scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] -mi-fa diesis-sol diesis-la, mentre discendendo la scala ritornava alla conformazione originaria naturale, cioè senza alterazioni. Nel linguaggio com., fare le s., eseguirle per esercizio su uno strumento. 7. a. Nel disegno e nella cartografia, s. di ...
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prole
pròle s. f. [dal lat. proles, comp. di pro-1 «avanti» e alĕre «alimentare, nutrire»]. – 1. a. L’insieme dei figli facenti parte di una famiglia: avere una p. numerosa; essere sposato con, senza [...] la p.; come sta la p.?; anche riferendosi a un solo figlio: la p. cresce bene?; è questa la tua prole?; ma anche nel linguaggio letter. e poet.: Con la squallida p. e con la nuda Consorte a lato (Parini); Altro ufficio più grato Non si fa da parenti ...
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taglio
tàglio s. m. [der. di tagliare]. – 1. L’azione e l’operazione di tagliare, il fatto di venire tagliato: t. dei capelli (t. normale, corto, scalato, a caschetto, con la sfumatura alta o bassa, [...] , di «punto di divisione», «linea di separazione». Riferito al corpo umano e animale, può indicare sia l’asportazione o, nel linguaggio corrente, l’amputazione di una sua parte (condannare al t. della testa o delle mani, con pena capitale e pena con ...
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idioma
idiòma s. m. [dal lat. idioma -mătis, gr. ἰδίωμα -ώματος «particolarità; peculiarità di stile; linguaggio», der. di ἴδιος «particolare»] (pl. -i). – Lingua propria e particolare di una nazione: [...] de la culla, E, consolando, usava l’idïoma Che prima i padri e le madri trastulla (Dante), cioè il balbettante linguaggio infantile che i genitori imitano nel parlare al bambino. Con uso più tecnico, ma limitato ad alcuni linguisti, insieme di più ...
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repertare
v. tr. [der. di reperto] (io repèrto, ecc.). – Ritrovare; è voce del linguaggio burocr. e forense: r. prove, indizî; o del linguaggio medico, riscontrare, constatare obiettivamente: r. in un [...] cadavere tracce di veleno. ◆ Part. pass. repertato, anche come agg., spec. nel linguaggio forense, di oggetto acquisito alla giustizia (v. reperto). ...
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sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui [...] o per l’altro sign., capitale3, ai luoghi 1 b e 1 e). Come locuz. aggettivale, è usata nel linguaggio finanziario l’espressione in sociale, per indicare l’operazione commerciale o finanziaria il cui risultato economico viene ripartito per convenzione ...
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difesa
difésa s. f. [lat. tardo defensa, der. di defendĕre «difendere», part. pass. defensus]. – 1. a. L’azione del difendere o del difendersi: accingersi alla d.; occuparsi della d.; la d. di un territorio, [...] d. (per la difesa come reparto di giocatori nel calcio e in altri giochi di squadra, v. sopra, al n. 1 b). Nel linguaggio forense, l’avvocato o gli avvocati difensori: la parola è alla d.; la d. ha da fare qualche obiezione?; collegio di difesa, l ...
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percussione
percussióne (raro e ant. percossióne) s. f. [dal lat. percussio -onis, der. di percutĕre «percuotere», part. pass. percussus]. – 1. L’atto, il fatto di percuotere o di essere percosso, e [...] essere utilizzata per ricerche cristallografiche. 4. Nella metrica classica, lo stesso, ma meno com., che ictus. 5. Nel linguaggio finanz. (con riferimento al sign. 4 di percuotere), il processo mediante il quale un’imposta colpisce il contribuente ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui [...] con g. unanime. Anche l’apprezzamento in base al quale si decide, e la formulazione di tale apprezzamento. Nel linguaggio scolastico, il parere che l’insegnante scrive sul compito o su apposito verbale; nella scuola dell’obbligo (elementare e scuola ...
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perdere
pèrdere v. tr. [lat. perdĕre, comp. di per-1, indicante deviazione, e dare «dare»] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] qualsiasi cosa (spec. moda, usanza e sim.) la cui importanza diminuisce a confronto di altre. Con uso assol., nel linguaggio marin., si dice che un veliero perde, quando non riesce a progredire nella direzione voluta (cioè perde cammino), ovvero, nel ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...