bigamia
bigamìa s. f. [der. di bigamo]. – L’essere bigamo, l’avere contemporaneamente due mogli, o due mariti, come reato di chi (uomo o donna), essendo già legato in matrimonio, ne contrae un altro, [...] , contrae matrimonio con persona già legata dal matrimonio. Con altro senso, nel linguaggio eccles. e in diritto canonico, b. successiva, le seconde nozze. Nel linguaggio giornalistico, il termine è usato talvolta in senso fig., per indicare la ...
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acclarare
v. tr. [dallo spagn. aclarar, der. del lat. clarus «chiaro»; cfr. lat. acclarare «mostrare apertamente»]. – Mettere in chiaro, appurare: a. i fatti, a. la verità di un’asserzione. È voce usata [...] spec. nel linguaggio giur., e adottata anche nel linguaggio giornalistico come sinon., di tono più elevato, di accertare. ◆ Part. pass. acclarato, anche come agg.: che non ci sia interesse nel proseguire l’impresa è cosa ormai acclarata. ...
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grosso1
gròsso1 agg. [lat. tardo grŏssus]. – 1. In senso relativo, di oggetto che ha una certa grossezza (la quale è precisata da un’espressione numerica, o è genericamente determinata da un avverbio [...] : il g. del lavoro è ancora da fare; o la parte più numerosa e compatta: il g. dell’esercito, della flotta (in genere, nel linguaggio milit., il g. è l’aliquota principale di un’unità, di un complesso di forze, di una colonna in marcia, ecc.); nel ...
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tenaglia
tenàglia (o tanàglia) s. f. [dal provenz. tenalha, che è il lat. tardo tenacŭla, neutro pl. (der. di tenere «tenere»), propr. «legàmi»]. – 1. a. Per lo più al plur., tenaglie (o tanaglie), utensile [...] , si cerca di stringerlo come tra le morse di una tenaglia (anche, per estens., con sign. attenuato, per es. nel linguaggio dello sport: l’attacco milanista, con un’abile manovra a t., ha avuto ragione della difesa avversaria). In elettrotecnica ...
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presso1
prèsso1 avv., prep. e s. m. [lat. presse «strettamente», avverbio der. di pressus, part. pass. di premĕre «premere»]. – 1. avv. Vicino, in luogo non lontano da quello in cui si parla o a cui [...] da altro avverbio: farsi più p., abbastanza p., non molto presso. Per l’espressione brachilogica bagaglio p., nel linguaggio dell’amministrazione ferroviaria, v. bagaglio. Preceduto dalle prep. di e da, o in composizione con esse (v. dipresso ...
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disimpegnare
diṡimpegnare v. tr. [comp. di dis-1 e impegnare] (io diṡimpégno, ecc.; v. impegnare). – 1. a. Liberare da un impegno, da un obbligo contratto: ti disimpegno dalla promessa fattami. Più frequente [...] dal Monte di pietà. 3. a. Rendere libero qualcuno da ciò che lo tiene impedito. In partic., nel linguaggio milit., liberare dall’agganciamento o dalla pressione dell’avversario: d. un battaglione; anche rifl.: disimpegnarsi dalla pressione del ...
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scoppiare1
scoppiare1 v. intr. [der. di scoppio] (io scòppio, ecc.; aus. essere). – 1. a. Spaccarsi a un tratto, violentemente e fragorosamente, per eccesso di pressione, con riferimento a recipienti [...] che dica tutto, se no scoppio; ma io scoppio Dentro ad un dubbio, s’io non me ne spiego (Dante). Nel linguaggio sport., non com., non avere più fiato, essere costretto a cedere o ad abbandonare la gara per esaurimento improvviso dopo aver compiuto ...
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pneumatico2
pneumàtico2 agg. [dal lat. pneumatĭcus, gr. πνευματικός, der. di πνεῦμα πνεύματος «soffio»] (pl. m. -ci). – Propriam., dell’aria, relativo all’aria. 1. Nel linguaggio scient., termine ormai [...] varî relativi alla fisica dell’aria e, più in generale, degli aeriformi: macchina o pompa p., vuoto pneumatico. Nel linguaggio tecn., detto di organi o dispositivi nei quali l’aria, o un altro aeriforme, agisce come mezzo o fluido intermediario ...
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formula
fòrmula (o fòrmola) s. f. [dal lat. formula, propr. dim. di forma «forma»]. – 1. a. Frase o insieme di frasi imposte da una norma consuetudinaria (rituale o legale) come espressione costante [...] f. finali, in documenti e atti pubblici; f. giuridiche; f. introduttiva in una sentenza di condanna, ecc. (in partic., nel linguaggio forense, assolvere con f. piena, perché l’imputato non ha commesso il reato o perché il fatto non costituisce reato ...
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patrocinio
patrocìnio s. m. [dal lat. patrocinium, der. di patronus «patrono», sul modello di tirocinium, lenocinium, ecc.]. – 1. Protezione, difesa, spec. quella che il patrono romano concedeva al suo [...] da parte di un’istituzione; patronato: la mostra ha ottenuto il p. del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel linguaggio religioso, la protezione di un santo patrono o di un santo in genere: mettersi sotto il p. della Vergine; i calzolai ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...