parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] tra i denti; p. con voce gutturale o di gola; p. col naso o con voce nasale. 2. a. Esprimere, per mezzo del linguaggio articolato, pensieri e sentimenti: il bambino dice già qualche parola, ma ancora non parla, non ha ancora acquistato la facoltà di ...
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minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si [...] persona (col valore di «l’ultimo, l’infimo»): lo saprebbe fare anche il m. degli operai. È però usato talvolta nel linguaggio della Chiesa in frasi che traducono o riecheggiano passi evangelici: ciò che farete a uno di questi m. (cioè di questi umili ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] sign. analogo, con l’aggiunta di un avverbio: tenere duro. c. Fare presa: l’ancora tiene bene, o non ha tenuto, nel linguaggio marin., fa buona presa o non ha fatto presa sul fondo; di colla o altra materia adesiva, fare presa, tenere serrate le due ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello [...] una t. di donna, di bambino, una t. di Giove, ecc. Con questa accezione, non si usa capo. f. In numismatica, e nel linguaggio com., la parte della moneta sulla quale è raffigurata una testa, di fronte o di profilo; per estens., il dritto della moneta ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] m2 16,504. 11. Senza alcun rapporto diretto con i principali sign. del termine è la locuz. in ordine a, usata, spec. nel linguaggio burocr. e comm., invece di in merito a, rispetto a, per ciò che riguarda, e sim.: in o. alla richiesta da voi avanzata ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni [...] il n., ha segnato il numero di targa della mia autovettura, per una contravvenzione alle norme sulla circolazione). 3. Nel linguaggio scient. e tecn., e in varie discipline, il termine è spesso accompagnato da una specificazione, sia per indicare la ...
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dònna s. f. [lat. dŏmĭna «signora, padrona», lat. volg. dŏmna]. – 1. a. Nella specie umana, l’individuo di sesso femminile, soprattutto dal momento in cui abbia raggiunto la maturità anatomica e quindi [...] ’intende sempre la domestica nelle frasi: trovare la d., prendere o assumere una d., licenziare la d., e sim. d. Nel linguaggio teatrale, prima d. (anche unito, primadonna), l’attrice cui viene affidata la parte più importante (in senso fig., fare la ...
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atmosfera
1. MAPPA L’ATMOSFERA è l’involucro gassoso che circonda un corpo celeste; in particolare, il termine si usa in riferimento al miscuglio di gas che avvolge la terra, in cui avvengono i fenomeni [...] ’a. deprimente in quel collegio; è una casa all’antica, nella quale si respira un’a. di fine Ottocento). 4. Nel linguaggio della critica letteraria, l’atmosfera è il modo per cui i personaggi, gli stati d’animo, l’ambiente, la vicenda, quasi sfumando ...
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angoscia
1. MAPPA L’ANGOSCIA è uno stato di ansia e di sofferenza molto intensa che affligge l’animo di una persona per una situazione reale o anche, talvolta, immaginaria; può essere accompagnata da [...] quella indicata con il termine ansia; questa distinzione, però, è tipica dell’uso comune ma non viene accolta nel linguaggio della psicologia, della psichiatria e della psicanalisi, in cui si preferisce parlare di ansia anche per descrivere gli stati ...
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bene 2
BENE (2)
1. MAPPA Il BENE (2) è ciò che è buono in sé, cioè perfetto nel suo essere o nel suo valore morale, e quindi oggetto di desiderio, causa e fine di tutte le azioni umane (tendere, aspirare [...] emotiva, il sostantivo bene indica ogni mezzo che può soddisfare i bisogni dell’uomo; il termine è usato in particolare nel linguaggio economico, che classifica i beni a seconda della loro natura e del loro uso (beni di prima necessità; beni immobili ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...