stretta
strétta s. f. [der. di stretto1]. – 1. a. Il fatto di stringere, o di venire stretto, premendo fortemente: tagliai il fil di ferro con una s. di pinze; la volpe tentava di liberarsi dalla s. [...] (predominio di rocce più dure o più compatte di quelle che sono nelle parti a monte e a valle). Nel linguaggio poet., il termine è usato, al plur., per indicare il passo delle Termòpili, particolarmente angusto: le mortali strette Che difese ...
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revoca
rèvoca s. f. [der. di revocare]. – L’azione e l’atto di revocare, il fatto di venire revocato: r. di un incarico, di un ordine. In partic.: 1. a. In diritto civile, dichiarazione di volontà unilaterale [...] condizionare la durata di una prestazione fino a quando non intervenga la disdetta di una delle due parti contraenti. b. Nel linguaggio parlamentare, r. della fiducia, il ritiro della fiducia al governo in carica da parte di uno o più partiti della ...
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soggetto2
soggètto2 s. m. [dal lat. tardo subiectum, sostantivazione del part. pass. subiectus: v. la voce prec.]. – 1. a. Argomento, tema: Don Rodrigo, senza indovinar precisamente il s. di quella visita, [...] più (Manzoni); lo ritengono tutti un cattivo s.; va’ là, che anche lui è un bel soggetto! c. Nel linguaggio giur., s. di diritto, ogni persona titolare di diritti e di doveri: nell’esperienza giuridica moderna, radicalmente diversa, sotto questo ...
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quota
quòta s. f. [dal lat. quota (pars) «quanta (parte)», femm. di quotus: v. quoto]. – 1. La parte di una somma globale di denaro dovuta da ciascuno dei partecipanti a un’attività, o a un diritto, [...] q. −350; la q. di una cima, di un picco, di un valico, di un rifugio alpino; in usi assol. (soprattutto nel linguaggio alpinistico e militare), per identificare e denominare un punto, un tratto o un elemento caratteristico del terreno, che non ha un ...
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inquadrare
v. tr. [der. di quadro2, col pref. in-1]. – 1. a. Mettere un dipinto, un disegno, una fotografia in una cornice; collocare un dipinto, un rilievo in un riquadro a ciò disposto; per estens., [...] , disporre e regolare le armi da fuoco in modo che il bersaglio risulti nel campo di tiro delle armi. 2. Nel linguaggio milit., disporre nei «quadri», cioè distribuire e ordinare in reparti truppe di provenienza diversa per istruirle o impiegarle in ...
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geografico
geogràfico agg. [dal lat. tardo geographĭcus, gr. γεωγραϕικός] (pl. m. -ci). – 1. Della geografia, pertinente alla geografia: studî g.; dizionario g.; nomi g.; Società g. italiana; Istituto [...] la portata g. di un faro o di un fanale nei segnalamenti marittimi, v. portata, n. 4 b. 2. Nel linguaggio medico, lingua g., lo stesso che glossite esfoliativa marginata (v. glossite). ◆ Avv. geograficaménte, per quanto riguarda la geografia, cioè la ...
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criticita
criticità s. f. [der. di critico1]. – 1. Generalm. al sing., condizione critica, carattere critico: la c. della situazione economica (del paese, di un’azienda, ecc.); essere consapevoli della [...] varî parametri caratteristici del reattore perché si possa raggiungere lo stato critico. 2. Con uso più recente, nel linguaggio politico e giornalistico, singolo problema, singola situazione critica: si sono evidenziate delle c. nella gestione della ...
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critico1
crìtico1 agg. [dal lat. critĭcus, gr. κριτικός «atto a giudicare, decisivo» e come s. m. «giudice, critico», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la facoltà [...] , momento c., proprio quello in cui un fenomeno raggiunge la sua massima intensità, e perciò cruciale, decisivo (nel linguaggio corrente, anche momento imbarazzante); età c., la pubertà, e più spesso, con riferimento alla donna, la menopausa; giorni ...
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odore
odóre s. m. [lat. odor -oris, affine a olere (v. olire), il cui tema compare anche come primo elemento in olfactus (v. olfatto)]. – 1. a. La sensazione specifica dell’organo dell’olfatto, diversa [...] (nel sign. proprio o in quello estens. di questo termine); e per estens. di questo uso antifrastico, sono spesso coniate, nel linguaggio giornalistico, espressioni quali in o. di mafia, in o. di truffa, e sim., riferite a persone (per lo più note) di ...
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vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; [...] s. m. Ciò che è vero, ciò che è conforme alla reale essenza delle cose (con quest’uso sostantivato, non è rara nel linguaggio poet. la forma apocopata ver). a. In senso ampio e ideale: la ricerca, la cognizione, la conquista del v.; il trionfo del v ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...