fattore
fattóre s. m. [lat. factor -ōris, der. di facĕre, part. pass. factus]. – 1. letter. Chi fa, facitore, creatore: i f. dell’unità italiana, coloro che più hanno contribuito a farla; si dice in [...] di un polinomio, quella che si ha quando i polinomî dei quali esso è il prodotto sono tutti irriducibili. b. Nel linguaggio scient. e tecn., il termine è inoltre usato per indicare la grandezza adimensionata per la quale va moltiplicato il valore di ...
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avorio
avòrio s. m. [lat. ebŏreus, agg. di ebur ebŏris «avorio»]. – 1. a. Tipo di tessuto osseo, che costituisce le zanne dell’elefante, del tricheco, dell’ippopotamo, ecc., di color bianco caratteristico [...] arte in avorio: una collezione di a. cinesi. 2. Nei denti dell’uomo e degli altri mammiferi, sinon. di dentina. 3. Nel linguaggio com. il termine è usato per distinguere un particolare tono di bianco, il bianco a., ed è assunto spesso come termine di ...
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economichese
s. m. Il linguaggio dell’economia e della finanza. ◆ Il libro [«Guida facile alla Borsa» di Giacomo Ferrari] passa in rassegna tutte le fasi dell’investimento azionario. E mette in guardia [...] dai rischi che può nascondere il mercato a un neofita affrettato. Tutto senza mai cadere nell’«economichese». Un linguaggio chiaro e alla fine un ricco glossario dei termini più usati dagli operatori. (Nicola Saldutti, Corriere della sera, 29 giugno ...
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madre
(ant. matre) s. f. [lat. mater -tris]. – 1. a. Donna che ha concepito e partorito; genitrice: m. tenera, affettuosa, amorosa; m. snaturata; amore di m.; m. di molti figli; diventare m., avere il [...] genitrici (per es., nell’adozione) in cui risulti preminente la funzione di cura della prole. In genetica (ma con linguaggio giornalistico), m. surrogata (dall’ingl. surrogate mother), o m. ospite, m. sostituta, m. in affitto, quella che presta il ...
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consenso
consènso s. m. [dal lat. consensus -us, der. di consentire «consentire»]. – 1. a. Conformità di voleri: agire di consenso, d’accordo. b. In diritto, elemento essenziale del negozio giuridico [...] ha incontrato l’unanime c. della popolazione; la commedia è stata accolta con larghi c. di pubblico e di critica. c. Nel linguaggio polit., appoggio, favore espresso da gruppi e strati sociali alla politica di chi è al potere: il c. dei ceti medi al ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] alcune rose, ma temo che non prendano. c. Del fuoco, appiccarsi: la legna è umida e il fuoco non prende. d. Nel linguaggio di marina, fare presa, nelle espressioni prende, ha preso, detto dell’ancora che morde il fondo o dello scandaglio che lo tocca ...
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mini-
– Primo elemento compositivo, tratto dal lat. minĭmus «minimo» dietro l’esempio dell’ingl. mini- (sentito però anche come riduzione di miniature «miniatura»); questo, diffusosi internazionalmente [...] coniazione di miniskirt, la cui traduz. ital. minigonna ha dato in Italia la spinta ad altre composizioni, proprie soprattutto del linguaggio della pubblicità e della moda (ma anche dell’uso com. e letter.), nelle quali si fa riferimento a lunghezza ...
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muscolo
mùscolo s. m. [dal lat. muscŭlus, dim. di mus «topo» (cfr. il gr. μῦς che vuol dire insieme «topo» e «muscolo»), perché certi movimenti muscolari ricordano il rapido guizzare dei topi]. – 1. [...] urogenitale, dei dotti escretori di numerose ghiandole e nel corpo ciliare dell’occhio, innervati dal sistema nervoso autonomo. Nel linguaggio com., si usa soprattutto al plur.: i m. delle braccia, delle gambe, del collo; tendere, contrarre i m.; mi ...
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ipostasi1
ipòstaṡi1 s. f. [dal lat. tardo hypostăsis, gr. ὑπόστασις «sostanza», comp. di ὑπό «sotto» e στάσις «lo stare»]. – 1. Nella filosofia greca, sostanza, natura, ciò che resta fermo dietro il [...] della storia della Chiesa, a numerose e lunghe controversie in campo sia trinitario sia cristologico. 2. Nel linguaggio letter., personificazione, rappresentazione concreta di una realtà astratta o ideale. 3. In linguistica, il passaggio di una ...
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spalto
(ant. o letter. spaldo) s. m. [dal longob. *spald, *spalt, che significava prob., in origine, «fessura», «apertura in un muro» (cfr. ted. spalten «fendere»), da cui si sono sviluppati successivamente [...] è costretto o a tagliare detto spalto o contrascarpa, o vero alzarsi con cavalieri al piano della campagna»). Con usi estens. nel linguaggio letter.: Passammo tra i martìri e li alti spaldi (Dante), le mura che cingono il sesto cerchio; Già levata ne ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...