prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] alcune rose, ma temo che non prendano. c. Del fuoco, appiccarsi: la legna è umida e il fuoco non prende. d. Nel linguaggio di marina, fare presa, nelle espressioni prende, ha preso, detto dell’ancora che morde il fondo o dello scandaglio che lo tocca ...
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mini-
– Primo elemento compositivo, tratto dal lat. minĭmus «minimo» dietro l’esempio dell’ingl. mini- (sentito però anche come riduzione di miniature «miniatura»); questo, diffusosi internazionalmente [...] coniazione di miniskirt, la cui traduz. ital. minigonna ha dato in Italia la spinta ad altre composizioni, proprie soprattutto del linguaggio della pubblicità e della moda (ma anche dell’uso com. e letter.), nelle quali si fa riferimento a lunghezza ...
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muscolo
mùscolo s. m. [dal lat. muscŭlus, dim. di mus «topo» (cfr. il gr. μῦς che vuol dire insieme «topo» e «muscolo»), perché certi movimenti muscolari ricordano il rapido guizzare dei topi]. – 1. [...] urogenitale, dei dotti escretori di numerose ghiandole e nel corpo ciliare dell’occhio, innervati dal sistema nervoso autonomo. Nel linguaggio com., si usa soprattutto al plur.: i m. delle braccia, delle gambe, del collo; tendere, contrarre i m.; mi ...
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ipostasi1
ipòstaṡi1 s. f. [dal lat. tardo hypostăsis, gr. ὑπόστασις «sostanza», comp. di ὑπό «sotto» e στάσις «lo stare»]. – 1. Nella filosofia greca, sostanza, natura, ciò che resta fermo dietro il [...] della storia della Chiesa, a numerose e lunghe controversie in campo sia trinitario sia cristologico. 2. Nel linguaggio letter., personificazione, rappresentazione concreta di una realtà astratta o ideale. 3. In linguistica, il passaggio di una ...
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spalto
(ant. o letter. spaldo) s. m. [dal longob. *spald, *spalt, che significava prob., in origine, «fessura», «apertura in un muro» (cfr. ted. spalten «fendere»), da cui si sono sviluppati successivamente [...] è costretto o a tagliare detto spalto o contrascarpa, o vero alzarsi con cavalieri al piano della campagna»). Con usi estens. nel linguaggio letter.: Passammo tra i martìri e li alti spaldi (Dante), le mura che cingono il sesto cerchio; Già levata ne ...
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nucleo
nùcleo s. m. [dal lat. nucleus, der. di nux nucis «noce»; propr. «gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto»]. – 1. Genericam., la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta, [...] , nella frase dichiarativa, sono il soggetto e il predicato (o sintagma nominale e sintagma verbale). 2. estens. e fig. a. Nel linguaggio com. e letter., elemento o, più spesso, gruppo di elementi che costituiscono l’inizio, il fondamento da cui si è ...
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scomparsa
s. f. [da scomparso, part. pass. di scomparire]. – 1. a. Il fatto di scomparire, di non esserci più, di essere irreperibile, introvabile; di cosa: la cura va continuata fino alla s. dell’eruzione [...] come sinon. eufemistico di morte: la notizia della sua improvvisa s. ci ha sconvolto. b. Con sign. più specifico, nel linguaggio giur., la sparizione e la completa mancanza di notizie di persone delle quali non può essere constatata la morte; l ...
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ipoteca
ipotèca s. f. [dal lat. hypotheca, gr. ὑποϑήκη, affine a ὑποτίϑημι «mettere sotto, impegnare»]. – 1. Nel linguaggio giur., diritto reale di garanzia costituito a favore di un creditore su beni [...] cosa, accaparrarsela, assicurarsene il possesso prevenendo altri (v. ipotecare, nel sign. 2); è espressione frequente anche nel linguaggio polit. e giornalistico, soprattutto per indicare un diritto o un condizionamento avanzati da un partito o da un ...
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scompensare
v. tr. [der. di compensare, compenso, col pref. s- (nel sign. 1)] (io scompènso, ecc.). – Alterare, rompere un equilibrio, provocare uno scompenso, una mancanza di compensazione: s. il carico [...] . un cuore affaticato. ◆ Part. pass. scompensato, anche come agg.: un carico scompensato; un mercato scompensato; nel linguaggio medico, che presenta scompenso: cuore scompensato; un soggetto scompensato (o, come sost., uno scompensato), che presenta ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli [...] o Meistersänger), in Germania, dal sec. 14°, denominazione dei componenti di corporazioni artigiane di musicisti-poeti. c. Nel linguaggio degli storici dell’arte, pittore o scultore che sia a capo di una bottega o scuola. Nell’attribuzione di opere ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...