nodo
nòdo s. m. [dal lat. nōdus]. – 1. a. Intreccio di uno o più tratti di corda (o filo o nastro o altro elemento flessibile e relativamente sottile), consistente in un avvolgimento del tratto su sé [...] filiforme: districare i n. dei capelli; fig., tutti i n. vengono al pettine, v. pettine, n. 1 a. Con altro uso estens., nel linguaggio letter. o poet., ciocca ondulata di capelli: Erano i capei d’oro a l’aura sparsi Che ’n mille dolci n. gli avolgea ...
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ripresa
riprésa s. f. [der. di riprendere, part. pass. ripreso]. – 1. L’azione di riprendere, il fatto di venire ripreso, nel sign. di prendere di nuovo, tornare di nuovo in possesso di una cosa. È d’uso [...] attività economica di un settore o di tutto un sistema economico che succede a una fase di ristagno o di depressione; nel linguaggio di borsa, ripresa, rialzo delle quotazioni di un titolo o dei titoli in genere; in motoristica, r. di velocità, e più ...
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reclutamento
reclutaménto s. m. [der. di reclutare]. – 1. Il complesso delle operazioni con le quali si provvede alla raccolta e alla selezione di nuovi elementi (reclute) per le forze armate, se ne [...] , r. volontario; r. forzoso, attuato con la frode o la costrizione, nel passato, in varî paesi. Per estens., sempre nel linguaggio milit., r. di cavalli, di muli, la ricerca e la presentazione di questi animali all’autorità militare, che provvede a ...
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reclutare
v. tr. [dallo spagn. reclutar, e questo dal fr. recruter; v. recluta] (io rècluto, ecc.). – 1. Nel linguaggio milit., scegliere e obbligare al servizio di leva, chiamare sotto le armi per la [...] . 2. estens. e fig. Assumere, ingaggiare: r. mano d’opera giornaliera, stagionale; nel linguaggio sport.: r. nuovi giocatori di calcio, un nuovo corridore automobilistico; nel linguaggio polit.: r. un nuovo iscritto al partito, al sindacato. ...
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pseudolinguaggio
pseudolinguàggio s. m. [comp. di pseudo- e linguaggio]. – In informatica, lo stesso che linguaggio simbolico di programmazione (v. linguaggio, n. 4). ...
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serrare
v. tr. [lat. *serrare, da serare «chiudere» (der. di sera «serratura, spranga di chiusura»), con doppia r per influsso di ferrum «ferro», oppure di serra «sega» per la forma seghettata di alcune [...] i terzaroli; s. il vento, stringere il vento (con la vela); s. le distanze, portarsi alla distanza normale di navigazione; nel linguaggio milit. e sport.: s. le file, diminuire la distanza che esiste fra i varî componenti di una fila (anche in usi ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] avv.: Pietro una mattina per tempissimo levatosi con lei insieme montò a cavallo (Boccaccio); domattina devo alzarmi per tempissimo. e. Nel linguaggio comm. e burocr., a far tempo da, a partire da, cominciando da: per un periodo di tre mesi, a far t ...
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potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone [...] di ricevere gli intelligibili. b. Analogam., in logica e in matematica, infinito p., v. infinito, n. 2 b. Nel linguaggio com., che ha aspetto, qualità, possibilità, e sim., che non si sono ancora manifestate o realizzate: essere, trovarsi allo stato ...
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servizio
servìzio s. m. [dal lat. servitium, propriam. «condizione di schiavo», der. di servus: v. servo]. – 1. non com. In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in partic., in epoca feudale, [...] i movimenti e i trasferimenti di un dipendente, soprattutto dello stato o di enti pubblici, durante la sua carriera. 3. Nel linguaggio milit.: a. S. di leva, o s. militare, prestazione personale dei singoli cittadini in favore delle forze armate del ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con [...] poterti approvare; anche come semplice espressione asseverativa: in c., credimi, è proprio come t’ho detto. b. In molte frasi del linguaggio com., è intesa come il luogo riposto cui vengono riferite le nostre azioni e il giudizio su di esse: il fondo ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...