escreto
escrèto agg. e s. m. [dal lat. excretus; v. escrezione]. – Nel linguaggio scient., eliminato, versato all’esterno mediante escrezione. Anche sost., soprattutto nel linguaggio medico, come sinon. [...] di escrezione nel sign. concreto: esaminare l’e. al microscopio ...
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clericalese
s. m. Linguaggio tipico dell’ambiente clericale, talvolta caratterizzato dalla presenza di termini oscuri o di difficile comprensione. ◆ La proposta più audace è che il Papa conceda alle [...] nostra missione». Una missione che può passare dal piccolo schermo? «Deve. La tv è un pulpito fondamentale, usando il linguaggio giusto però. Che non è la predica o il clericalese, ma la testimonianza diretta» [don Giovanni D’Ercole intervistato da ...
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escursione
escursióne s. f. [dal lat. excursio -onis, der. di excurrĕre «correr fuori»]. – 1. ant. Scorreria. 2. a. Gita o breve viaggio fatto a scopo scientifico, o turistico, o igienico; si dice in [...] una località all’altra, aventi come scopo l’allenamento fisico e l’addestramento dei quadri e delle truppe. 3. Nel linguaggio tecn. e scient.: a. Lo spostamento (talora lo spostamento massimo consentito) di un elemento di un meccanismo, di parti di ...
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foro
fòro s. m. [dal lat. forum]. – 1. Presso gli antichi Romani, in origine lo spazio intorno alla casa e alla tomba; più tardi, il centro religioso, commerciale, amministrativo, culturale della città [...] talora ad analoghi complessi moderni, con destinazioni varie (come il Foro italico, già F. Mussolini, a Roma). 2. a. Nel linguaggio giur. (con riferimento al fatto che nei fori urbani si esercitava la giustizia), il luogo in cui si trova l’ufficio ...
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revers
⟨rëvèer⟩ s. m., fr. [anticam. agg., dal lat. reversus «rovescio»]. – 1. Nel linguaggio della moda, risvolto: giacca senza revers. 2. Nel linguaggio sport., rovescio (tennis); colpo di ritorno [...] (pugilato), cioè il colpo dato a manrovescio, dopo un colpo normale (proibito in Italia) ...
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irrazionale
agg. [dal lat. irrationalis, comp. di in-2 e rationalis «razionale»]. – 1. a. Nel linguaggio com., non dotato di ragione: gli esseri, le creature i.; non conforme a ragione, che non procede [...] da ragioni logicamente dedotte, e quindi, spesso, illogico: conseguenza, deduzione i.; metodo, sistema irrazionale. b. Nel linguaggio filos., di tutto ciò che non possa essere penetrato, dimostrato o giustificato dalla forza logica del pensiero, o ...
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alessia
alessìa s. f. [comp. di a- priv. e del gr. λέξις «parola»]. – Nel linguaggio medico, particolare forma di afasia sensoriale in cui è perduta la capacità di comprendere la parola scritta, mentre [...] è conservata la comprensione del linguaggio parlato. ...
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esecuzione
eṡecuzióne s. f. [dal lat. exsecutio -onis, der. di exsĕqui «eseguire», part. pass. exsecutus]. – 1. a. L’atto dell’eseguire, compimento, attuazione pratica: e. di una volontà, di un’idea, [...] proposito, di un disegno, di un contratto, di un accordo internazionale, di un programma informatico; e. di un ordine (nel linguaggio giur., e. di ordine, l’attuazione di un comando dato da un superiore che in determinati casi e circostanze esclude ...
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forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio [...] f.; muscoli f.; nervi f.; denti f.; ma dare o prestare man forte, venire in aiuto, in difesa di qualcuno; nel linguaggio di sartoria e nei giornali di moda, eufemismo per «grosso e grasso»: una signora piuttosto forte, e con uso estens., taglie forti ...
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sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito [...] da Assone di Troade, vi è una pietra chiamata sarcofago che in un subito consuma i corpi (L. B. Alberti). b. Nel linguaggio medico, la cavità ossea in cui, nell’osteomielite, è contenuto il sequestro, cioè il frammento di osso più o meno alterato. ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...