato da un corpo», der. di volvĕre «volgere»]. – 1. L’estensione di un solido (o di un fluido, e in questo caso il volume [...] . a. Quantità complessiva di cose dello stesso genere (non misurabili nel senso dell’estensione spaziale), spec. in espressioni del linguaggio economico: il v. degli affari, il v. della produzione, il v. degli scambî; il v. del commercio estero, la ...
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alterazione
alterazióne s. f. [dal lat. tardo alteratio -onis]. – 1. a. L’alterare o l’alterarsi; mutamento, modificazione: a. nella struttura, nella sostanza; a. d’aspetto; a. morfologica; a. delle [...] battito del cuore; era visibile in lui l’a. prodotta dall’affronto subìto. Nel linguaggio com., avere un po’ d’a., qualche linea di febbre (ma anche nel linguaggio dei medici: lieve a. febbrile). 3. In musica, modificazione dell’altezza di una nota ...
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traduttore
traduttóre s. m. [dal lat. traductor -oris, che aveva solo il sign. di «chi fa passare, chi trasferisce»: v. tradurre]. – 1. (f. -trice) Chi traduce o ha tradotto in altra lingua, autore di [...] esplicativa o di commento è stata aggiunta dal traduttore, per distinguerla da quelle originarie dell’autore. 2. Nel linguaggio delle scuole, libretto a stampa contenente la versione letterale, interlineata al testo, di classici, soprattutto greci e ...
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segnatura
(ant. signatura) s. f. [der. di segnare; nel sign. di «firma, sottoscrizione» dal lat. mediev. signatura, der. di signare «firmare»]. – 1. In genere, l’atto, il fatto, il modo di segnare, e, [...] e colore con qualche organo del corpo umano), che si trattava di individuare, interpretare e utilizzare convenientemente. 3. Nel linguaggio sport., il complesso dei punti segnati da una squadra (spec. nel gioco del calcio); anche l’azione di segnare ...
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messa2
méssa2 s. f. [femm. sostantivato di messo, part. pass. di mettere]. – 1. In genere, l’azione di mettere. Si adopera solo con determinati complementi, formando locuzioni (alcune delle quali modellate [...] ’indice di un’opera, ecc. Locuz. particolari: a. Con la prep. a: m. a disposizione di una merce (per ellissi, nel linguaggio econ., la locuz. indica anche l’avviso di messa a disposizione dato dal venditore al compratore, cioè la filiera); m. a fuoco ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...