finito
agg. [part. pass. di finire]. – 1. a. Giunto o condotto a termine, compiuto: arrivare a spettacolo f.; sono ormai due anni f. che ha lasciato il paese. Frequente nell’uso fam. la locuz. farla [...] e analogam. senso f.: discorso che non ha senso f. (o compiuto). Con funzione di agg. o di sost., è frequente nel linguaggio della critica d’arte moderna la locuz. non finito (o non-finito), con riferimento a opere di pittura e più spesso di scultura ...
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paradosso1
paradòsso1 agg. e s. m. [dal gr. παράδοξος, comp. di παρα- nel sign. di «contro» e δόξα «opinione»; come sost., dal gr. παράδοξον (neutro sostantivato), lat. paradoxum]. – 1. agg. Che va contro [...] contro il modo di pensare comune, e quindi sorprende perché strano, inaspettato. Il termine è oggi usato quasi esclusivam. nel linguaggio medico, riferito a fenomeno o reazione che si svolge in senso opposto a quello che in linea di massima dovrebbe ...
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rimettere
riméttere v. tr. [lat. remĭttĕre «rimandare», «rallentare, scemare», «concedere, perdonare», comp. di re- e mĭttĕre (v. mettere); quando ha valore iterativo, è comp. di ri- e mettere] (coniug. [...] v. rimessa, n. 2): r. i buoi, il gregge; r. le macchine agricole; r. l’auto, il furgoncino, gli autobus. Nel linguaggio venatorio, nel rifl., riferito a selvatici cacciati, posarsi o andarsi a rifugiare in un punto diverso da quello in cui sono stati ...
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decadere
decadére v. intr. [rifacimento, secondo cadere, del lat. decĭdĕre, comp. di de- e cadĕre «cadere»] (coniug. come cadere; aus. essere). – 1. a. Perdere a poco a poco la forza, la prosperità, [...] una grandezza, ridursi progressivamente nel tempo; in partic., riferito a una sostanza radioattiva, subire un decadimento. 3. Nel linguaggio marin., lo stesso ma meno com. che scadere, cioè andare alla deriva. ◆ Part. pres. decadènte, anche come agg ...
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zona
żòna s. f. [dal lat. zona «cintura, fascia» (gr. ζώνη, dal tema di ζώννυμι «cingere»)]. – 1. Come termine storico, la fascia usata nell’antica Grecia, spec. dalle donne, per tenere stretta e sostenuta [...] alla vita la veste; di qui l’espressione fig. sciogliere la z., andare sposa, perdere la verginità, usata nel linguaggio poet. e letter. anche senza esclusivo riferimento alla Grecia antica: Per te [il dio Imene] la z. timide L’intatte spose ...
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operativo
agg. [dal lat. tardo operativus]. – Che opera, che ha capacità di operare: efficacia o.; criterî, metodi operativi. Raro, atto o., del chirurgo (più com. operatorio). Nel linguaggio militare, [...] e controlla il trasferimento dei dati tra le unità periferiche, le memorie di massa e l’unità centrale. Nel linguaggio scient., definizione o., quella che identifica il significato del termine da definire (denotante un concetto, un ente, una ...
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marinaresco
marinarésco (ant. marinerésco) agg. [der. di marinaro] (pl. m. -chi). – Che si riferisce o appartiene ai marinai, alla loro vita sul mare, e in senso più ampio alle attività marittime, all’arte [...] sì come generalmente tutte le femine in quella isola sono, fece vela (Boccaccio); in partic., linguaggio m. (o linguaggio di marina), il linguaggio usato in marina e spec. nella pratica della gente di mare, comprendente una ricca nomenclatura e ...
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firma
s. f. [der. di firmare]. – 1. a. Il nome e il cognome con cui si sottoscrive un documento per conferma o accettazione del contenuto, una lettera o cartolina per indicare il mittente (e in questo [...] il fr. firme e l’ingl. firm) il ted. Firma, che a sua volta è un prestito dall’italiano. 4. Locuzioni del linguaggio banc., finanz. e comm.: autografo di f., sinon. di f. autografa; specimen di f., la firma autografa depositata per l’identificazione ...
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lampo
s. m. [dallo stesso tema di lampa, lampare]. – 1. Luce abbagliante e di brevissima durata, manifestazione ottica delle scariche elettriche che hanno luogo nell’atmosfera: il bagliore, il guizzare [...] elevata da un’apposita batteria. c. Lampo sismico, bagliore erompente dal suolo, che talora s’accompagna a terremoti. d. Nel linguaggio com. e letter., rapido bagliore o luccichio: il l. delle bocche da fuoco; il l. delle spade; Ecco d’arme ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] determinati: u. di casa (anche fig., in passato detto di figlie che si sposano e vanno ad abitare col marito, e, nel linguaggio corrente, di figli che lasciano la casa dei genitori); u. di chiesa (o dalla chiesa); u. dall’ufficio, di fabbrica, dalla ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...